Unità, dialogo, sovranità: i pilastri del comando “Venezuela Nostra”

misionverdad.com

Alla vigilia del processo elettorale del 28 luglio, Nicolás Maduro ha lanciato una strategia che mira a superare le tradizionali strutture della campagna elettorale. Dal Parco Nazionale Warairarepano, in un atto carico di simbolismo, il Presidente ha annunciato la creazione del Comando di campagna “Venezuela Nostra”, una piattaforma che aspira ad andare oltre la semplice ricerca del voto, diventando uno spazio di articolazione delle forze popolari, un crogiolo dell’identità nazionale e uno scudo di fronte alle pressioni esterne che il paese affronta.

“Unire tutto il Venezuela, questa è la parola d’ordine, perché senza dubbio oggi 16 maggio 2024 la speranza è nelle strade, il popolo è nelle strade e la Venezuela è nelle strade”, ha dichiarato il mandatario venezuelano.

Con questa parola d’ordine non solo si cerca di assicurare la rielezione, il prossimo 28 luglio, ma anche gettare le basi di un progetto di paese che si proietta in una nuova fase. Questo appello si concentra su tre pilastri fondamentali:

  • Un nuovo sistema di comunicazione: cosciente del potere delle reti sociali e della necessità di contrastare la manipolazione informativa, Maduro ha ordinato la creazione di un metodo di comunicazione che combini la forza dei media tradizionali, delle reti sociali, della comunicazione diretta nelle strade e “l’immediatezza della radio bemba (il bocca a bocca ndt)”, per contrastare la disinformazione e diffondere il messaggio della campagna a livello nazionale.
  • Unità e mobilitazione popolare: il Comando di campagna “Venezuela Nostra” funge da epicentro per l’articolazione di tutte le forze politiche, ideologiche e sociali del paese. Maduro ha fatto appello all’unità di tutti i venezuelani, con particolare enfasi sul potere delle comuni, dei consigli comunali e delle nuove alleanze con settori della società integrati, riconoscendo l’importanza dell’organizzazione popolare per il raggiungimento degli obiettivi politici.
  • Difesa della sovranità: in un contesto geopolitico complesso come quello che circonda il Venezuela, il Capo dello Stato ha denunciato le intenzioni di forze esterne di imporre un candidato che risponda ai loro interessi e minacci la sovranità nazionale. “Venezuela Nostra” si presenta come un movimento di resistenza a queste minacce e riafferma la proprietà della popolazione venezuelana sul proprio destino e sulle proprie ricchezze. “Il Venezuela è del popolo, unico padrone e sovrano di questo paese per garantire la nostra sovranità”, ha sentenziato il Presidente.

Nella riunione è stato presentato la squadra di lavoro incaricato della coordinazione del comando. Come coordinatore generale è stato nominato Jorge Rodríguez, presidente dell’Assemblea Nazionale del Venezuela. Inoltre, sono state designate figure del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) per occupare ruoli chiave nella coordinazione centrale, tra cui Diosdado Cabello, Héctor Rodríguez, Cilia Flores, Luis Reyes Reyes e Nahum Fernández.

Sette gruppi specializzati si occuperanno di aree strategiche per la campagna, garantendo un approccio integrale.

> Strategia elettorale: sotto la direzione della prima combattente Cilia Flores, con Freddy Ñáñez come segretario esecutivo. Il team includerà Carolina Cestari, Mario Silva, Ilenia Medina e Ricardo Sánchez.

> 7T e relazioni internazionali: la vicepresidente Delcy Rodríguez si occuperà di quest’area, mentre Nicolás Maduro Guerra sarà a capo della segreteria esecutiva. Il gruppo sarà composto da Ránder Peña, Rodolfo Crespo, Ricardo Menéndez, Samuel Moncada e William Castillo.

> Grande Polo Patriottico (GPP) e ampie alleanze, movimenti sociali: il governatore dello stato Miranda, Héctor Rodríguez, dirigerà questo gruppo, con Francisco Torrealba come segretario esecutivo. Completano il gruppo Julio García Zerpa, Orlando Camacho, Gina Hung, Erika Farías, Gilberto Giménez, Didalco Bolívar, Henry Hernández e Heryck Rangel.

> Giri ed eventi: Nahum Fernández, capo del governo del Distretto Capitale, sarà responsabile di quest’area, mentre Juan Escalona sarà il segretario esecutivo. Víctor Clark farà parte attiva del dispiegamento nazionale.

> Cinque generazioni della Rivoluzione: Luis Reyes Reyes guiderà questo gruppo, con José Alejandro Terán come segretario esecutivo. Faranno parte del gruppo anche Fernando Soto Rojas, María León, Francisco Arias Cárdenas, María Cristina Iglesias e Yadira Córdova.

> Macchina elettorale mediante il metodo 1×10 + 5×5 in difesa del voto: il vicepresidente del PSUV, Diosdado Cabello, guiderà questo gruppo, con Francisco Ameliach come segretario esecutivo. Completano il gruppo Pedro Infante, Williams Benavides e Henry Parra.

> Comunicazioni: sotto la direzione di Jorge Rodríguez, con Gustavo Villapol nel ruolo di segretario esecutivo. Inoltre, il gruppo sarà composto da Álex Saab, Camila Fabri de Saab e Patricia Villegas.

“VENEZUELA UNITA, VENEZUELA POTENZA”

 

Nel suo discorso, il presidente Maduro ha sottolineato l’importanza dell’unità nazionale come pilastro fondamentale per costruire una Venezuela potenza. Ha evidenziato il successo del suo governo nella creazione di consensi attraverso il dialogo con tutti i settori della società venezuelana. “Siamo campioni mondiali nel dialogo, nella comprensione e nel consenso”, ha affermato, sottolineando l’importanza della comunicazione e del rispetto reciproco per trovare soluzioni congiunte.

Ha invitato a lasciarsi alle spalle i tempi di odio e scontro, ricorrenti in settori estremisti dell’opposizione venezuelana. La campagna del Grande Polo Patriottico deve concentrarsi sul dialogo trasversale e su un invito aperto. “La gente non vuole odiare”, ha sentenziato, “la gente vuole soluzioni, progressi”. In questo modo, la politica di ampia alleanza proposta si pone come la strada per canalizzare la volontà popolare verso la costruzione di un futuro prospero e pacifico.

Il messaggio del presidente Maduro è chiaro: la campagna “Venezuela Nostra” va oltre una mera ricerca di potere, rappresenta un appello all’unità, al dialogo costruttivo e alla consolidazione del piano di governo per la prossima fase, con l’obiettivo di rafforzare il Venezuela negli ambiti economico, politico e sociale.


UNIDAD, DIÁLOGO Y SOBERANÍA: LOS EJES DEL COMANDO “VENEZUELA NUESTRA”

 

En la antesala del proceso electoral del 28 de julio, Nicolás Maduro ha desplegado una estrategia que busca trascender las tradicionales estructuras de campaña. Desde el Parque Nacional Warairarepano, en un acto cargado de simbolismo, el Presidente anunció la creación del Comando de campaña “Venezuela Nuestra”, una plataforma que aspira ir más allá de la simple búsqueda del voto y erigirse como un espacio de articulación de las fuerzas populares, un crisol de la identidad nacional y un escudo frente a las presiones externas que enfrenta el país.

“Unir a Venezuela toda, ahí se resume la consigna, porque sin lugar a duda hoy 16 de mayo de 2024 la esperanza está en la calle, el pueblo está en la calle y Venezuela está en la calle”, declaró el mandatario venezolano.

Con esta consigna no solo se busca asegurar la reelección el próximo 28 de julio sino sentar las bases de un proyecto de país que se proyecta en una nueva etapa. Este llamado se centra en tres pilares fundamentales:

Un nuevo sistema de comunicación: consciente del poder de las redes sociales y la necesidad de contrarrestar la manipulación informativa, Maduro ha instruido la creación de un método de comunicación que combine la fuerza de los medios tradicionales, las redes sociales, la comunicación directa en las calles y “la inmediatez de la radio bemba”, y así contrarrestar la desinformación para llevar el mensaje de la campaña a escala nacional.

Unidad y movilización popular: el Comando de campaña “Venezuela Nuestra” funge como un epicentro para la articulación de todas las fuerzas políticas, ideológicas y sociales del país. Maduro ha hecho un llamado a la unidad de todos los venezolanos, con especial énfasis en el poder de las comunas, los consejos comunales y las nuevas alianzas de sectores de la sociedad incorporados, lo que reconoce la importancia de la organización popular para la consecución de los objetivos políticos.

Defensa de la soberanía: en un contexto geopolítico complejo como el que rodea a Venezuela, el Jefe de Estado ha denunciado las intenciones de fuerzas externas de imponer un candidato que responda a sus intereses y atente contra la soberanía nacional. “Venezuela Nuestra” se presenta como un movimiento de resistencia ante estas amenazas y reafirma la propiedad de la población venezolana sobre su destino y sus riquezas. “Venezuela es del pueblo, único dueño y mandante de este país para garantizar nuestra soberanía”, sentenció el Presidente.

En la reunión se dio a conocer el equipo de trabajo que estará a cargo de la coordinación del comando. En la posición de coordinador general estará Jorge Rodríguez, presidente de la Asamblea Nacional de Venezuela. Además, se designaron figuras del Partido Socialista Unido de Venezuela (PSUV) para ocupar roles claves en la coordinación central, entre ellos Diosdado Cabello, Héctor Rodríguez, Cilia Flores, Luis Reyes Reyes y Nahum Fernández.

Siete equipos especializados se encargarán de áreas estratégicas para la campaña, lo que asegura un abordaje integral.

Estrategia electoral: bajo la dirección de la primera combatiente Cilia Flores, en la secretaría ejecutiva estará Freddy Ñáñez. El equipo incluirá a Carolina Cestari, Mario Silva, Ilenia Medina y Ricardo Sánchez.

7T y relaciones internacionales: la vicepresidenta Delcy Rodríguez se encargará de esta área, mientras que Nicolás Maduro Guerra estará al frente de la secretaría ejecutiva. El equipo estará conformado por Ránder Peña, Rodolfo Crespo, Ricardo Menéndez, Samuel Moncada y William Castillo.

Gran Polo Patriótico (GPP) y amplias alianzas, movimientos sociales: el gobernador del estado Miranda, Héctor Rodríguez, dirigirá este grupo, con Francisco Torrealba como secretario ejecutivo. Completando el equipo estarán Julio García Zerpa, Orlando Camacho, Gina Hung, Erika Farías, Gilberto Giménez, Didalco Bolívar, Henry Hernández y Heryck Rangel.

Giras y eventos: Nahum Fernández, jefe de gobierno del Distrito Capital, estará a cargo de esta área, mientras que Juan Escalona será el secretario ejecutivo. Víctor Clark también formará parte activa del despliegue nacional.

Cinco generaciones de la Revolución: Luis Reyes Reyes liderará este grupo, con José Alejandro Terán como secretario ejecutivo. También formarán parte del equipo Fernando Soto Rojas, María León, Francisco Arias Cárdenas, María Cristina Iglesias y Yadira Córdova.

Maquinaria electoral mediante el método 1×10 + 5×5 en defensa del voto: el vicepresidente del PSUV, Diosdado Cabello, liderará este grupo, con Francisco Ameliach como secretario ejecutivo. Completando el equipo estarán Pedro Infante, Williams Benavides y Henry Parra.

Comunicaciones: Bajo la dirección de Jorge Rodríguez, mientras que Gustavo Villapol ocupará el cargo de secretario ejecutivo. Además, el equipo estará integrado por Álex Saab, Camila Fabri de Saab y Patricia Villegas.

“VENEZUELA UNIDA, VENEZUELA POTENCIA”

En su discurso, el presidente Maduro enfatizó la importancia de la unidad nacional como pilar fundamental para construir una Venezuela potencia. Resaltó el éxito de su gobierno en la creación de consensos a través del diálogo con todos los sectores de la sociedad venezolana. “Somos campeones mundiales en diálogo, entendimiento y consenso”, afirmó, y destacó la relevancia de la comunicación y el respeto mutuo para encontrar soluciones conjuntas.

Llamó a dejar atrás los tiempos de odio y confrontación, recurrentes en sectores extremistas de la oposición venezolana. La campaña del Gran Polo Patriótico debe enfocarse en el diálogo transversal y una convocatoria abierta. “La gente no quiere odiar”, sentenció, “la gente quiere soluciones, avances”. De esta manera, la política de amplia alianza propuesta se posiciona como el camino para canalizar la voluntad popular hacia la construcción de un futuro próspero y pacífico.

El mensaje del presidente Maduro es claro: la campaña “Venezuela Nuestra” va más allá de una mera búsqueda de poder, representa un llamado a la unidad, al diálogo constructivo y a la consolidación del plan de gobierno para la próxima etapa, con el objetivo de fortalecer a Venezuela en los ámbitos económico, político y social.

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