Bestemmiano gli incolti

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Traduzione Alessandro Pagani

antunez esorcista dollarLa vita stessa s’incarica di ubicare ognuno di noi nel posto che si merita, e così sarà chiaro il posto che occupano i salariati di Washington, fabbricati con l’obiettivo di eseguire la politica sovversiva contra Cuba disegnata e orchestrata dalla CIA.

Come dimostrazione della bassa caratura dell’esigua massa di questi cosiddetti “dissidenti” addestrati da specialisti statunitensi, ecco che è stato dato il via ad un’ondata attacchi insultanti contro il Cardinale di Cuba, Monsignore Jaime Ortega Alamino, per via delle sue recenti dichiarazioni alla stampa spagnola, dove riconosce – dimostrando parecchia onestà intellettuale – che nelle carceri dell’Isola non vi sono prigionieri politici.

Nel 2010 lo stesso Cardenal, assieme con il ministro per Affari Esteri dello Stato spagnolo ed il Governo di Cuba, iniziarono una trattativa per raggiungere la scarcerazione di 75 controrivoluzionari al soldo degli USA, ciò che avvenne e anche – successivamente- la quasi totalità accettò il visto offerto dalle autorità spagnole per emigrare in quel paese assieme ai propri familiari.

La storia del trattamento e condotta, di tali ‘dissidenti’, una volta nella penisola iberica è arci conosciuta, gli si cambiò la qualifica di “lottatori per la libertà” che si tenevano stretti quando vivevano a Cuba in  “rivoltosi”, per via delle loro azioni antisociali.

Alcuni di questi 75, invece, continuano a percepire lo stesso salario di prima, non lavorano e risiedono tuttora nell’isola. Questi sono gli stessi che attaccano l’importante rappresentante della Chiesa cattolica solo perché dice la verità, senza prestarsi al gioco della controrivoluzione; sebbene questo non vuol dire che condivida le idee del Governo cubano.

mendigutia-antunezIl portavoce della controrivoluzione interna contro il Monsignore Ortega è niente meno che Jorge Luis Garcia Pérez “Antùnez”, lo stesso individuo che mantiene strette relazioni di amicizia con l’assassino del Che Guevara, Luis Rodriguez soprannominato “El Gato”, che  possiede un ampio curriculum di crimini in America Latina, durante la sua lunga traiettoria come membro della CIA.

“Antùnez” è una persona con un basso livello culturale, conosciuto per i suoi disordini pubblici e precedenti penali per furto e falsificazione di documenti. Secondo le stesse fonti cubane suddetti crimini furono commessi molto prima di essere captato da elementi controrivoluzionari al servizio degli USA.

La sua traiettoria è simile a quella di Guillermo Fariñas e altri che hanno fatto della carriera di “dissidenti” un succoso stile di vita.

Secondo le dichiarazioni di “Antùnez”, e che sono riportate anche da quei mezzi di comunicazione dediti alla campagna anticubana, il Cardinale lo ha tradito e secondo quanto affermato: “con le sue dichiarazioni aiuta a ‘ripulire l’immagine’ del Governo cubano”; qualificandolo finanche: “irresponsabile, insensibile, opportunista, senza alcuna morale o principi; con una condotta meschina, ambigua, complice, codarda e da lacchè”.

Esistono precedenti dove si evincono espressioni di questo tipo da parte della incolta e maleducata Berta Soler, al non poter piegare il Cardinale nel sostenere le azioni sovversive e le false accuse contro le autorità cubane e anche per non intercedere perché fosse ricevuta dal Santo Padre Benedetto XVI, durante la sua visita all’Avana.

Ora, se c’è un’entità capace di conoscere le menzogne della controrivoluzione nell’Isola questa è proprio la Chiesa Cattolica. Per questo che tutte le personalità politiche che arrivano a Cuba s’ incontrano con il Cardinale e con altri Vescovi, per non lasciarsi manipolare dalle campagne mediatiche USA.

Ma ciò che invero fa più male ai salariati di Washington è che il Monsignore Jaime Ortega ha riconosciuto di fronte alla stampa dello spagnola che: “… i dissidenti non sono molto presenti nel popolo di Cuba”, e si vedono di più nei media stranieri del Sud della Florida, in blog o in altre cose del genere…”.

posadwantedrecenteQuesta controrivoluzione interna risponde direttamente alla mafia terrorista di Miami, diretta da Ileana Ros-Lehtinen, membro del Congresso, principale sostenitrice del già noto Luis Posada Carriles, o prima ancora di Orlando Bosch, considerato dall’FBI come un pericoloso terrorista per via dei suoi crimini seriali.

Costoro si oppongono al cambiamento di tattica adottata dall’amministrazione Obama e che cercano, pertanto, di creare un’immagine negativa della Rivoluzione cubana qualcosa che però sfuma durante le visite che effettuano decine di senatori e rappresentanti USA a l’Avana.

Non è un caso che membri della mafia anticubana di Miami e salariati che vivono nell’Isola invieranno una lettera al Papa Francesco piena di menzogne, con il fine di sollecitarlo a sostenerli e riceverli personalmente durante la prossima visita a Cuba qualcosa di assai difficile, giacché i suoi due antecessori non lo hanno fatto, poiché conoscevano perfettamente la verità e misero gli interessi della Chiesa al di sopra di siffatta politica anticubana.

Con l’irrispettosa missiva di “Antùnez” contro il Cardinale è chiara la vera proiezione della controrivoluzione cubana, la sua mancanza di educazione, cultura e etica, là dove lo definisce: “Cardinaluccio vile di cattive intenzioni”.

Parafrasando a José Martì: “Dio non ascolta i vili”.

Blasfeman los incultos

Arthur González

La propia vida se encarga de ubicar a cada quien en el lugar que le corresponde, y así dejará establecido el puesto que ocupan los asalariados de Washington, creados con la intensión de ejecutar la política subversiva contra Cuba diseñada y sufragada por la CIA.Como reafirmación de la baja calaña de la escasa masa de mal llamados “disidentes” entrenados por especialistas estadounidenses, iniciaron ataques insultantes contra el Cardenal de Cuba, Monseñor Jaime Ortega Alamino, por sus recientes declaraciones a la prensa española en las que reconoce con honestidad que en las prisiones de la isla no hay prisioneros políticos.

En el año 2011 el propio Cardenal, de conjunto con el ministro de Asuntos Exteriores de España y el Gobierno de Cuba, inició una mediación para lograr la excarcelación de 75 contrarrevolucionarios al servicio de Estados Unidos, lo que logró materializar e incluso la casi totalidad decidió aceptar los visados ofrecidos por las autoridades españolas y emigraron junto a sus familiares.

La historia del tratamiento y conducta de esos “disidentes” una vez asentados en territorio peninsular es archiconocida, cambiándoles de inmediato el calificativo por el de “revoltosos” producto de sus acciones antisociales, al no aceptar el tratamiento de “luchadores por la libertad” que les daban mientras residían en Cuba.

Algunos de los 75 no quisieron aventurarse a tener que cambiar de estatus de asalariados a trabajadores y decidieron permanecer en su país, pero ahora atacan al prominente religioso por decir la verdad y no seguir el juego de la contrarrevolución, aunque eso no significa que comparta las ideas del Gobierno cubano.

El vocero de la contrarrevolución interna en contra de Monseñor Ortega es nada menos que Jorge Luis García Pérez “Antúnez”, el mismo individuo que mantiene estrecha relaciones de amistad con el asesino del Che Guevara, Luis Rodríguez, alias “El Gato”, quien posee una amplia hoja de crímenes en América Latina, en su larga trayectoria como miembro de la CIA.

“Antúnez” es una persona sin la menor cultura y buena conducta ciudadana, son conocidos sus desordenes públicos y antecedentes penales por hurto y falsificación de documentos. Según fuentes cubanas ambos delitos fueron cometidos mucho antes de ser captado por elementos contrarrevolucionarios al servicio de los yanquis.

Su trayectoria es similar a la de Guillermo Fariñas y otros que vieron en la carrera de “disidentes” un jugoso modo de vida.

De acuerdo con declaraciones de “Antúnez”, replicadas por los medios dedicados a las campañas anticubanas, el Cardenal los ha traicionado, y según afirmó: “con sus declaraciones ayuda a “limpiar la imagen” del Gobierno cubano”, calificándolo de “irresponsable, insensible, oportunista, falto de moral y principios, con una conducta mezquina, ambigua, cómplice, cobarde y lacaya”.

Existen antecedentes de expresiones similares de la inculta y grosera Berta Soler, al no poder doblegar al Cardenal para que respalde sus actos subversivos y acusaciones falsas contra las autoridades, e incluso no interceder para que fuera recibida por el Santo Padre Benedicto XVI durante su estancia en La Habana.

Si alguna entidad está en capacidad de conocer las mentiras de la contrarrevolución en la Isla es la Iglesia Católica, por ese motivo todas las personalidades políticas que arriban a Cuba se entrevistan con el Cardenal y otros Obispos para no dejarse influir por las campañas mediáticas fomentadas desde Estados Unidos.

Pero lo que más le duele a los asalariados de Washington es que Monseñor Jaime Ortega reconoció ante la prensa de España que: “…los disidentes no se hacen muy presentes en el pueblo de Cuba”, se ve más en medios extranjeros del sur de la Florida, en blogs y en cosas así… ”.

Esa contrarrevolución interna responde directamente a la mafia terrorista de Miami encabezada por Ileana Ros-Lehtinen, congresista que respalda al asesino consuetudinario Luis Posada Carriles, al igual que hizo con Orlando Bosch, considerado por el FBI como terrorista peligroso debido a sus múltiples crímenes.

Ellos se oponen al cambio de táctica adoptada por la administración Obama y por tanto trata de conformar una imagen negativa de la Revolución cubana, algo que se esfuma durante las visitas que efectúan decenas de Senadores y Representantes estadounidenses a La Habana.

No es casual que integrantes de la mafia anticubana en Miami y asalariados en la Isla, enviaran una carta al Papa Francisco cargada de falsedades, con el objetivo de intentar presionarlo para que los respalde y reciba personalmente durante su próxima estancia en Cuba, algo bien difícil pues sus dos antecesores no lo hicieron ya que conocían perfectamente la verdad y colocaron los intereses de la Iglesia por encima de esa política anticubana.

Con la irrespetuosa misiva de “Antúnez” contra el Cardenal queda plasmada la verdadera proyección de la contrarrevolución cubana, su ausencia de educación, cultura y ética al denominarlo: “Cardenalito ruin de malas intenciones”.

Por conductas similares José Martí afirmó: “Dios no escucha a los viles”.

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