Smascheriamo tre menzogne su Cuba

Sul mainstream oggi ci sono storie che attaccano Cuba e la sua rivoluzione. Dopo le proteste scoppiate nella città di Santiago per blackout e carenza di cibo, l’amministrazione Biden spera di provocare una crisi all’interno del Paese. Ma le difficoltà a Cuba sono imputabili allo stesso governo degli Stati Uniti.

Questa è una tattica collaudata negli USA. Nel periodo precedente al famigerato colpo di stato della CIA del 1973 in Cile che rovesciò il presidente eletto Salvador Allende, la strategia dell’amministrazione Nixon fu quella di “far urlare l’economia” per erodere il sostegno al governo. Ma Cuba non ha bisogno di tornare ai giorni in cui era una colonia di Washington e Wall Street: ciò di cui #Cuba ha bisogno è che Biden ponga fine al blocco!

🛑 MENZOGNA #1: La carenza di elettricità e cibo è il risultato del fallimento del governo

La verità: per oltre 60 anni, il governo degli Stati Uniti ha tentato di strangolare l’economia cubana tagliandola fuori dal resto del mondo. Non solo non è consentito a società o individui statunitensi commerciare con Cuba, ma il blocco significa che a quasi tutte le entità di qualsiasi paese del mondo è vietato fare affari negli Stati Uniti se commerciano con Cuba. Il blocco causa ogni giorno a Cuba perdite per 15 milioni di dollari.

Poiché a Cuba viene impedito di importare carburante sufficiente, gli impianti che generano elettricità sono spesso costretti a chiudere. Inoltre, poiché a Cuba è vietato acquistare pezzi di ricambio, quando le apparecchiature di questi stabilimenti si rompono, può essere quasi impossibile ripararle. Lo stesso vale per le moderne macchine agricole. Tempeste come l’uragano Ian, che si intensificano a causa del cambiamento climatico, spesso causano gravi danni ai raccolti – che non possono essere sostituiti con le importazioni a causa del blocco.

🛑 MENZOGNA #2: Il governo cubano reprime violentemente il suo popolo

La verità: Beatriz Johnson Urrutia, leader del Partito Comunista della provincia di Santiago, si è recata personalmente alla manifestazione per ascoltare le lamentele dei manifestanti. Il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha reagito alle proteste dicendo: “In mezzo al blocco che mira a soffocarci, continueremo… a rispondere alle richieste del nostro popolo, ad ascoltare, a dialogare e a spiegare i numerosi sforzi che si stanno facendo per migliorare la situazione”. I leader del governo hanno messo in guardia dal lasciare che potenze esterne approfittino della situazione per provocare violenza.

Confrontatelo con le azioni del governo degli Stati Uniti. Quando milioni di persone hanno protestato contro il razzismo nel 2020, Trump è andato alle marce per ascoltare le preoccupazioni delle persone? NO! Ha ordinato alla polizia e ai soldati di reprimere le manifestazioni. Questa è la differenza tra un governo capitalista al servizio delle élite e un governo socialista al servizio del popolo.

🛑 MENZOGNA #3: Biden ha a cuore la “democrazia” e i “diritti umani” del popolo cubano

La verità: Biden potrebbe porre fine al blocco e lasciare vivere il popolo cubano, ma vuole che le difficoltà continuino affinché il governo degli Stati Uniti possa rovesciare la rivoluzione. Biden potrebbe rimuovere immediatamente Cuba dall’assurda lista degli Stati sponsor del terrorismo e annullare le 243 sanzioni aggiuntive imposte da Trump. Non gli importa nulla del popolo cubano e del suo diritto a vivere con dignità.

Il popolo cubano elegge i propri leader e partecipa al processo decisionale. La democrazia non c’entra nulla: ciò che conta è se un governo è fedele o meno a Washington. L’Arabia Saudita è una dittatura governata da un re, ma Biden è un buon amico di quel regime. Ciò che motiva Biden è il desiderio di costringere Cuba a tornare ad essere una colonia di fatto governata dalle multinazionali statunitensi – ma il popolo può fermarlo!

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