Cubainformacion: genocidio e media

Avallare Israele, condannare Cuba: il cinismo infinito

 José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Sulla guerra in Ucraina, qualsiasi versione diversa da quella della NATO viene censurata. Ci sono media banditi e giornalisti incarcerati, gran parte dell’informazione alternativa è scomparsa dai motori di ricerca su Internet e le società che controllano le reti sociali impongono punizioni sistematiche a coloro che diffondono un’altra versione del conflitto (1) (2).

E non saremo più espliciti, per non essere nuovamente sanzionati su Facebook dal Ministero della Verità (3).

Oggi, intorno al genocidio palestinese nella Striscia di Gaza, si ripete la censura (4). Israele, nonostante abbia dovuto affrontare una certa contestazione mediatica ai suoi massacri, è riuscito a imporre, grazie al suo controllo di importanti media e alla sua alleanza con USA ed Unione Europea, la narrativa del “diritto alla difesa” per giustificarle.

Censura nel Regno Unito

Solo alcuni esempi. Nel Regno Unito, il caricaturista più famoso del Guardian, Steve Bell, è stato licenziato per un disegno del presidente israeliano (5). L’emittente pubblica BBC ha sospeso e avviato un’indagine contro sei dei suoi giornalisti per aver mostrato “pregiudizi contro Israele” (6).

Il musicista britannico Roger Waters, fondatore dei Pink Floyd, soffre una persecuzione permanente per il suo sostegno alla Palestina. Se in marzo il consiglio comunale di Francoforte ha ordinato il divieto di uno dei suoi concerti (7), qualche settimana fa gruppi di pressione israeliani gli hanno impedito di soggiornare negli alberghi di Uruguay ed Argentina (8).

Ricordiamo che, in luglio, la Procura di Monaco ha impedito anche al gruppo spagnolo Ska-P, attraverso la presenza della polizia e ripetuti avvisi di arresto nel bel mezzo di un concerto, di eseguire la loro canzone “Intifada”, in quanto “criminale” (9).

Nuovo maccartismo a Hollywood

A Hollywood, l’attrice Melissa Barrera è stata rimossa dal prossimo film Scream VII per aver accusato Israele, in rete, di “genocidio e pulizia etnica” (10). Susan Sarandon è stata licenziata dalla sua agenzia di rappresentanza dopo aver partecipato ad una marcia in favore della Palestina (11). E Maha Dakhil, rappresentante di artisti, è stata sollevata dalle sue funzioni in Creative Artists Agency, benché sia sfuggita al licenziamento dopo essersi scusata per il suo “linguaggio offensivo” contro Israele (12).

Il marchio di moda francese Dior ha rimpiazzato come “ambasciatrice” la modella statunitense di origine palestinese Bella Hadid con l’israeliana May Tager (13). La Hadid soffre un boicottaggio lavorativo per aver denunciato “l’oppressione, il dolore e le umiliazioni che affronta quotidianamente” il suo popolo (14).

Un’udienza del Congresso USA ha citato le presidenti delle più importanti università del paese per aver consentito manifestazioni studentesche a favore della Palestina (15). 74 deputati hanno chiesto le loro dimissioni, ottenendo quella della presidentessa dell’Università della Pennsylvania. Nel frattempo, importanti donatori hanno ritirato fondi da queste istituzioni.

Un professore dell’Università di Stanford ha perso il lavoro per aver denunciato il colonialismo israeliano (16). Un pilota dell’Air Canada è stato licenziato per i suoi messaggi su Twitter (17). Ed un bambino di origine palestinese è stato accoltellato a morte da un fanatico razzista a Chicago (18) (19).

Nei primi giorni del bombardamento israeliano di Gaza, sono state vietate diverse manifestazioni a Berlino e Lione (20), e il Governo del Regno Unito ha minacciato di considerare “crimine contro l’ordine pubblico” l’uso della bandiera palestinese nelle proteste (21). Ma l’inarrestabile e gigantesca ondata internazionale di solidarietà con la Palestina ha superato tutti i divieti (22).

Droni contro i giornalisti

Da parte sua, lo Stato di Israele ha assassinato 63 giornalisti in due mesi, i tre quarti del totale mondiale (23). La maggior parte non sono “vittime collaterali”, bensì obiettivi deliberati di spari selettivi, mediante droni israeliani (24). Un esempio: il 13 ottobre, nove giornalisti, di media come Reuters e AFP, con chiara identificazione come stampa, sono stati colpiti, due volte, da missili. Un giornalista è morto, sei sono rimasti feriti e la fotografa Christina Assi ha perso una gamba (25).

Tel Aviv ha dichiarato Al Jazeera “dannosa per la sicurezza di Israele” (26), ed ha bloccato tutti i segnali televisivi e delle reti sociali di Al Mayadeen (27), dopo aver assassinato, mediante droni, diversi professionisti di entrambi i canali televisivi (28) (29).

Certo, la cosa più drammatica la vive e la soffre la popolazione civile palestinese a Gaza: quasi 20mila persone sono state annientate (30), il 44% bimbi/e (31), in bombardamenti indiscriminati su case, edifici, ospedali, scuole o carovane di popolazione in piena fuga. L’obiettivo è più che evidente: la pulizia etnica della Striscia di Gaza e l’acquisizione di più territorio per l’occupante israeliano (32).

Nel frattempo, gli USA pongono il veto alle Nazioni Unite su qualsiasi risoluzione che blocchi Israele, vendendo, allo stesso tempo, l’armamento con cui annienta la popolazione palestinese (33).

Sarebbe un buon momento affinché il governo USA e l’Unione Europea si rivolgessero a quello di Cuba ed esigessero la libertà di espressione e di stampa che loro reprimono per difendere il loro alleato Israele (34); o il rispetto dei diritti umani che questi applica a migliaia di esseri umani indifesi, come miglior alunno del Terzo Reich.

Sarebbe il momento migliore per mostrare il loro infinito cinismo. E quello dei media al servizio della loro narrativa criminale.


Avalar a Israel, condenar a Cuba: el cinismo infinito

José Manzaneda, coordinador de Cubainformación

Sobre la guerra de Ucrania, toda versión distinta a la de la OTAN está censurada. Hay medios prohibidos y periodistas encarcelados, gran parte de la información alternativa está desaparecida de los buscadores de Internet, y las empresas que controlan las redes sociales imponen castigos sistemáticos a quienes difunden otra versión sobre el conflicto (1) (2).

Y no seremos más explícitos, para no ser nuevamente sancionados en Facebook por el Ministerio de la Verdad (3).

Hoy, en torno al genocidio palestino en la Franja de Gaza, la censura se repite (4). Israel, a pesar de enfrentar cierta contestación mediática a sus masacres, ha logrado imponer, gracias a su control de importantes medios y su alianza con EEUU y la Unión Europea, la narrativa del “derecho a la defensa” para justificarlas.

Censura en Reino Unido

Solo algunos ejemplos. En Reino Unido, el caricaturista estrella de The Guardian, Steve Bell, fue despedido por un dibujo del presidente israelí (5). La emisora pública BBC suspendió e inició un proceso de investigación contra seis de sus reporteros por mostrar “sesgos contra Israel” (6).

El músico británico Roger Waters, fundador de Pink Floyd, sufre una persecución permanente por su apoyo a Palestina. Si, en marzo, el ayuntamiento de Frankfurt ordenó la prohibición de uno de sus conciertos (7), hace unas semanas, grupos israelíes de presión impedían que se hospedara en hoteles de Uruguay y Argentina (8).

Recordemos que, en julio, la fiscalía de Múnich impidió también al grupo español Ska-P, mediante presencia policial y reiteradas advertencias de detención en pleno concierto, interpretar su canción “Intifada”, por ser “delictiva” (9).

Nuevo macartismo en Hollywood

En Hollywood, la actriz Melissa Barrera ha sido apartada de la próxima película Scream VII, por acusar a Israel, en las redes, de “genocidio y limpieza étnica” (10). Susan Sarandon ha sido despedida de su agencia de representantes, tras participar en una marcha en favor de Palestina (11). Y Maha Dakhil, representante de artistas, fue relevada de sus funciones en la Creative Artists Agency, aunque se libró del despido tras disculparse por su “lenguaje hiriente” contra Israel (12).

La firma de moda francesa Dior ha reemplazado como su “embajadora” a la modelo estadounidense de origen palestino Bella Hadid, por la israelita May Tager (13). Hadid sufre un boicot laboral por denunciar “la opresión, el dolor y las humillaciones que enfrenta a diario” su pueblo (14).

Una audiencia del Congreso de EEUU citó a las presidentas de las más importantes universidades del país, por permitir actos de estudiantes en favor de Palestina (15). 74 legisladores exigieron sus dimisiones, consiguiendo la de la presidenta de la Universidad de Pensilvania. Mientras, importantes donantes retiraron fondos a dichas instituciones.

Un profesor de la Universidad de Stanford perdió su trabajo por denunciar el colonialismo israelí (16). Un piloto de Air Canadá fue despedido por sus mensajes en Twitter (17).Y un niño de origen palestino fue asesinado a puñaladas, por un fanático racista, en Chicago (18) (19).

En los primeros días de bombardeos de Israel sobre Gaza, se llegaron a prohibir varias manifestaciones en Berlín y Lyon (20), y el Gobierno de Reino Unido amenazó con considerar “delito de orden público” el uso de la bandera palestina en las protestas (21). Pero la imparable y gigantesca ola internacional de solidaridad con Palestina ha podido con todas las prohibiciones (22).

Drones contra periodistas

Por su lado, el estado de Israel ha asesinado, en dos meses, a 63 periodistas, las tres cuartas partes del total mundial (23). La mayoría no son “víctimas colaterales”, sino objetivo deliberado de disparos selectivos, mediante drones israelíes (24). Un ejemplo: el 13 de octubre, nueve periodistas, de medios como Reuters y AFP, con clara identificación de prensa, recibieron dos impactos de misil. Un reportero murió, seis quedaron heridos y la fotógrafa Christina Assi perdió una pierna (25).

Tel Aviv ha declarado a Al Jazeera como “perjudicial para la seguridad de Israel” (26), y ha bloqueado todas las señales televisivas y de redes sociales de Al Mayadeen (27), tras asesinar, mediante drones, a varios profesionales de sendos canales de televisión (28) (29).

Por supuesto, lo más dramático lo vive y sufre la población civil palestina en Gaza: casi 20 mil personas han sido aniquiladas (30), el 44 % niñas y niños (31), en bombardeos indiscriminados sobre viviendas, edificios, hospitales, escuelas o caravanas de población en plena huida. El objetivo es más que evidente: la limpieza étnica de la Franja de Gaza y la obtención de más territorio para el ocupante israelí (32).

Mientras, EEUU veta en Naciones Unidas toda resolución que detenga a Israel, a la vez que vende el armamento con el que este aniquila a la población palestina (33).

Sería un buen momento para que el gobierno de EEUU y la Unión Europea se dirigieran al de Cuba, y le exigieran la libertad de expresión y de prensa que ellos reprimen para defender a su aliado Israel (34); o el respeto a los derechos humanos que este aplica a miles de seres humanos indefensos, como alumno aventajado del Tercer Reich.

Sería el mejor momento para mostrar su infinito cinismo. Y el de los medios de comunicación al servicio de su narrativa criminal.

  1. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20220327/96415/96415-ucrania-el-ministerio-de-la-verdad-italiano-francais-deutsch
  2. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20220525/97322/97322-ucrania-y-la-neolengua-italiano-francais-deutsch
  3. https://www.cubainformacion.tv/solidaridad/20230619/103843/103843-facebook-censura-cubainformacion-por-un-video-sobre-ucrania-italiano
  4. https://www.lamarea.com/2023/10/20/conflicto-israel-palestina-vuelve-la-censura-selectiva/
  5. https://www.20minutos.es/noticia/5181866/0/the-guardian-despide-uno-sus-caricaturistas-por-una-vineta-considerada-antisemita/
  6. https://www.globalvillagespace.com/bbc-takes-six-reporters-off-air-over-pro-palestine-stance/
  7. https://www.rockfm.fm/al-dia/noticias/cancelan-concierto-roger-waters-pink-floyd-alemania-acusandole-antisemitismo-20230227_2573599
  8. https://www.france24.com/es/minuto-a-minuto/20231115-roger-waters-denunciado-por-antisemitismo-en-argentina-deplora-boicot-de-hoteles
  9. https://www.lavanguardia.com/cultura/musica/20230717/9114391/skap-concierto-alemania.html
  10. https://as.com/meristation/noticias/melissa-barrera-rompe-su-silencio-tras-su-salida-de-scream-7-junto-a-la-de-jenna-ortega-condeno-el-odio-n/
  11. https://www.elle.com/es/star-style/noticias-famosos/a45924932/susan-sarandon-melissa-barrera-jenna-ortega-despido-palestina/
  12. https://www.abc.es/play/cine/noticias/maha-dakhil-superagente-estrellas-hollywood-destrozado-carrera-20231103161310-nt.html
  13. https://tn.com.ar/estilo/moda/2023/11/11/dior-reemplazo-a-bella-hadid-por-una-modelo-israeli-como-embajadora-de-su-marca/
  14. https://twitter.com/guillermoTM1959/status/1728334126216884609/photo/1
  15. https://www.univision.com/noticias/estados-unidos/presidentas-universidades-harvard-penn-mit-claudine-gay-liz-magill-renuncia-presiones-antisemitismo
  16. https://www.bloomberglinea.com/2023/10/15/stanford-suspende-a-docente-mientras-el-conflicto-en-medio-oriente-agita-a-la-universidad/
  17. https://www.enlacejudio.com/2023/10/13/piloto-de-air-canada-es-despedido-por-publicar-mensajes-ofensivos-contra-israel/
  18. https://cnnespanol.cnn.com/2023/10/17/nino-palestino-estadounidense-asesinado-chicago-seis-anos-trax/
  19. https://eldiariony.com/2023/10/18/ocasio-cortez-dice-que-retorica-destructiva-de-desantis-condujo-en-parte-al-asesinato-del-nino-musulman/
  20. https://www.publico.es/internacional/alemania-francia-prohiben-manifestaciones-apoyo-palestina.html
  21. https://www.elperiodico.com/es/internacional/20231011/gobierno-britanico-ondear-bandera-palestina-delito-93216306
  22. https://www.jornada.com.mx/2023/11/06/mundo/030n1mun
  23. https://es.ara.cat/internacional/63-periodistas-han-muerto-durante-guerra-israel-palestina_1_4885497.html
  24. https://www.sahara-occidental.net/2023/12/15/gaza-informacion-ser-blanco-prensa-periodistas-arabes-palestinos-israel-hamas-clarissa-ward/
  25. https://www.es.amnesty.org/en-que-estamos/noticias/noticia/articulo/libano-debe-investigarse-como-crimen-de-guerra-ataque-mortal-israeli-contra-periodistas/
  26. https://www.lasexta.com/programas/lasexta-clave/israel-guerra-medios-comunicacion-pide-censurar-bbc-jazeera_202310206532d91832dc750001654e82.html
  27. https://www.anred.org/2023/11/14/israel-aprobo-el-cierre-de-las-oficinas-y-la-censura-de-la-red-informativa-al-mayadeen-en-palestina/
  28. https://es.euronews.com/2023/12/16/al-jazeera-denuncia-que-un-ataque-israeli-ha-matado-a-un-camara-de-su-cadena
  29. https://www.cubaperiodistas.cu/2023/11/aleida-guevara-un-abrazo-de-cuba-a-los-martires-de-al-mayadeen/
  30. https://www.ejecentral.com.mx/israel-se-acerca-a-los-20-mil-muertos-en-gaza/
  31. https://www.elindependiente.com/internacional/2023/12/10/7-729-ninos-asesinados-en-gaza-y-los-que-sobreviven-estan-condenados-a-mas-bombardeos-hambre-y-enfermedades/
  32. https://rebelion.org/los-medios-las-leyes-y-el-genocidio-de-gaza/
  33. https://rebelion.org/no-es-una-masacre-indiscriminada-sino-calculada/
  34. https://www.france24.com/es/minuto-a-minuto/20230320-eeuu-alerta-de-retroceso-de-los-derechos-humanos-en-el-mundo
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