Cubainformacion: il circo collaborazionista dei perseguitati

Il circo collaborazionista dei perseguitati

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Chiuso il turismo e gran parte delle sue esportazioni, a causa della pandemia, le 200 ulteriori misure di soffocamento imposte a Cuba dal governo di Donald Trump e applicate da quello di Joe Biden, rappresentarono, per più di due anni, la chiusura delle uniche vie respiratorie per l’economia isolana (1). Blocco finanziario assoluto, distruzione delle entrate del Paese (da servizi medici, rimesse, crociere…), persecuzione delle petroliere, paralisi degli investimenti attraverso la piena applicazione della legge Helms-Burton (2), ecc.

La conseguente crisi di penuria ha logicamente causato un notevole aumento delle cifre dell’emigrazione (3). Tuttavia, il governo USA è riuscito a imporre, sulla stampa occidentale, una narrazione che slega entrambi i fenomeni, e in cui l’aggravarsi del blocco sull’isola sarebbe una in più, tra molte altre ragioni, dell’aumento dell’emigrazione cubana.

Un reportage di BBC Mundo elencava le “4 ragioni che spiegano lo storico esodo dall’isola verso gli USA”. La prima sarebbe “scarsità e mancanza di opportunità” (4). Corretto. Ma chi invitava per spiegare le sue cause? La sociologa controrivoluzionaria Elaine Acosta, della Florida International University, che accusava il blocco USA, le ultime 200 sanzioni? No. L'”esaurimento di un modello politico e socioeconomico che non offre alternative valide per sostenere la vita nell’isola”. Il rosario di calamità – “le lunghe file per acquistare qualsiasi tipo di prodotto”, l’aumento della “povertà e le disuguaglianze ” – non hanno nulla a che fare, quindi, con il fatto che redditi, crediti e investimenti siano stati demoliti dall’apparato repressivo del Dipartimento del Tesoro USA. La colpa sarebbe della “fallita riforma monetaria e salariale” applicata dall’Avana. Certo, alla fine dell’analisi dell’unica “esperta” consultata, la BBC citava anche, “tra altri fattori”, “l’inasprimento dell’embargo USA”.

La BBC ripeteva questo e molti altri argomenti della narrativa pro-yankee. Ad esempio, che la decisione del Governo del Nicaragua di consentire l’ingresso senza visto alla popolazione cubana è stata davvero “una manovra intenzionale del governo cubano”, in alleanza con il nicaraguense, “per fornire una valvola di sfogo (… ) e alleviare le pressioni interne” (5). Ma che il governo USA sia stato quattro anni senza concedere visti a Cuba, non è stata una “manovra intenzionale” affinché queste “pressioni interne”, prodotto della precedente applicazione delle sue sanzioni, sfociassero in un’esplosione sociale o a una crisi di balseros a Cuba (6)?

La BBC citava anche la “mancanza di libertà” come fattore chiave dell’emigrazione, il tutto con dati di chi? Di Cubalex, ONG finanziata dal governo USA e legata all’estrema destra di Miami (7).

E assicurava che “la stragrande maggioranza dei cubani che emigrano negli USA (…) lo fa illegalmente”. Chiariamo questo. La stragrande maggioranza, contrariamente a quanto insinua il reportage, non lo fa illegalmente e su una zattera, ma su un aereo diretto in Nicaragua (8). È poi, passando per Honduras, Guatemala e Messico, che la loro situazione migratoria si converte in “irregolare”.

La BBC assicurava, inoltre,  che “il passaporto cubano è uno dei più ristrettivi al mondo e dà libero accesso solo a un piccolo numero di paesi”. Un altro inganno mediatico. “Restrittivo” non è il passaporto cubano, non è il Governo dell’Isola che “dà accesso” ai paesi. Sono questi paesi di accoglienza che consentono o limitano l’ingresso, attraverso le loro leggi sull’immigrazione e la loro politica dei visti (9).

Alla fine del reportage, la BBC riconosceva che sì, che ci sono alcuni privilegi migratori negli USA per la popolazione cubana. Purché -chiariamolo- questa si sottometta al suo circo politico. Un esempio lo leggiamo, a fine dicembre, su altri media. A causa di un errore burocratico, il Servizio di Controllo dell’Immigrazione e Dogane USA ha reso pubblici, su Internet, i nomi di un gruppo di immigrati detenuti, che affermavano di “essere vittime di torture e persecuzioni nei loro paesi di origine”, tra cui 46 cubani/e che “non avevano potuto dimostrare (…) di essere stati perseguitati politicamente” (10). La congressista repubblicana e falco di estrema destra, María Elvira Salazar, esigeva alla Casa Bianca di fermare la loro espulsione verso l’isola perché, essendo gli USA “un faro di libertà”, non può mettere ”a rischio coloro che fuggono da persecuzioni e violenze” del “regime” cubano (11). Detto fatto: sono stati rilasciati e, con la Legge di Aggiustamento Cubano in mano, presto otterranno asilo politico. Tutto perché –leggiamo – “temevano per la propria vita in caso fossero devolti all’Isola”, con la “possibilità di finire in carcere e senza diritto al processo” (12).

In sintesi: i migranti economici da Cuba, s’inventano una persecuzione e torture che non hanno mai sofferto, allora il governo che impone il blocco economico al loro paese e, mediante carenze e privazioni, li costringe ad emigrare, li accoglie come ciò che non sono (perseguitati politici). A causa di una fuga di notizie accidentale, a Cuba scoprono le loro menzogne, che servono affinché gli USA  giustifichino sempre più sanzioni contro il popolo cubano. La possibilità che, in caso di espulsione, vengano perseguiti per il loro indecente collaborazionismo, si converte allora nella prova di “credibile timore” di “ritorsioni” per aver “richiesto protezione” (13).

Così funziona questo circo, che ha pubblicità gratuita in gran parte dei media internazionali.


El circo colaboracionista de los perseguidos

 José Manzaneda, coordinador de Cubainformación

Cerrado el turismo y gran parte de sus exportaciones, debido a la pandemia, las 200 medidas añadidas de asfixia impuestas a Cuba por el gobierno de Donald Trump y aplicadas por el de Joe Biden, supusieron, durante más dos años, el cierre de las únicas vías respiratorias para la economía de la Isla (1). Bloqueo financiero absoluto, destrucción de los ingresos del país (por servicios médicos, remesas, cruceros…), persecución de los buques petroleros, paralización de inversiones mediante la aplicación íntegra de la Ley Helms-Burton (2), etc 

La consiguiente crisis de desabastecimiento provocó, lógicamente, un aumento considerable de las cifras de emigración (3). Sin embargo, el Gobierno de EEUU ha conseguido imponer, en la prensa occidental, una narrativa que desliga ambos fenómenos, y en la que el agravamiento del bloqueo a la Isla sería una más, entre muchas otras razones, del aumento de la emigración cubana. 

Un reportaje de BBC Mundo enumeraba las “4 razones que explican el histórico éxodo desde la isla a EEUU”. La primera sería “la escasez y la falta de oportunidades” (4). Correcto. Pero ¿a quién invitaba para explicar sus causas? A la socióloga contrarrevolucionaria Elaine Acosta, de la Universidad Internacional de Florida, que acusaba ¿al bloqueo de EEUU, a las 200 últimas sanciones? No. Al “agotamiento de un modelo político y socioeconómico que no ofrece alternativas viables para sostener la vida en la isla”. El rosario de calamidades -“las largas colas para adquirir cualquier tipo de producto”, el aumento de “la pobreza y las desigualdades”- nada tienen que ver, por tanto, con que ingresos, créditos e inversiones hayan sido demolidos por el aparato represivo del Departamento del Tesoro de EEUU. La culpa sería de la “fallida reforma monetaria y salarial” aplicada por La Habana. Eso sí, al final del final del análisis de la única “experta” consultada, BBC citaba también, “entre otros factores”, “el endurecimiento del embargo de EEUU”. 

BBC repetía este y tantos otros tópicos de la narrativa proyanki. Por ejemplo, que la decisión del Gobierno de Nicaragua de permitir la entrada sin visa a la población cubana, fue realmente “una maniobra intencional del gobierno cubano”, en alianza con el nicaragüense, “para proporcionar una válvula de escape (…) y aliviar presiones internas” (5). Pero que el Gobierno de EEUU haya estado cuatro años sin otorgar visas en Cuba, ¿no ha sido una “maniobra intencional” para que esas “presiones internas”, producto de la aplicación previa de sus sanciones, desembocaran en un estallido social o en una crisis de balseros en Cuba (6)? 

BBC mencionaba también la “falta de libertad” como factor clave de la emigración, todo con datos ¿de quién? De Cubalex, una ONG financiada por el Gobierno de EEUU y vinculada a la ultraderecha de Miami (7). 

Y aseguraba que “la inmensa mayoría de los cubanos que están emigrando a EEUU (…) lo hacen de forma ilegal”. Aclaremos esto. La inmensa mayoría, al contrario de lo que insinúa el reportaje, no lo hacen de manera ilegal y en una balsa, sino en un avión, con destino a Nicaragua (8). Es después, al pasar por Honduras, Guatemala y México, cuando su situación migratoria se convierte en “irregular”. 

BBC aseguraba, además, que “el pasaporte cubano es uno de los más restringidos del mundo y solo da acceso a un reducido número de países de forma libre”. Otra falacia mediática. “Restrictivo” no es el pasaporte cubano, no es el Gobierno de la Isla el que “da acceso” a los países. Son estos países receptores los que permiten o restringen la entrada, mediante sus leyes de extranjería y su política de visados (9). 

Muy al final del reportaje, BBC reconocía que sí, que existen algunos privilegios migratorios en EEUU para la población cubana. Siempre –aclaremos- que esta se someta a su circo político. Un ejemplo lo leíamos, a finales de diciembre, en otros medios de prensa. Por un error burocrático, el Servicio de Control de Inmigración y Aduanas de EEUU hizo públicos en Internet los nombres de un grupo de inmigrantes retenidos, que aseguraron “ser víctimas de tortura y persecución en sus países de origen”, entre ellos 46 cubanos y cubanas que “no habían podido demostrar (…) que eran perseguidos políticos” (10). La congresista republicana y halcón de ultraderecha, María Elvira Salazar, exigió a la Casa Blanca detener su deportación a la Isla porque, siendo EEUU “un faro de libertad”, no puede poner “en riesgo a quienes huyen de la persecución y la violencia” del “régimen” cubano (11). Dicho y hecho: eran puestos en libertad y, con la Ley de Ajuste Cubano en la mano, pronto obtendrán el asilo político. Todo porque –leemos- “temían por su vida en caso de que fueran devueltos a la Isla”, con la “posibilidad de terminar presos y sin derecho a juicio” (12). 

En resumen: los migrantes económicos de Cuba, si inventan una persecución y unas torturas que jamás han sufrido, quizá el gobierno que impone el bloqueo económico a su país y, mediante carencias y privaciones, les obliga a emigrar, les acoja como lo que no son (perseguidos políticos). Por una filtración accidental, en Cuba descubren sus mentiras, las que sirven para que EEUU justifique más y más sanciones contra su pueblo. La posibilidad de que, si son deportados, se les abra juicio por su indecente colaboracionismo, se convierte entonces en la prueba del “miedo creíble” a “represalias” por haber “solicitado protección” (13). 

Así funciona este circo, que cuenta con publicidad gratuita en buena parte de los medios internacionales.

  1. https://www.cubainformacion.tv/opinion/20210809/92699/92699-sos-bloqueo-cuba-italiano
  2. https://www.cubainformacion.tv/periodico/47-cuba-60-anos-de-bloqueo-30-condenas-en-la-onu-primavera-2022
  3. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20221121/100178/100178-que-medio-informa-mejor-sobre-la-emigracion-cubana-italiano-deutsch-francais
  4. https://www.bbc.com/mundo/noticias-america-latina-64104551
  5. https://www.univision.com/local/miami-wltv/marco-rubio-anuncio-nicaragua-establece-libre-visado-cubanos
  6. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20210617/91809/91809-regresa-la-estrategia-balseros-italiano-deutsch-francais-english
  7. https://www.ned.org/region/latin-america-and-caribbean/cuba-2021/
  8. https://www.vozdeamerica.com/a/nicaragua-el-nuevo-mariel-de-cubanos/6765074.html
  9. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20150128/61061/61061-caen-mitos-mediaticos-sobre-cuba-tras-discurso-de-obama-el-bloqueo-si-existe-y-quien-tiene-prohibido-viajar-es-el-pueblo-de-eeuu-englishitalianoportuguesfrancais
  10. https://www.latimes.com/espanol/eeuu/articulo/2022-12-21/el-departamento-de-seguridad-nacional-aviso-inadvertidamente-al-gobierno-cubano
  11. https://holanews.com/congresista-salazar-urge-detener-deportacion-de-46-cubanos-tras-filtracion/
  12. https://www.swissinfo.ch/spa/eeuu-inmigraci%C3%B3n_eeuu-libera-tras-filtraci%C3%B3n-a-inmigrantes-cubanos-que-iban-a-ser-deportados/48169828
  13. https://www.cibercuba.com/noticias/2022-12-30-u1-e208574-s27061-migrantes-cubanos-orden-deportacion-liberados-despues
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