UNASUR: riunione dopo il golpe in Brasile

unasurBIl segretario generale dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), Ernesto Samper, ha iniziato una tornata di consultazione con i Cancellieri dei paesi membri  dell’organizzazione,  per realizzare una riunione e trattare il tema della destituzione della presidente del Brasile Dilma Rousseff.


In un comunicato appena diffuso, il meccanismo regionale assicura che quel che è avvenuto in Brasile genera preoccupazione ed ha implicazioni regionali, il cui esame giustifica una riunione straordinaria dei ministri degli Esteri, ha informato PL.

La destituzione della Rousseff ha motivato differenti reazioni nei Governi della regione e molti la definiscono un “colpo di Stato”.

Le proteste dopo la destituzione di Dilma  Rousseff approvata dal Senato brasiliano si sono moltiplicate in una decina di stati del paese e sono avvenuti incidenti solo a Sao Paulo.

Nello stesso luogo dove poche ore prima un gruppo di contrari alla Roussef  aveva celebrato la sua destituzione con clacson, una torta e spumante, i simpatizzanti della ex presidente hanno affrontato la polizia militarizzata che ha cercato di disperdere due proteste contro il governo di Temer.

Le due concentrazioni sono partite dai dintorni del Museo d’Arte di Sao Paulo, nel cuore finanziario del paese, verso il centro, e per la terza notte consecutiva la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Alcuni hanno provocato danni per la strada.

A Brasilia, centinaia di simpatizzanti del Partito dei Lavoratori si sono mobilitati, come  avviene dal 29 agosto, in appoggio a Dilma, e una folla l’ha accompagnata nel breve discorso di saluto pronunziato da Roussef dopo la sua destituzione. Poi hanno intonato l’Inno Nazionale davanti al Palazzo de la Alvorada, la residenza presidenziale.

Varie centinaia di brasiliani si sono riuniti nella Spianata dei Ministeri, davanti al Congresso, per esprimere solidarietà con Dilma Rousseff.

Le proteste contro Michel Temer si sono svolte anche a Río de Janeiro, dove centinaia di persone hanno manifestato nel centro della città e in altre capitali dell’interno della nazione, come a Porto Alegre, Salvador, capitale di Bahía, e Vitoria (Espírito Santo).

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