Gli Stati Uniti hanno tolto Cuba dalla lista con cui ogni anno valutano l’azione dei governi contro il traffico umano e altre forme di sfruttamento del lavoro, ha riportato PL.

Il Dipartimento di Stato, nella sua relazione su 188 paesi, elaborato in forma unilaterale, ha riconosciuto gli sforzi di Cuba per combattere il traffico delle persone.

“Washington ha considerato che Cuba mostra passi avanti in questa materia e riconosce l’impegno per realizzare standard minimi”, ha precisato la vice segretaria di Stato per i diritti umani, Sarah Sewall.

Il Dipartimento di Stato ha diffuso il suo rapporto del 2014 su questi fatti nel mondo e segnala i paesi che non realizzano, secondo loro, le azioni necessarie per combatterlo, cosa che può portare all’imposizione di sanzioni, sempre unilaterali

Il testo statunitense precisa che per il secondo anno consecutivo le autorità cubane hanno informato sugli sforzi per affrontare il flagello del traffico delle persone.

Questa lista nella quale Cuba non avrebbe mai dovuto apparire – come in quella dei paesi patrocinatori di terrorismo del quale Cuba faceva parte – è elaborata in maniera unilaterale e molto discutibile dal governo degli Stati Uniti.