Alla rovescia

Pasqualina Curcio https://lapupilainsomne.wordpress.com

1. Il Venezuela è uno dei pochi paesi, se non l’unico, con un regime “dittatoriale” il cui “dittatore” esercita la tirannia dopo aver lasciato l’incarico. Di più: essendo dittatore, organizza un auto-golpe: nel gennaio 2017, l’Assemblea Nazionale, con il voto maggioritario della rappresentanza dell’opposizione al governo nazionale (la maggioranza del Parlamento è in mano all’opposizione dopo le ultime elezioni parlamentarie, ndr) ha deciso che il presidente Nicolás Maduro aveva abbandonato l’incarico di Presidente; un mese più tardi, gli stessi rappresentanti deputati convennero che eravamo in presenza di una dittatura guidata dal Presidente della Repubblica (lo stesso che secondo loro aveva lasciato l’incarico un mese prima). Un mese più tardi, essendo già “dittatore” in carica, secondo gli stessi rappresentanti deputati, il presidente ha fatto un colpo di stato.

2. Tra il 1958 e il 1998, in 40 anni, sono stati realizzati 24 processi elettorali, una media di 1 elezione ogni 2 anni. Dopo il 1999, in 18 anni, ci sono state 25 elezioni, compresi referendum revocatori e costituzionali, in media due elezioni annuali. Ci sono stati 3 elezioni gli ultimi 4 anni, dal 2013. Secondo i rappresentanti che attualmente fanno opposizione al governo nazionale, dal 1999, i venezuelani sono stati sottomessi ad un regime dittatoriale, sempre più tiranno, soprattutto dopo il 2013.

3. Delle oltre 1000 emittenti radio e TV a cui il governo ha concesso il permesso di operare nello spettro elettromagnetico, il 67% sono private, il 28% sono nelle mani delle comunità ed il 5% sono di proprietà dello Stato. Dei 108 giornali che ci sono, 97 sono privati ​​ed 11 pubblici. Il 67% della popolazione venezuelana ha accesso ad Internet. Secondo i rappresentanti politici che fanno opposizione al governo nazionale, in Venezuela non c’è libertà di espressione.

4. Il Presidente della repubblica, nel pieno esercizio delle sue funzioni, nell’arco del mandato presidenziale di 6 anni, davanti ad atti di violenza da parte di rappresentanti locali, che cercano la destabilizzazione economica, sociale e politica, hanno convocato ad un dialogo per la pace i settori dell’opposizione. L’opposizione non partecipa all’appello, preferisce promuovere la violenza nelle strade. Il presidente è un tiranno e dittatore, i democratici sono quelli dell’opposizione.

5. Tutte le organizzazioni politiche (i partiti) sono in un processo di rinnovamento. L’appello realizzato da uno dei cinque poteri pubblici, il Consiglio Nazionale Elettorale. Tutti hanno risposto all’appello per il rinnovamento. Sono in vista elezioni regionali e comunali. Nel frattempo, i leader e seguaci dei rappresentanti locali dell’opposizione vociferano: siamo in una dittatura!

6. In Venezuela si stanno violando tutti i diritti umani, dobbiamo applicarle la Carta Democratica Interamericana. E’ quello che affermava a Washington, Luis Almagro, segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani. Simultaneamente, a Ginevra, l’ONU approvava a grande maggioranza la Revisione Periodica Universale presentata dal Venezuela. L’esame che ha come oggetto monitorare la situazione dei diritti umani in ognuno dei 193 paesi membri di questa organizzazione.

7. L’estrema destra, che fa opposizione al governo nazionale, finanzia e promuove azioni violente e terrorismo; bloccando strade, viali e principali arterie stradali; attenta contro scuole e strutture sanitarie; in un atto fascista, terrorista e demenziale si avvalgono di mercenari per assediare e bruciare l’Ospedale Materno Infantile “Hugo Chavez Frias” de El Valle, in cui si dovettero evacuare 58 neonati e partorienti asfissiate dal fumo. Secondo questi rappresentanti politici di opposizione, la responsabilità è del governo nazionale per controllare la situazione, disperdere i mercenari ed evacuare i bambini e le donne.

8. V’è una carenza di alcuni prodotti alimentari, medicine e prodotti d’igiene. Le aziende responsabili della loro produzione, importazione e distribuzione, le grandi multinazionali, hanno ricevuto, da parte del governo nazionale, valuta a tassi preferenziali; hanno ricevuto la materia prima a prezzo agevolato; si è aumentato il prezzo dei prodotti in quasi 4000% in meno di un anno (2016); il popolo venezuelano fa lunghe code per l’acquisto di questi prodotti. I beni continuano ancora a mancare sugli scaffali. In Venezuela non si tratta di inefficienza delle imprese private, si tratta di un fallimento del modello socialista.

9. Nonostante che il prezzo sia aumentato del 3700% (passando da 19.00 bolivar nel marzo 2016 a 700,00 bolivar a dicembre), cifra molto superiore all’inflazione annuale, centinaia di clienti fanno lunghe file per comprare la farina di mais precotta per l’arepa (il pane dei venezuelani). I proprietari delle aziende, vedendo tutti i loro clienti fare lunghe file per comprare il loro marchio, hanno risposto diminuendo dell’ 80% la produzione di farina.

10. Si scolta nei programmi d’opinione radiali, in particolare quelli con una linea editoriale manifestamente contraria al governo nazionale: “Siamo nella peggiore crisi economica, richiediamo di aiuti umanitari, stiamo morendo di fame, non c’è cibo, esigiamo che si apra un canale umanitario”. Poi si ascolta: “E ora pubblicità … vi invitiamo a visitare il ristorante”X” lì potranno degustare varietà di carne e pesce, deliziosi dessert, ubicato sulla tale strada, porta tutta la tua famiglia questo fine settimana” … “Caro amico, cara amica, via in vacanza questa Settimana Santa?, non tralasci di passare dal supermercato “Y”, lì troverà tutto ciò che cerca, varietà e freschezza a buoni prezzi per godersi una eccellente vacanza e relax, come lei merita”. Fine della pubblicità: “Ritorniamo con il nostro ospite di oggi, un esperto di economia, e continuiamo conversando della urgente necessità di aprire il canale umanitario in Venezuela per mancanza di alimenti”.

11. Negli ultimi 4 anni gli agricoltori hanno rifornito di frutta, verdura, ortaggi il popolo venezuelano. Sono i piccoli produttori rurali, senza molto capacità finanziaria per resistere a situazioni economiche e finanziarie difficili. Le grandi imprese nazionali e multinazionali agroindustriali, i grandi monopoli ed oligopoli con capacità di cartellizzarsi, e certamente con grande forza finanziaria, non hanno rifornito il popolo pur avendo ricevuto materie prime sovvenzionate e valute a tasso preferenziale.

12. Tra il 1980 ed il 1998, nel quadro del sistema capitalista neoliberale, la povertà aumentava al ritmo della crescita economica. Nel 1999, con l’approvazione popolare della una nuova Costituzione, cambia il modello economico e sociale in uno di giustizia sociale, da quell’anno gli aumenti della produzione comportano la diminuzione della povertà. Per alcuni venezuelani fallì il modello socialista, che fu approvato nel 1999.

13. La principale impresa dello Stato venezuelano Petroleos de Venezuela fornisce il 95% della valuta estera del paese, l’altro 4% corrisponde ad altre aziende statali. Le imprese private generano il restante 1%. In Venezuela, le imprese private sono efficienti e di successo, quelle dello stato inefficienti.

14. In Venezuela, il valore della valuta nel mercato illegale è il marcatore dei prezzi interni dell’economia. Quando sono manipolati intenzionalmente e in modo sproporzionato quei valori nei mercati illegali inducono l’inflazione. Il governo, davanti all’inflazione indotta, per proteggere il potere d’acquisto della classe lavoratrice, decreta aumenti salariali. Il responsabile dell’inflazione è il governo per aver aumento i salari e non i terroristi dell’economia che hanno manipolato 38.732% il tipo di cambio illegale dal 2013 ad oggi.

15. La produzione nazionale pro capite in Venezuela negli ultimi 4 anni è, in media, il 9% maggiore rispetto a quella degli ultimi 30 anni. Il tasso di disoccupazione, storicamente il più basso in 30 anni, 6,6%. Il Venezuela è nella peggiore crisi e caos economico.

16. Le principali industrie del settore farmaceutico, quelle che importano, producono e distribuiscono oltre il 90% dei medicinali e forniture chirurgiche in Venezuela, hanno ricevuto da parte del governo nazionale ed a tasso preferenziale 1660 milioni di $ nel 2008 per importare beni. Nel 2015 hanno ricevuto 1789 milioni di $ (più che nel 2008). Nel 2008 non vi era alcuna carenza di medicinali nel 2015 sì. Il responsabile che non vi siano medicine è il governo.

17. La Repubblica cancellò più di 60 miliardi di $ a titolo di impegni del debito estero nel corso degli ultimi 4 anni. Lo ha fatto in modo completo e tempestivo. Il Venezuela è classificato come il paese con il più alto indice di rischio finanziario del mondo.

18. La Citibank ha improvvisamente deciso di chiudere i conti bancari del governo nazionale attraverso cui si realizzavano i pagamenti e trasferimenti per far fronte agli impegni finanziari e commerciali all’estero. Il motivo fu che lo Stato venezuelano è molto rischioso. Citibank non ha chiuso i conti dei privati. Forse lo Stato venezuelano è più rischioso perché conta sulle principali riserve di petrolio a livello mondiale, la seconda di gas, di acqua dolce, coltan, diamanti, oro ed altre risorse. Tale condizione deve comportare un alto rischio per la Citibank.

19. Nel Salone Ayacucho del Palazzo di Miraflores, sede del potere esecutivo, un 12 aprile 2002, si autoproclamava come presidente della repubblica Pedro Carmona Estanga, dopo aver fatto un colpo di stato contro il presidente Hugo Chávez. All’evento di autoproclamazione si lesse il seguente decreto: “Si sospendono dalle loro cariche i deputati principali e supplenti dell’Assemblea Nazionale, si destituiscono dalle loro cariche il presidente e gli altri giudici della Corte Suprema di Giustizia così come il Procuratore generale della Repubblica, il controllore generale della Repubblica, il difensore del popolo, ed i membri del Consiglio Nazionale Elettorale”. I presenti alla cerimonia in cui si dissolsero tutti i poteri pubblici mediante un decreto che costituisce la più grande offesa alla Costituzione Nazionale gridavano emozionati: “libertà e democrazia”.

20 Coloro che gridavano “libertà e democrazia” un 12 aprile 2002 nel Salone Ayacucho, approvano oggi il presunto abbandono della carica di Presidente della Repubblica. Sono quelli che oggi gridano “abbasso il dittatore!”, riferendosi al presidente costituzionalmente eletto con la maggioranza dei voti del popolo venezuelano. Agli occhi di alcuni, loro sono i democratici.

21. Se ascolta alcuni venezuelani , forse confusi o mal informati, “Speriamo il Comando Sud degli USA realizzi la decisione di invaderci, così si conclude questo modello fallito, ed il paese prospererebbe”. Iraq, Libia e Siria, per citarne alcuni bombardati ed invasi dagli USA, sono in guerra, non hanno prosperato, sono distrutti. Avranno un qualsiasi esempio di un paese invaso dagli USA che ha prosperato?

22. Il Venezuela è una minaccia straordinaria ed insolita per gli interessi USA. Ciò decretò Barack Obama, presidente dell’impero e della grande potenza militare mondiale, responsabile di invasioni e guerre.

I patrioti venezuelani, popolo di pace, insistiamo sul fatto che è al contrario.

http://www.15yultimo.com/2017/ 04/25/al-reves/


Al revés

Por Pasqualina Curcio

1. Venezuela es uno de los pocos países, si no el único, con un régimen dictatorial cuyo dictador ejerce la tiranía después de haber abandonado el cargo. Pero además, siendo dictador, se da un autogolpe: en enero de 2017, la Asamblea Nacional, con la votación de la representación mayoritariamente opositora al Gobierno Nacional, decidió que el presidente Nicolás Maduro había abandonado el cargo, un mes más tarde, los mismos representantes diputados, incorporaron en su discurso que estábamos ante la presencia de una dictadura encabezada por el presidente de la República (el mismo que abandonó el cargo un mes antes). Un mes más tarde, ya siendo dictador, y según los mismos representantes, este presidente dio un golpe de Estado.

2. Entre 1958 y 1998, en 40 años, se realizaron 24 procesos electorales, un promedio de 1 elección cada 2 años. Después de 1999, en 18 años, se han realizado 25 comicios, incluyendo referendos revocatorios y constitucionales, en promedio casi dos elecciones anuales. Ha habido 3 elecciones los últimos 4 años, desde 2013. Según los factores que actualmente hacen oposición al gobierno nacional, a partir de 1999 los venezolanos han estado sometidos a un régimen dictatorial, cada vez más tirano, sobre todo después de 2013.

3. De las más de 1.000 emisoras de radio y televisión a las que el gobierno les ha otorgado permisos para operar en el espectro electromagnético, el 67% son privadas, 28% están en manos de las comunidades y el 5% son de propiedad estatal. De los 108 diarios que hay, 97 son privados y 11 públicos. El 67% de la población venezolana tiene acceso a internet. Según los factores políticos que hacen oposición al gobierno nacional, en Venezuela no hay libertad de expresión.

4. El presidente de la República, en pleno ejercicio de sus funciones, en el marco del período presidencial de 6 años, ante actos de violencia de parte de factores locales, que buscan la desestabilización económica, social y política, ha convocado a un diálogo por la paz a los sectores de la oposición. La oposición no acude al llamado, prefiere promover actos de violencia en las calles. El presidente es un tirano y dictador, los demócratas son los de la oposición.

5. Todas las organizaciones políticas (los partidos) se encuentran en un proceso de renovación. Convocatoria realizada por uno de los cinco poderes públicos, el Consejo Nacional Electoral. Todos han acudido al llamado de renovación. Están en puerta las elecciones regionales y municipales. Mientras tanto, dirigentes y seguidores de los factores locales de oposición, vociferan: ¡Estamos en una dictadura!

6. En Venezuela se están violando todos los derechos humanos, hay que aplicarle la Carta Democrática Interamericana. Es lo que afirmaba en Washington, Luis Almagro, secretario general de la Organización de Estados Americanos. Simultáneamente, en Ginebra, la Organización de Naciones Unidas, aprobaba de manera abrumadora el Examen Periódico Universal presentado por Venezuela. Examen que tiene como objeto supervisar la situación de derechos humanos en cada uno de los 193 países miembros de esta organización.

7. La ultraderecha, que hace oposición al gobierno nacional, financia y promueve acciones de violencia y terrorismo: bloquea calles, avenidas y principales arterias viales; atenta contra escuelas y establecimientos de salud; en un acto fascista, terrorista y demencial se valen de mercenarios para asediar e incendiar el Hospital Materno Infantil “Hugo Chávez Frías” de El Valle, en el que hubo que evacuar a 58 neonatos y parturientas asfixiados por el humo. Según estos factores políticos de oposición, la responsabilidad es del gobierno nacional por controlar la situación, dispersar a los mercenarios y por evacuar a los niños y mujeres.

8. Hay escasez de algunos alimentos, medicamentos y productos de higiene. Las empresas encargadas de su producción, importación y distribución, las grandes transnacionales, han recibido, de parte del gobierno nacional, las divisas a tasa preferencial; han recibido la materia prima a precio subsidiado; se les ha incrementado el precio de los productos en casi 4.000% en menos de un año (2016); el pueblo venezolano hace largas colas para adquirir estos productos. Los bienes siguen sin aparecer en los anaqueles. En Venezuela esto no es ineficiencia de la empresa privada, es un fracaso del modelo socialista.

9. A pesar de que aumentó su precio 3.700% (pasó de 19,00 bolívares en marzo de 2016 a 700,00 bolívares en diciembre), cifra muy superior a la inflación anual, cientos de clientes hacen largas colas para adquirir la harina de maíz precocida para la arepa (el Pan de los venezolanos). Los dueños de las empresas, al ver a todos sus clientes haciendo largas colas para adquirir su marca, respondieron disminuyendo 80% la producción de la harina.

10. Se escucha en los programas de opinión de las radios, sobre todo aquellas con una línea editorial manifiestamente contraria al gobierno nacional: “Estamos en la peor crisis económica, requerimos ayuda humanitaria, nos estamos muriendo de hambre, no hay comida, exigimos que se abra el canal humanitario”. Luego se escucha: “Y ahora publicidad… los invitamos a visitar el Restaurant “X”, allí podrán degustar variedades en carnes y pescados, postres exquisitos, ubicado en la calle tal, lleve a toda su familia este fin de semana”… “Querido amigo, querida amiga, ¿se va de vacaciones esta Semana Santa?, no deje de pasar por el supermercado “Y”, allí encontrará todo lo que busca, variedad y frescura a buenos precios para disfrutar de unas excelentes vacaciones y descansar como usted lo merece”. Final de la publicidad: “Regresamos con nuestro invitado de hoy, experto en economía, y seguimos conversando acerca de la necesidad urgente de abrir el canal humanitario en Venezuela por la falta de alimentos”.

11. Los últimos 4 años los campesinos han abastecido de frutas, verduras, hortalizas al pueblo venezolano. Son pequeños productores del campo, sin mucha capacidad financiera para resistir situaciones económicas y financieras difíciles. Las grandes empresas nacionales y transnacionales de la agroindustria, grandes monopolios y oligopolios con capacidad de cartelizarse, y sin duda con gran músculo financiero, no han abastecido al pueblo a pesar de recibir materia prima subsidiada y divisas a tasa preferencial.

12. Entre 1980 y 1998, en el marco del sistema capitalista neoliberal, la pobreza aumentaba a la par del crecimiento económico. En 1999, con la aprobación popular de una nueva Constitución, cambia el modelo económico y social a uno de justicia social, desde ese año los aumentos de la producción implican disminución de la pobreza. Para algunos venezolanos fracasó el modelo socialista, el que se aprobó en 1999.

13. La principal empresa del Estado venezolano, Petróleos de Venezuela, provee del 95% de las divisas del país, el otro 4% corresponde a otras empresas del Estado. Las empresas privadas generan el 1% restante. En Venezuela, las empresas privadas son eficientes y exitosas, las del Estado son ineficientes.

14. En Venezuela, el valor de la moneda en el mercado ilegal es el marcador de los precios internos de la economía. Cuando son manipulados intencional y desproporcionadamente esos valores en los mercados ilegales inducen la inflación. El gobierno, ante la inflación inducida, para proteger el poder adquisitivo de la clase trabajadora, decreta aumentos de salarios. El responsable de la inflación es el gobierno por haber aumentado los salarios y no los terroristas de la economía que han manipulado 38.732% el tipo de cambio ilegal desde 2013 hasta la fecha.

15. La producción nacional per cápita en Venezuela los últimos 4 años es, en promedio, 9% mayor a la de los últimos 30 años. La tasa de desocupación, la históricamente más baja en 30 años, 6,6%. Venezuela está en la peor crisis y caos económicos.

16. Las principales industrias del sector farmacéutico, las que importan, producen y distribuyen más del 90% de los medicamentos y material médico quirúrgico en Venezuela, recibieron de parte del gobierno nacional y a tasa preferencial 1.660 millones de US$ en 2008 para importar los bienes. En 2015 recibieron 1.789 millones de US$ (más que en 2008). En 2008 no había escasez de medicinas, en 2015 sí. El responsable de que no haya medicinas es el gobierno.

17. La República canceló más de 60 mil millones de US$ por concepto de compromisos de deuda externa durante los últimos 4 años. Lo hizo de manera completa y puntual. Venezuela es calificada como el país con mayor índice de riesgo financiero en el mundo.

18. El Citibank decidió de manera repentina cerrar las cuentas bancarias del gobierno nacional mediante las que se realizaban los pagos y transferencias para cumplir con los compromisos financieros y comerciales en el exterior. La razón fue que el Estado venezolano es muy riesgoso. Citibank no cerró las cuentas de los particulares privados. Quizás el Estado venezolano es muy riesgoso porque cuenta con la principal reserva de petróleo a nivel mundial, la segunda de gas, la de agua dulce, coltán, diamantes, oro, y otros recursos más. Tal condición debe implicar mucho riesgo para el Citibank.

19. En el Salón Ayacucho del Palacio de Miraflores, sede del Poder Ejecutivo, un 12 de abril de 2002, se autoproclamaba como presidente de la República Pedro Carmona Estanga, luego de dar un golpe de Estado al presidente Hugo Chávez. En el evento de autoproclamación, se leyó el siguiente decreto: “Se suspenden de sus cargos a los diputados principales y suplentes a la Asamblea Nacional, se destituyen de sus cargos al presidente y demás magistrados del Tribunal Supremo de Justicia, así como al fiscal general de la República, al contralor general de la República, al defensor del pueblo, y a los miembros del Consejo Nacional Electoral”. Los presentes en el acto en el que se disolvieron todos los poderes públicos mediante un decreto que constituye la mayor ofensa a la Constitución Nacional, gritaban emocionados: “¡libertad y democracia!”.

20. Quienes gritaban “¡libertad y democracia!”, un 12 de abril de 2002 en el Salón Ayacucho, aprueban hoy el supuesto abandono del cargo del presidente de la República. Son los que hoy gritan “¡abajo el dictador!”, refiriéndose al presidente constitucionalmente electo con la mayoría de los votos del pueblo venezolano. Ante los ojos de algunos, ellos son los demócratas.

21. Se escucha a algunos venezolanos, quizás confundidos o mal informados: “Ojalá y el Comando Sur de los Estados Unidos termine de tomar la decisión de invadirnos, así acaba con este modelo fracasado, y el país prosperaría”. Irak, Libia y Siria, por mencionar algunos países bombardeados e invadidos por Estados Unidos, se encuentran en guerra, no han prosperado, están destruidos. ¿Tendrán algún ejemplo de país invadido por Estados Unidos que haya prosperado?

22. Venezuela es una amenaza extraordinaria e inusual para los intereses de Estados Unidos. Eso decretó Barack Obama, presidente del imperio y de la gran potencia militar mundial, responsable de invasiones y de guerras.

Los venezolanos patriotas, pueblo de paz, insistimos que es al revés.

http://www.15yultimo.com/2017/ 04/25/al-reves/

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