Nicolas Maduro sottolinea la vittoria del Venezuela all’OSA

“Abbiamo ottenuto una gran vittoria, né si approvò la Carta Democratica Interamericana, né si approvò il comunicato infame della coalizione di paesi con un governo di destra, abbiamo sconfitto la cancelleria messicana e la destra venezuelana”, affermò oggi il presidente venezuelano, Nicolas Maduro.

Il mandatario assicurò che quanto accaduto questo martedì nella sede dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) è stata una gran vittoria del Venezuela contro le pretese interventiste promosse dal segretario generale di questa organizzazione continentale, Luis Almagro, gli Stati Uniti e vari governi di destra latinoamericani.

Maduro si è complimentato per il lavoro della cancelliera venezuelana, Delcy Rodriguez, “in difesa della sovranità e dell’indipendenza del Venezuela, davanti ai costanti assalti interventisti”.

A sua volta, il capo di Stato riaffermò la solidarietà del Venezuela coi governi del Salvador, Repubblica Dominicana ed Haiti, che dopo le minacce formulate dal senatore statunitense Marco Rubio, continuarono ad appoggiare la nazione sud-americana.

“Oggi, Salvador, Repubblica Dominica e Haiti hanno fatto dei discorsi storici di appoggio al diritto alla pace, all’indipendenza e di ripudio contro qualunque golpe di stato contro Venezuela. Lì c’è la risposta della dignità”, sottolineò il Primo Mandatario venezuelano.

Confermò anche che il governo bolivariano intraprenderà azioni giudiziali contro Almagro, per le sue campagne diffamatorie contro autorità nazionali, tra cui il vicepresidente esecutivo, Tareck El Aissami.

Denunciò inoltre il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, di preparare una coalizione internazionale per aggredire Venezuela.

“Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti armò una coalizione di governi conservatori per preparare un piano di aggressione e di intervento in Venezuela”, disse Maduro.

Anche se la Rivoluzione Bolivariana ottenne un trionfo all’OSA, il presidente Maduro esortò il popolo venezuelano a mantenersi mobilitato davanti ai costanti attacchi interventisti, promossi dagli assi imperiali.

“Il popolo ha parlato. Che cosa bisogna fare? Stare sulla strada, mobilitarsi, combattere, questo è quello che bisogna fare. Per vincere questa battaglia, questo è quello che bisogna fare. Non vogliono accettare che il “chavismo” è una realtà di questo paese (…) Noi, quelli che stiamo in lotta permanente abbiamo la morale, la Costituzione, il potere della parola dalla nostra parte”, ha concluso.

da AVN traduzione di Ida Garberi

Venezuela denuncia minacce degli Stati Uniti contro i paesi latinoamericani

Il vicepresidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Diosdado Cabello, accusò oggi il senatore statunitense Marco Rubio, di minacciare Repubblica Dominicana, Haiti e Salvador affinché non appoggino Venezuela nell’OSA.

Lunedì scorso, il congressista della Florida -di origine cubana – lanciò una forte avvertenza contro queste tre nazioni latinoamericane, di fronte alla votazione sul Venezuela nell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), indicando che “sarà difficile difendere la quota degli aiuti statunitensi che ricevono dai previsti ritagli nel preventivo se loro, per reciprocità, non difendono la democrazia nella regione”.

“Chi c’è dietro le minacce al Venezuela? Il Dipartimento di Stato. Sono loro!”, assicurò Cabello di fronte ad una moltitudine di venezuelani che partecipò oggi ad una Manifestazione Antimperialista a Caracas, per ripudiare le politiche interventiste del segretario generale dell’OSA, Luis Almagro.

“Nessuno si faccia illusioni -aggregò il vicepresidente del PSUV – perché l’imperialismo già da molto tempo sapeva che la Rivoluzione Bolivariana è un pericolo per la permanenza dell’impero”.

Cabello ha avvisato inoltre, di quello che sta succedendo nella sessione dell’OSA sollecitata da 14 paesi, i cui governi sono subordinati alle pressioni ed agli interessi imperiali degli Stati Uniti che in combutta con Almagro, pretendono interferire nei temi interni del Venezuela.

Denunciò anche questa riunione nel seno dell’organizzazione continentale, definendola illegale e lesiva contro la Patria di Bolivar.

“In Venezuela, c’è una quinta colonna contro la Patria, sono quelli che si fanno chiamare venezuelani e sono traditori della Patria e glielo diciamo oggi molto chiaro: quello che tradisce la Patria, quando la Patria è in pericolo, sarà nemico per sempre di questa Patria e così sarà trattato”, ha concluso il dirigente bolivariano.

da Prensa Latina

traduzione di Ida Garberi

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