Assistenza nella salute

medicosLa direttrice dell’Organizzazione Panamericana della Salute (OPS), Carissa Etienne, ha ringraziato cuba  ieri martedì 28 giungo per  l’aiuto offerto sia nella formazione di professionisti come per l’invio di medici in numerosi paesi del mondo.


Partecipando a  Cochabamaba, in Bolivia, alla chiusura del Primo Incontro Internazionale sull’Esperienza della prima assistenza nella salute, Carissa Etienne  ha segnalato che solo in Brasile ci sono circa 10.000 lavoratori cubani della sanità.

Gli aiuti in questo settore  sono anche in  El Salvador, Nicaragua, Ecuador, e in piccoli paesi Dominica, ha detto la direttrice della OPS.
“Qui in Bolivia ci sono 706 collaboratori cubani e un centinaio di loro sono inseriti in *Mi Salud*, il programma molto simile a quello del medico e dell’infermiera della famiglia nell’Isola.

La direttrice della OPS  ha anche segnalato il programma di formazione degli specialisti in Cuba che ha permesso di laurearsi  a molti medici boliviani in questo paese.

La collaborazione cubana con le nazioni del detto Terzo Mondo è cominciata nel 1960 con l’invio di un gruppo d’emergenza in Cile per assistere le vittime di un terremoto che provocò la morte di migliaia di persone,  e nel  1963 con la prima brigata medica permanente nell’Algeria  da poco indipendente, ha informato PL.

Da allora i professionisti cubani hanno prestato i loro servizi in almeno 120 paesi.

 La direttrice della OPS ha anche affermato che l’America si trova di fronte ad una congiuntura politica ed economica che presenta grandi sfide per continuare ad avanzare verso la salute universale.

Hanno partecipato all’incontro delegati di Ecuador, Venezuela, Cuba, Nicaragua e Brasile,  oltre che del paese anfitrione.

Carissa Etienne ha messo in risalto che le politiche implementate dal Governo boliviano per estendere l’assistenza medica a tutte le comunità  vanno nel cammino corretto, ed ha riconosciuto  i passi avanti della nazione sudamericana nella riduzione della denutrizione, la mortalità infantile, la povertà, l’analfabetismo e le asimmetrie nella distruzione delle entrate.

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