OSA: fallisce nuovo tentativo di intervenire in Venezuela

Il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, e un gruppo di paesi capeggiati da Panama, hanno nuovamente fallito nell’intento di approvare in seno all’organismo un testo sulla situazione venezuelana che sollecitasse il governo del Venezuela a ritirare la convocazione di una Assemblea costituente, la cui elezione è prevista per il prossimo 30 luglio.

Si tratta della sesta volta negli ultimi tre mesi che un gruppo di governi cerchi di approvare una risoluzione sul Venezuela. Questa volta, la mozione ha incontrato il suo sostegno più basso nell’emisfero. Di fronte alla pressione esercitata dai governi degli Stati Uniti, del Canada e del Segretario Generala dell’organizzazione nel manifestare la loro preoccupazione sulla situazione in Venezuela, la grande maggioranza degli stati hanno confermato la decisione dei loro governi di rispettare la sovranità del Venezuela, evitare l’intervento negli affari interni e puntare sul dialogo come unica via per superare l’attuale confronto politico.

Nella sessione permanente dell’OSA, in cui il Brasile ha ricevuto la presidenza pro tempore, il rappresentante di Panama ha letto una proposta di dichiarazione che alla fine ha trovato il sostegno di tredici paesi: Colombia, Messico, Cile, Argentina, Stati Uniti, Canada, Honduras, Guatemala, Perù, Paraguay, Costarica, Giamaica e Brasile.

Nel documento, questi paesi reiterano le loro critiche al governo venezuelano, propongono la creazione di un gruppo di paesi per “mediare” nel conflitto interno, legittimano i risultati illegali e fraudolenti del plebiscito dell’opposizione del 16 luglio e esigono dal governo del Presidente Maduro il ritiro della proposta dell’Assemblea Nazionale Costituente.

Il testo, chiaramente d’ingerenza negli affari interni del Venezuela, fu respinto categoricamente dalla maggioranza delle nazioni, tra loro, i membri della Comunidad de Estados del Caribe, CARICOM, che hanno confermato la posizione assunta dai capi di Stato del Caribe a inizio luglio a sostegno della soluzione pacifica, di dialogo e decisa dai venezuelani. Attraverso il rappresentante di Grenada, CARICOM ha informato alla OEA le attività svolte dai membri del Caribe impegnati nell’attività di dialogo. I governi dei caraibi si sono dichiarati speranzosi circa il processo intrapreso per sostenere la pace e un’intesa tra i venezuelani.

Nella sessione del Consiglio Permanente, la rappresentanza del Venezuela ha respinto con vigore questo nuovo tentativo di violentare la sua sovranità, interferire negli affari che competono esclusivamente al popolo venezuelano – come l’Assemblea Nazionale Costituente – e ha respinto il tentativo di stabilire meccanismi di controllo sulla democrazia venezuelana, che violano i principi del diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Uniti e la stessa Carta dell’Osa.

Nella sessione, il Venezuela inoltre ha denunciato il piano recentemente svelato dal direttore dell’Agenzia Centrale d’Intelligence degli Stati Uniti, Mike Pompeo, che dimostra la sua partecipazione attiva contro il paese. Allo stesso modo lo Stato venezuelano, ha messo in discussione il comportamento d’ingerenza di Colombia e Messico nel partecipare ad attività cospirative organizzate dal governo degli Stati Uniti attraverso la CIA.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.