La prova dinamica prima del referendum è stata soddisfacente

La prova dinamica precedente il referendum popolare del Codice delle Famiglie che si realizzerà domenica prossima 25 nel territorio nazionale, è stata realizzata ieri, con l’ obiettivo di verificare lo stato delle risorse materiali e umane ch interverranno nel processo.


Alina Balseiro Gutiérrez, presidente del Consiglio Elettorale Nazionale, ha detto alla stampa che i risultati di questa prova sono stati soddisfacenti.

I due passi elettorali che si sono svolti sono molto importanti, sia il voto all’estero, che la prova dinamica in tutto il paese.

Quest’ultima si è svolta in due tempi, la prima dalle sette alla nove della mattina per il collegio aperto e questo ha permesso di controllare la partecipazione delle autorità e le condizioni create, ha spiegato.

Poi è stata realizzata una pratica di scrutinio per controllare il piano di comunicazione e trasporto, così come la preparazione e la conoscenza delle autorità elettorali.

Nel paese ci sono 24860 collegi elettorali, dei quali 224 speciali e 1823 ubicati in  case private.

Si stima, ha aggiunto la Presidente del Collegio Elettorale Nazionale, a partire dai dati preliminari, che il 25  settembre andranno a votare circa otto milioni di cubani.

In senso generale, la prova dinamica ha compiuto il suo obiettivo e nelle prossime 72 ore i collegi elettorali lavoreranno per risolvere i problemi incontrati.

«Abbiamo  fatto i passi elettorali indicati e l’informazione è fluita correttamente», ha detto Balseiro.

Pochi giorni prima del referendum, il Consiglio Elettorale Nazionale convoca gli elettori ad andare a votare, perché è un principio democratico e un dovere civico di tutti i cubani, oltre che un diritto.

La famiglia cubana è cambiata

e il nuovo Codice la sostiene

 

Il nuovo Codice delle Famiglie, che sarà sottoposto a Referendum popolare il prossimo 25 settembre, così come hanno affermato gli specialisti e gli esperti in reiterate occasioni, non risponde a una volontà particolare, ma a una necessità sociale, partendo da uno scenario, nel quale la famiglia cubana è cambiata sostanzialmente, da quando fu promulgata la legge precedente nel 1975.

Come riconosce bene la versione finale del Progetto, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica il 17 agosto 2022, il Codice delle Famiglie, corrispondente alla Legge No. 1289 del 14 febbraio 1975, costituì una pietra miliare nella promozione dei principi etici, sostenuta in nuovi valori morali e sociali delle famiglie cubane, e diede forza alle azioni dello Stato Rivoluzionario a favore dell’uguaglianza affettiva tra i suoi membri, partendo dallo sviluppo delle politiche pubbliche indirizzate alla protezione delle bambine, dei bambini, degli adolescenti e all’emancipazione delle donne.

Senza dubbio lo stesso testo che ora si propone segnala che la società  cubana si è evoluta e che le caratteristiche  delle famiglie hanno cambiato sostanzialmente in relazione ad altri momenti precedenti, per influenza di elementi come i fattori socio demografici, le trasformazioni nel modello economico, la visione dal diritto di fondare e vivere in famiglia, da quelli dell’infanzia quelli delle persone in situazioni d’invalidità e di coloro che possono stare in una situazione qualsiasi di vulnerabilità, così come le trasformazioni all’interno della casa, rispetto a una distribuzione più equa del lavoro domestico e dell’assistenza, tutto in accordo con i  principi d’uguaglianza e di non discriminazione.

QUANTO È CAMBIATA LA FAMIGLIA CUBANA?

Una estesa relazione pubblicata dal quotidiano Juventud Rebelde nel 2017, quando già si pianificava l’urgenza sociale d’attualizzare il Codice delle Famiglie, riferiva aspetti qualitativi che evidenziavano il transito del modello di Famiglia Tradizionale (patriarcale, nucleare, tipica, biparentale, eterosessuale, casa con comando maschile, moglie governante, uomo fornitore, stili di autorità, comunicazione con regole e reazioni di fronte alla politica sociale) all’Emergente (nuove configurazioni familiari, più piccole, inter generazionali, democratiche e partecipative, guida femminile  della casa e visioni d’ equità di genere).

Inoltre ha indicato le nuove configurazioni di famiglie che sono emerse in questi anni, tra le quali: le ricomposte o ricostituite (complessi plurifamiliari); le unioni non conviventi; le famiglie in situazione di trans-nazionalità  (quando uno dei membri della famiglia emigra, ma mantiene le sue relazioni familiari); con modelli di diversità sessuale e associative.

Gli specialisti consultati per questo lavoro hanno spiegato vari fattori che hanno fomentato i cambi nella famiglia cubana, Per esempio:

Nell’indole sociopolitica hanno inciso fatti come i processi migratori, il periodo speciale, il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA contro Cuba.

La migrazione che oltre ad incidere nell’economia familiare con l’invio di rimesse e altri aiuti materiali, influisce anche in questioni come le necessità d’assistenza degli anziani che non hanno familiari assieme a loro.

Negli ultimi anni sono più notevoli le case di una persona, soprattutto donne che in generale sono rimaste sole come vedove o perché i figli non stanno nel paese.

La crescente incorporazione delle donne al lavoro ha portato all’ottenimento della loro autonomia.

L’attualizzazione del modello economico cubano ha avuto un impatto con i nuclei familiari, perché in quelli nei quali si sceglie l’autonomia come forma di lavoro, i membri cambiano il loro ruolo di consumatori per quello di produttori.

L’invecchiamento della popolazione e la situazione delle abitazioni impongono l’obbligo che i minori vivano con i nonni, con gli effetti positivi che apporta questo, ma ugualmente con la condizione di lottare con gli stereotipi tradizionali che possono inculcare nei loro nipoti.

L’aumento dei casi di divorzio quasi sempre deriva nuove unioni consensuali nelle quali si riformano le famiglie con nuovi membri che devono scontrarsi con i limiti dei loro ruoli di potere.

COME SI ADEGUA IL NUOVO CODICE A QUESTI CAMBI?

La dottoressa Ana María Álvarez-Tabío Albo, professoressa della Facoltà di Diritto dell’Università de L’Avana, in un articolo intitolato /Il Codice che meritano le famiglie  cubane/, pubblicato in Cubadebate, ha precisato che,, coscienti dei cambi, delle necessità, delle aspettative e delle realtà della famiglia cubana contemporanea, la Costituzione della Repubblica del 2019 ha introdotto una serie di principi che hanno trasformato radicalmente il criterio tradizionale che ha prevalso per troppo tempo in questo importante gruppo sociale, e dei suoi diritti come istituzione, così come quelli che corrispondono ad ognuno dei suoi membri,

L’esperta ha risaltato che per questo motivo e alla ricerca di questo adeguamento al modello di famiglia attuale che nel  testo sarà portato a referendum, si consolidano i seguenti come i principali aspetti:

Si rinforzano l’affetto e la solidarietà come piattaforme e assi portanti attorno ai quali girano le relazioni familiari.

C’è un trattamento specifico della discriminazione e della violenza nello spazio familiare con effetti giuridici palpabili in ogni circostanza nella quale si presentino e la possibilità della loro denuncia da parte di  qualsiasi persona che conosca questi fatti.

Si cerca di riconoscere e proteggere i diritti dei settori vulnerabili della società, che molte volte sono passati inavvertiti agli occhi del legislatore.

Persone che nello spazio familiare potrebbero stare in circostanze che le collocano in una situazione di svantaggio, abitualmente concentrata in bambine, bambini e adolescenti, persone vittime di violenza, persone anziane o persone in situazione d’invalidità.

Si riconoscono i diritti delle persone anziane, con attenzione speciali a nonne e nonni.

Tratta bambine, bambini e adolescenti come soggetti di diritti con possibilità del loro esercizio, sia per sé stessi o attraverso i genitori, padri, madri e tutori, ma in ogni caso, sulla base del rispetto alla loro individualità e del loro sviluppo progressivo.

La parentela si trasforma, in primo luogo perché le fonti, e l’affiliazione si trasformano e poi perché la parentela per affinità si rinforza. All’affiliazione per consanguineità e per adozione si sommano quella che ha come fonte l’uso di una tecnica di riproduzione assistita e quella che ha la sua origine nella socio affettività.

Si permette l’esercizio della libertà dei membri della famiglia per risolvere differenti situazioni.

Si rinforza il diritto/dovere di comunicazione non solamente tra madri e padri, con i loro figli e figlie minori d’età, ma anche  coprendo tutto il gruppo familiare con uno sguardo speciale ai meccanismi della loro garanzia in persone con situazioni d’invalidità.

Si transita da un sistema di potestà a un sistema di  responsabilità nella relazione di madri e padri con i loro figli.

Si rinforza il valore economico del lavoro nella casa e una maggior protezione economica e patrimoniale a coloro che si sono dedicati al lavoro domestico e d’assistenza.

Si sviluppano figure di protezione e appoggi amichevoli con la Convenzione sui Diritti del Bambino e la Convenzione sui Diritti delle Persone Invalide, come la custodia di fatto, l’accoglimento familiare, la tutela solo per i minori d’età o gli alimenti volontari.

Si riconosce l’assistenza come diritto e si nominano e si riconoscono i badanti familiari, partendo dalla protezione dei loro diritti quando assumono totalmente o parzialmente le responsabilità dell’attenzione per un’altra persona che forma parte della sua famiglia.


Cuba primo paese che sottopone un Codice delle Famiglie a consultazione popolare e referendum

 

20.09 – «Cuba sarà il primo paese che sottopone un Codice delle Famiglie a consultazione popolare e referendum», ha affermato il ministro di Giustizia, Oscar Silvera Martínez, intervenendo recentemente, nel programma Mesa Redonda, della televisione nazionale.

Poi ha segnalato che l’elaborazione del Codice è sempre stata un processo caratterizzato per ampiezza, democrazia e apporto, con differenti sguardi dalla scienza le convinzioni e gli elementi culturali della nazione.

Inoltre ha reiterato  parlando del referendum del prossimo 25 settembre, che questo sarà il primo nella storia di Cuba, perché sino ad ora sono stati realizzati referendum costituzionali.

Ha spiegato che la consultazione corrisponde all’undicesima disposizione transitoria della Costituzione, che spiega che, rispettando i risultati della consultazione popolare realizzata. l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP) disporrà, nel tempo di due anni di vigenza della Costituzione, d’iniziare questo processo e il referendum.

Nell’ articolo 256 della Legge No. 127 del 2019 Legge Elettorale, si dispone che la ANPP convoca il referendum, mediante il quale  cittadini con diritto al voto libero, uguale, diretto, segreto, esprimono se ratificano, approvano, modificano o derogano una determinata disposizione giuridica o ratificheranno la riforma costituzionale alla quale si riferisce l’Articolo 228 della Costituzione.

La consultazione specialistica del progetto ha significato un’innovazione nel processo di creazione legislativa del paese. Partendo da lì, tutte le norme giuridiche derivate dal processo intenso e complesso d’attualizzazione dell’ordinamento giuridico cubano, sono state sottoposte a consultazioni specialistiche.

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