Non solo Zunzuneo

zunzuneo

Autore: Oscar Sánchez Serra www.granma.cu  23 maggio 2014


La nostra popolazione e l’opinione pubblica nordamericana ed internazionale hanno ricevuto nelle ultime settimane abbondanti informazioni circa le rivelazioni che l’agenzia di stampa statunitense Associated Press (AP), ha realizzato lo scorso 3 aprile su “Zunzuneo” progetto illegale, finanziato e realizzato dal governo degli Stati Uniti per sovvertire l’ordine interno a Cuba.

usaidrevolverL’articolo di AP intitolato “USA crearono segretamente un ‘Twitter cubano’ per provocare instabilità” ha permesso confermare l’implicazione diretta del governo degli Stati Uniti, attraverso l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID), nella pianificazione, finanziamento ed esecuzione di questo progetto clandestino, consistente nella creazione di una piattaforma speciale  di servizi di telecomunicazione illeciti verso Cuba dall’estero, al fine di inviare, ad utenti cubani, messaggi di contenuto politico per influenzare le loro posizioni e incoraggiarli ad agire contro il governo.

Il carattere segreto di questo progetto è risultato evidente dopo che si é saputo che è stato eseguito attraverso l’impiego di una vasta rete di contrattisti privati, società di copertura, server informatici e conti bancari in diversi paesi, con lo scopo deliberato di occultare la partecipazione attiva delle agenzie governative USA alla sua implementazione.

Non c’è dubbio che siamo in presenza di un’operazione segreta con cui, secondo la definizione contenuta nella legislazione statunitense in particolare nella Legge di Autorizzazione delle Spese d’Intelligence del 1991, si intende qualsiasi attività del Governo degli Stati Uniti per influire nelle condizioni politiche, economiche o militari all’estero, che si realizzi in modo che il ruolo del governo non sia evidente o si riconosca pubblicamente.

A questo proposito, è da notare che questo progetto viola la lettera della legge USA sulle operazioni segrete, che prevede che il Presidente debba approvare previamente per iscritto questo tipo di attività e che le agenzie coinvolte devono informare pienamente il Congresso sulla sua attuazione, qualcosa che non è accaduto in questo caso.

La progettazione e la realizzazione di questo progetto, che ha avuto un forte impatto negli Stati Uniti e in altri paesi, soprattutto in quelli i cui territori sono stati utilizzati ,senza il loro consenso, per questo affronto contro Cuba, costituisce una flagrante violazione della sovranità del nostro paese.

Viola, anche, le norme internazionali in materia di utilizzo di messaggi Spam e sulla privacy dell’informazione e delle comunicazioni personali, all’appoggiarsi nell’ottenimento illegali di dati di utenti cubani e nell’invio di messaggi SMS ai loro telefoni cellulari a loro insaputa e senza previo consenso. Il Regolamento delle Telecomunicazione Internazionali, adottato nel dicembre del 2012, nel quadro della Conferenza Mondiale sulle Telecomunicazioni internazionali, prevede, all’art 5B, che gli Stati membri devono adottare le misure necessarie per evitare la diffusione di comunicazioni elettroniche di massa non sollecitate e minimizzare i loro effetti sui servizi internazionali di telecomunicazione e li incoraggia a cooperare in questo senso.

È interessante notare che il Governo USA non avrebbe mai permesso la realizzazione di un progetto come “Zunzuneo” nel proprio territorio senza espressa autorizzazione. Fare qualcosa di simile violerebbe le leggi anti-Spam che proteggono gli utenti di telefonia mobile dal ricevere messaggi non desiderati, così come quelle che vietano, in maniera assoluta, la realizzazione di attività politiche, compresa la promozione di materiale informativo di taglio politico in funzione degli interessi di uno Stato o di un’istituzione straniera, se la persona fisica o giuridica che pretende realizzarle non si registra presso il Dipartimento della Giustizia come agente straniero.

Le informazioni divulgate da Associated Press su “Zunzuneo” confermano le ripetute denunce del governo cubano e dimostrano, ancora una volta, che il governo USA non ha rinunciato ai suoi piani sovversivi contro Cuba,  finalizzati alla creazione di situazioni di destabilizzazione nel paese per provocare cambi nel suo ordine politico, economico e sociale, ed ai quali continua a destinare fondi multimilionari ogni anno, che da quando sono stati ufficialmente istituiti, ai sensi della sezione 109 della legge Helms-Burton del 1996, superano la cifra di 260 milioni di $, dei quali oltre 95 milioni sono stati approvati durante l’amministrazione del presidente Barack Obama.

USAIDciaMa “Zunzuneo” non è l’unico programma di questo tipo che, di recente, è stato progettato dal governo degli Stati Uniti contro Cuba. I milionari finanziamenti del Programma Cuba dell’ USAID sono stati stanziati per iniziative analoghe come “Conmotion”, struttura sviluppata dall’Istituto Open Technology (OTI) della New America Foundation, con sede a Washington, in origine per uso militare, e che consiste nella creazione di reti wireless indipendenti in una forma di “maglia” per collegarsi con l’estero, fuori da ogni controllo governativo; ciò che permette disinformare gli utenti sulla situazione nel loro paese e convocarli a manifestazioni.

Altre entità del Governo USA, come l’Ufficio di Trasmissioni verso Cuba, implementano progetti illegali come “Piramideo” che è anch’essa una piattaforma di comunicazione che promuove l’invio di messaggi di massa ad utenti nel nostro paese. A questo tipo di iniziative ed alle emittenti Radio e TV “Marti” sono stati assegnati sotto l’ amministrazione Obama 142 milioni dollari dal bilancio federale e più di 770 milioni di dollari dalla data della sua creazione.

Il Governo degli Stati Uniti offre, anche, pieno sostegno al progetto della blogger controrivoluzionaria Yoani Sánchez, per creare un media informativo digitale, che è completamente finanziato con denaro proveniente dall’estero ed ha come scopo fondamentale alimentare le campagne di disinformazione e diffamazione contro Cuba.

Per giustificare l’esecuzione e la promozione di progetti di questa natura contro Cuba, il governo degli Stati Uniti sostiene, tra altre ragioni, il suo interesse nel facilitare “il libero flusso di informazioni al popolo cubano”, quando è lo stesso governo ed il Congresso degli Stati Uniti che negli anni hanno emanato leggi, regolamenti e politiche che impediscono proprio il libero accesso alle informazioni del popolo di Cuba.

Tra le tante restrizioni che gli Stati Uniti impongono al “libero flusso di informazioni” vi sono le seguenti:

• La politica di blocco economico, commerciale e finanziario vieta le esportazioni di tecnologia e attrezzature per telecomunicazioni.

• Il Torricelli Act del 1992 e la Legge Helms-Burton del 1996 vieta qualsiasi tipo di investimento da parte di soggetti statunitensi in servizi nazionali di telecomunicazione di Cuba.

• Il blocco inoltre proibisce a Cuba l’acquisizione di licenze di prodotti software e nega l’accesso di istituzioni e cittadini cubani a siti e servizi Internet, compresi  siti di informazione e strutture tecniche come PC Tools e Netbeans; ed altre applicazioni. Nomi riconosciuti a livello mondiale come Microsoft, Mozilla, Adobe, Sourceforge e Google, istrumentano dalla Rete delle Reti i divieti del governo degli Stati Uniti contro Cuba. Nel caso di Google, i cubani non possono accedere a strumenti come Google Analytics, Google Earth, Google Decktop Search e Google Toolbar. Tali limitazioni si estendono all’utilizzo di software liberi e del suo browser più popolare, Sourceforge, da parte di Cuba, che viola i presupposti della Open Source Initiative, organizzazione dedicata alla promozione del software libero: la non discriminazione contro persone o gruppi e la non discriminazione nei confronti di sfere di attività. Inoltre si impedisce l’accesso, da Cuba, alle applicazioni che sono offerte gratuitamente dai loro autori in Internet come sono il caso di mathwork.com, ti.com, digikey.com, microchip.com e wmware.com.

• Cuba non può connettersi alle decine di cavi sottomarini, in ​​fibra ottica, che circondano tutta l’isola, costringendo il paese a cercare alternative più costose per aumentare la connettività Internet. Paradossalmente, il governo degli Stati Uniti ha annunciato l’intenzione di portare un cavo sottomarino sino al territorio, illegalmente occupato, dalla Base Navale di Guantánamo, in chiara violazione della sovranità di Cuba.

• In virtù della politica di blocco l’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro impone sanzioni alle società di telecomunicazioni USA e straniere che prestano servizio a Cuba, come nel caso delle società LD Telecommunications Inc., della Florida, multata nel 2010 per 21.671 dollari; ed Ericsson  Panama, sanzionata nel 2012 per 1,75 milioni di dollari.

• Il governo degli Stati Uniti ha permesso che ETECSA, come successore della Società di Telecomunicazioni di Cuba, EMTELCUBA, sia stata spogliata dei fondi depositati nelle banche statunitensi, risultante dei servizi prestati tra i due paesi, che sono stati illegalmente congelati come parte della politica di blocco.

• Il Governo degli Stati Uniti è l’unico al mondo che vieta ai suoi cittadini di visitare Cuba liberamente, evitando così i contatti, gli interscambi, la comunicazione ed “il libero flusso di informazioni” tra i due popoli.

• La legge Helms-Burton del 1996, nella sezione 109 vieta qualsiasi tipo di assistenza a Cuba, se non quella che ha come scopo la promozione della sovversione interna.

Il governo degli Stati Uniti deve cessare le sue azioni sovversive, d’ingerenza, illegali e segrete contro Cuba, che attentano alla stabilità e l’ordine costituzionale cubano e rispettare la sovranità cubana, il Diritto Internazionale e le finalità e i principi della Carta delle Nazioni Unite.

Cuba non tollererà alcuna tipo di attività sovversiva né intromissioni nei suoi affari interni e, come paese sovrano, continuerà a difendersi e denunciare la natura interventista di questi programmi.

 No solo es Zunzuneo

Autor: Oscar Sánchez Serra 23 de mayo de 2014

Nuestra población y la opinión pública norteamericana e internacional han recibido en las últimas semanas abundante información sobre las revelaciones que la agencia de prensa estadounidense Associated Press (AP) realizó el pasado 3 de abril acerca de “Zunzuneo”, proyecto ilegal diseñado, financiado e implementado por el Gobierno de Estados Unidos para subvertir el orden interno en Cuba

El artículo de AP titulado “Estados Unidos creó secretamente un ‘Twitter cubano’ para provocar inestabilidad”, permitió confirmar la implicación directa del Gobierno de Estados Unidos, a través de la Agencia para el Desarrollo Internacional (USAID), en la planeación, financiamiento y ejecución de este proyecto clandestino, consistente en la creación de una plataforma especial de servicios de telecomunicaciones ilícitos hacia Cuba desde el exterior, con el objetivo de enviar a usuarios cubanos mensajes de contenido político para influir en sus posiciones y alentarlos a actuar en contra del gobierno.

El carácter secreto de este proyecto quedó en evidencia al conocerse que fue ejecutado a través del empleo de una extensa red de contratistas privados, empresas fachada, servidores informáticos y cuentas bancarias en varios países, con el propósito deliberado de ocultar la participación activa de agencias gubernamentales norteamericanas en su consecución.

No hay dudas de que estamos en presencia de una operación encubierta que, según la definición contenida en la legislación norteamericana, en particular en la Ley de Autorización de Gastos de Inteligencia de 1991, significa cualquier actividad del Gobierno de EE.UU., para influir en las condiciones políticas, económicas o militares en el exterior, que se realice de manera tal que el papel de ese gobierno no sea evidente o se reconozca públicamente.

Al respecto, llama la atención que este proyecto viola la letra de la legislación norteamericana sobre las operaciones encubiertas, que establece que el Presidente debe aprobar previamente por escrito este tipo de actividades y que las agencias involucradas deben informar íntegramente al Congreso sobre su implementación, algo que no ocurrió en este caso.

La concepción y puesta en práctica de este proyecto, que ha tenido una gran repercusión en Estados Unidos y otros países, sobre todo en aquellos cuyos territorios fueron usados sin su anuencia para esta afrenta contra Cuba, constituye una violación flagrante de la soberanía de nuestro país.

Infringe, además, las regulaciones internacionales referidas al uso de mensajes Spam y a la privacidad de la información y las comunicaciones personales, al apoyarse en la obtención ilegal de datos de usuarios cubanos y en el envío de mensajes SMS a sus celulares, sin su conocimiento y consentimiento previo. El Reglamento de Telecomunicaciones Internacionales, adoptado en diciembre del 2012, en el marco de la Conferencia Mundial de Telecomunicaciones Internacionales, establece en su artículo 5B que los estados miembros deben procurar tomar las medidas necesarias para evitar la propagación de comunicaciones electrónicas masivas no solicitadas y minimizar sus efectos en los servicios internacionales de telecomunicaciones y los alienta a cooperar en este sentido.

Vale señalar que el Gobierno de EE.UU., nunca permitiría la ejecución de un proyecto como “Zunzuneo” en su territorio, sin autorización expresa. Hacer algo así violaría las leyes anti-Spam, que protegen a los usuarios de telefonía móvil de la recepción de mensajes no deseados, así como las que prohíben de manera absoluta la realización de actividades políticas, incluyendo la promoción de material informativo de corte político en función de los intereses de un Estado o institución extranjera, si la persona o entidad que pretende realizarlas no se registra ante el Departamento de Justicia como agente extranjero.

Las informaciones expuestas por la agencia AP sobre “Zunzuneo” confirman las reiteradas denuncias del gobierno cubano y demuestran, una vez más, que el Gobierno de Estados Unidos no ha renunciado a sus planes subversivos contra Cuba, que tienen como objetivo crear situaciones de desestabilización en el país para provocar cambios en su ordenamiento político, económico y social, y a los cuales continúa destinando presupuestos multimillonarios cada año, que desde que fueran oficialmente instituidos, en virtud de la sección 109 de la Ley Helms-Burton de 1996, superan la cifra de los 260 millones de dólares, de los cuales, más de 95 millones han sido aprobados durante el mandato del presidente Barack Obama.

Pero “Zunzuneo” no es el único programa de esta naturaleza que se ha diseñado por el Gobierno de EE.UU., contra Cuba en fecha reciente. Los fondos millonarios del Programa Cuba de la USAID han sido destinados para iniciativas similares como “Conmotion”, herramienta desarrollada por el Instituto de Tecnología Abierta (OTI) de la New America Foundation, con sede en Washington, originalmente para uso militar, y que consiste en la creación de redes inalámbricas independientes en forma de “malla” para enlazarse con el exterior, fuera de cualquier control gubernamental, lo cual permite desinformar a los usuarios sobre la situación en su país y convocarlos a manifestaciones.

Otras entidades del Gobierno de EE.UU., como la Oficina de Transmisiones a Cuba, implementan proyectos ilegales como “Piramideo”, que es también una plataforma de comunicación que promueve el envío de mensajes masivos a usuarios en nuestro país. A este tipo de iniciativas y a las emisoras Radio y TV “Martí”, le han sido asignados bajo el gobierno de Obama 142 millones de dólares del presupuesto federal, y más de 770 millones de dólares desde la fecha de su creación.

El Gobierno de EE.UU., brinda igualmente pleno respaldo al proyecto de la bloguera contrarrevolucionaria Yoani Sánchez, de crear un medio de prensa digital, el cual es financiado totalmente con dinero proveniente del exterior y tiene como propósito fundamental alimentar las campañas de desinformación y difamación contra Cuba.

Para justificar la ejecución y promoción de proyectos de esta naturaleza contra Cuba, el Gobierno de EE.UU., argumenta, entre otras razones, su interés en facilitar “el libre flujo de información al pueblo cubano”, cuando es el propio gobierno y el Congreso de ese país los que a lo largo de los años han promulgado leyes, regulaciones y políticas, que impiden precisamente el libre acceso a la información del pueblo de Cuba.

Entre las múltiples restricciones que EE.UU., impone al “libre flujo de la información”, se encuentran las siguientes:

• La política de bloqueo económico, comercial y financiero prohíbe las exportaciones de tecnología y equipamiento de telecomunicaciones.

• La Ley Torricelli de 1992 y la Ley Helms-Burton de 1996 prohíben cualquier tipo de inversión por parte de entidades estadounidenses en los servicios nacionales de telecomunicaciones de Cuba.

• El bloqueo también prohíbe a Cuba la adquisición de licencias de productos de software y niega el acceso de entidades y ciudadanos cubanos a sitios y a servicios en Internet, incluyendo sitios de información y herramientas técnicas como PC Tools y Netbeans; y otras aplicaciones. Nombres reconocidos mundialmente como Microsoft, Mozilla, Adobe, Sourceforge y Google, instrumentan desde la Red de redes las prohibiciones del Gobierno de Estados Unidos contra Cuba. En el caso de Google, los cubanos no pueden acceder a herramientas como Google Analytic, Google Earth, Google Decktop Search y Google Toolbar. Estas restricciones se hacen extensivas al uso de software libres y de su navegador más popular Sourceforge por parte de Cuba, lo cual viola las premisas de la Open Source Initiative, organización dedicada a la promoción del software libre: la no discriminación contra personas o grupos y la no discriminación contra esferas de actividad. Incluso, se impide el acceso desde Cuba a aplicaciones que son ofrecidas gratuitamente por sus autores en Internet, como son los casos de mathwork.com, ti.com, digikey.com, microchip.com y wmware.com.

• Cuba no puede conectarse a las decenas de cables submarinos de fibra óptica que circundan la isla, lo cual obliga al país a buscar alternativas más costosas para incrementar la conectividad a Internet. Paradójicamente, el Gobierno de EE.UU., ha anunciado sus planes de llevar un cable submarino hasta el territorio ilegalmente ocupado por la Base Naval en Guantánamo, en franca violación de la soberanía de Cuba.

• En virtud de la política de bloqueo, la Oficina de Control de Activos Extranjeros (OFAC) del Departamento del Tesoro aplica sanciones a empresas de telecomunicaciones estadounidenses y extranjeras por prestar servicios a Cuba, como son los casos de las compañías LD Telecommunications Inc., de Florida, multada en el 2010 por 21 671 dólares; y Ericsson Panamá, sancionada en el 2012 por 1 750 000 dólares.

• El Gobierno de EE.UU., ha permitido que ETECSA, como sucesora de la Empresa de Telecomunicaciones de Cuba, EMTELCUBA, haya sido despojada de fondos depositados en bancos estadounidenses, resultantes de servicios prestados entre ambos países, los cuales fueron ilegalmente congelados como parte de la política de bloqueo.

• El Gobierno de EE.UU., es el único en el mundo que prohíbe a sus ciudadanos visitar Cuba libremente, con lo cual impide los contactos, los intercambios, la comunicación y “el libre flujo de información” entre ambos pueblos.

• La Ley Helms-Burton de 1996, en su sección 109, prohíbe todo tipo de asistencia a Cuba, salvo aquella que tenga como propósito promover la subversión interna.

El Gobierno de EE.UU., debe cesar sus acciones subversivas, injerencistas, ilegales y encubiertas contra Cuba, que atentan contra la estabilidad y el orden constitucional cubano, y respetar la soberanía cubana, el Derecho Internacional y los propósitos y principios de la Carta de las Naciones Unidas.

Cuba no tolerará ningún tipo de actividad subversiva ni de intromisión en sus asuntos internos y, como país soberano, continuará defendiéndose y denunciando la naturaleza injerencista de estos programas.

 

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