Contro il blocco s’incrociano voci cubane ed italiane

Carmen Oria

Ci sono tante ragioni per essere sensibili alla battaglia del popolo cubano per eliminare il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba 56 anni fa e rinforzato dall’Amministrazione Trump.


Un flagello che colpisce diversi ambiti della vita dei cubani come ha riferito la Ministra- Presidente del Banco Centrale di Cuba (BCC), Irma Margarita Martinez Castrillon durante il suo recente soggiorno in Italia, proveniente dalla Russia, che si è concluso in Germania .

Martinez Castrillon, a capo del BCC, ha spiegato quanto sia difficile per il sistema bancario cubano operare per la straordinaria ondata di persecuzioni finanziarie, praticate  anche dagli altri  sistemi bancari in tutto il mondo.

L’esecutiva  ha spiegato quanta sofferenza crea all’istituzione cubana il taglio dei canali bancari per l’accesso ai fondi necessari, così come il pagamento delle esportazioni da parte degli enti nazionali, e ha commentato che in questo tour europeo Cuba ha spiegato questa situazione per ottenere supporti e superare queste angoscianti misure.

Altre forze, come i residenti in Italia convinti che essere cubani è portare l’Isola  nel cuore, si ostinano a realizzare una serie di azioni per denunciare e chiedere la revoca del blocco, che costituisce il principale ostacolo allo sviluppo del modello economico-sociale dell’Isola .

Tra i tanti reclami espressi, Luis Eduardo C. Alcina membro dell’esecutivo della CONACI dei residenti cubani in Italia, ha confermato la persecuzione contro Cuba e il suo popolo, mettendo come esempio la notifica di una banca italiana che aveva annullata il bonifico bancario della sua associazione Cubabel per “ragioni di politica interna per evitare sanzioni con le organizzazioni ed istituzioni  collegate con il governo cubano.”

Compatrioti del V Incontro di Cubani Residenti in Italia “Con Cuba nel cuore”, che hanno eletto come presidente CONACI a Liubertsi Bueno, hanno annunciato  una serie di iniziative per salutare il XIII Incontro  dei cubani residenti  in Europa con sede in Belgio a metà ottobre, e per il quale si sono impegnati a partecipare attivamente al processo di discussione pubblica della Riforma Costituzionale.

In presenza dell’Ambasciatore José Carlos Rodríguez Ruiz e della Console Generale a Milano Oneida Baró Estrada, tra gli altri diplomatici cubani, hanno ringraziato le  nuove misure in materia di immigrazione per rafforzare i legami tra Cuba e la sua emigrazione.
Col proposito di continuare a difendere la sovranità, l’integrità territoriale e l’ingerenza straniera negli affari interni della nazione, nell’incontro si è accordato di sfruttare appieno le possibilità offerte dai social network e dei media per proiettare i valori di Cuba, la vita quotidiana dei suoi cittadini in Italia e il lavoro  delle associazioni italiane di solidarietà sensibilizzate con il progetto sociale iniziato nel gennaio del 1959.

Inoltre i partecipanti hanno sostenuto che per favorire i legami tra le due nazioni, sarà la cultura l’ambasciatrice dei popoli, e un esempio s’identifica  nella “Scuola di Danza Elaine Cantillo” in provincia di Latina, con 40 studenti per lo più italiani.

Questo fine settimana ha avuto luogo “Un son contro il blocco,” un raduno dei  fedeli sostenitori degli ideali più nobili e puri delle generazioni precedenti, di Marti e Fidel; che ha combinato le tradizioni patriottiche cubane,  culinarie, artistiche e culturali con gli italiani che abbracciano la causa del popolo cubano.

Un centinaio tra italiani e cubani ancora una volta hanno alzato le loro voce in questa battaglia contro il blocco partecipando alla manifestazione organizzata dalle Associazioni Italia-Cuba (ANAIC-Circolo Roma), Timbalaye, Mundo Cubano e Aldo Ceccarelli accompagnati dal Consigliere Politico  dell’Ambasciata di Cuba in Italia Mauricio Martínez Duque  e dal Console a Roma Félix Lorenzo González


Grandi emozioni nella riunione dei cubani residenti in Italia

1.10 – Molti occhi umidi di lacrime tra i partecipanti commossi dallo spettacolo  “Te pongo a bailar”, interpretato  da un gruppo  di bambini e adolescenti della compagnia  ‘Danza Cubana Elaine Cantillo’, che hanno offerto un percorso per i ballabili tradizionali dell’Isola.

La presentazione è iniziata con una danza dedicata a Oyá, orisha del pantheon yoruba, seguita da una consacrata al son, con l’accompagnamento della nota canzone “Mi sombrero de Yarey”, resa popolare dall’orchestra  “Original de Manzanillo” e a continuazione l’interpretazione  del ballo della ciabatta e una conga finale.

L’elenco dei giovani artisti è formato in maggioranza da italiani residenti a Latina Scalo, frazione del municipio di Latina, a circa 80 Km. a sud da Roma, dove 18 anni fa la cubana Elaine Cantillo cominciò il suo lavoro pedagogico con tre bambini.
Questa professoressa in Cultura Fisica, per superare la nostalgia di Cuba  ha dedicato parte delle sue energie alla diffusione dei balli popolari del suo paese tra i bambini della sua zona, e oggi dirige una scuola con 40 alunni.

Dopo lo spettacolo, i  cinquanta delegati hanno partecipato a un animato dibattito su importanti temi come la lotta per l’eliminazione del blocco degli USA contro Cuba e il dibattito popolare del Progetto per la nuova Costituzione della Repubblica di Cuba.

I partecipanti hanno eletto  Liubertsi Bueno  nuovo responsabile del Coordinamento  Nazionale dei Cubani Residenti in Italia.

Bueno, alla guida di un Comitato Organizzatore di sette membri eletto dall’assemblea, sarà anche l’incaricato della trasformazione dell’ente coordinatore in un’associazione nazionale.

La politica migratoria cubana, l’utilizzo delle reti sociali per la difesa della Rivoluzione e la partecipazione al prossimo incontro dei cubani residenti in Europa, che si realizzerà in Belgio nel 2019, sono stati aspetti dibattuti nella riunione

Erano presenti l’ambasciatore cubano in Italia, José Carlos Rodríguez, il ministro consigliere  Jorge Luis Alfonzo, la console generale a Milano, Oneida Baró, il console in Roma  Fidel Derivet e il capo della sezione consolare della missione diplomatica in Roma, Félix Lorenzo.

La magia musicale dell’Isola si è di nuovo impadronita della sala quando la cantante lirica cubano-italiana  Mónica Marziota, ha interpretato  ‘Quiéreme mucho’, di Gonzalo Roig e ‘Cómo fue’, di Ernesto Duarte.

Mónica ha cantato la prima canzone con la madre, la giornalista  Carmen Oria Valdés, e sono state accompagnate dal chitarrista Salvatore Masucci, anche lui molto applaudito, al termine di una giornata memorabile, come l’hanno definita alcuni partecipanti.

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