Biden proroga di un anno le restrizioni commerciali USA contro Cuba

La Casa Bianca ha comunicato che il Presidente USA, Joe Biden, ha prorogato, mercoledì (13 settembre), le restrizioni commerciali su Cuba per un anno.

“L’esercizio di alcune autorità previste dal Trading with the Enemy Act è scaduta il 14 settembre 2023. Con la presente stabilisco che è nell’interesse nazionale degli USA continuare l’esercizio di tali autorità nei confronti di Cuba per un anno”, ha dichiarato il presidente in un memorandum indirizzato al Segretario di Stato Antony Blinken e al Segretario al Tesoro Janet Yellen, pubblicato dal ramo esecutivo.

Biden ha aggiunto nella risoluzione che estende fino al 14 settembre 2024 l’esercizio di queste autorità nei confronti di Cuba, “come previsto dal Cuban Assets Control Regulations”.

Cuba è l’unico Stato attualmente soggetto a restrizioni commerciali da parte USA ai sensi della legge sul commercio con il nemico.

Gli USA hanno interrotto le relazioni diplomatiche con Cuba nel 1961, in risposta alla nazionalizzazione delle proprietà statunitensi sull’isola, e hanno poi annunciato l’imposizione di un bloqueo commerciale, finanziario ed economico contro il Paese, tuttora in vigore.

Dal 1992, Cuba presenta ogni anno un progetto di risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) sulla necessità di revocare il bloqueo statunitense, dove la maggioranza dei membri dell’organizzazione mondiale vota invariabilmente a favore del documento.

Il bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto unilateralmente dagli USA contro Cuba nel 1962, con l’obiettivo di isolare il governo dell’isola, dura da 61 anni e ha causato perdite multimilionarie all’economia cubana.

Fonte: Sputnik

Traduzione: italiacuba.it


Il blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba, illegale e disumano per la maggioranza delle persone nel mondo, inesistente solo per il classico «cieco che non vuole vedere», è stato ratificato un anno dopo l’altro dai successivi inquilini della Casa Bianca. L’attuale amministrazione non poteva fare di meno.

Conseguente con la politica stabilita dal 3 febbraio del 1962 dall’amministrazione Kennedy, l’attuale mandatario, Joe Biden, ha firmato la sua estensione per un altro anno della detta  Legge del Commercio con il Nemico, base del blocco contro Cuba.

Nel  documento ufficiale, il Presidente ha incitato la segretaria del Tesoro, Janet Yellen, a far compiere questa misura, sanzione contro l’economia cubana, e ha precisato che la sua continuità unilaterale annuale «è d’interesse nazionale» degli USA, falsità che non necessita spiegazioni.

La draconiana azione di guerra, disegnata per piegare per fame e ridurre in miseria tutto un popolo, è stata rinforzata nel tempo con altre leggi statunitensi, come la Torricelli, del 1992; la Helms Burton, del 1996, e il rosario di misure dettate dalla Casa Bianca durante l’amministrazione di Donald Trump.

Non c’à cubano che non soffra l’impatto di questa politica, che danneggia la quotidianità di ogni famiglia.

Il blocco è dietro ogni medicina che manca, la termoelettrica che si è  fermata, il trasporto carente di pezzi di ricambio, il progetto sociale che non è stato possibile realizzare…

Joe Biden, che un giorno aveva proclamato «di stare a lato del popolo cubano», ha appena ratificato ancora una volta il genocidio contro questo popolo, continuatore delle ostilità e complice del crimine, ha posto la sua firma per la storia di una politica obsoleta, condannata dalla maggioranza della comunità internazionale.

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