L’ultima aberrazione imperiale USA: un «Guaidó» per Cuba

Devono essere semplicemente disperati per insistere, dopo il fallimento in Venezuela, nella creazione di leader per sovvertire i governi, ma il dottorato  d’aberrazione nella Casa Bianca ora ha la pretesa di fabbricare Guaidó, niente meno che in Cuba.

Devono essere semplicemente disperati per insistere, dopo il fallimento in Venezuela, nella creazione di leader per sovvertire i governi, ma il dottorato  d’aberrazione nella Casa Bianca ora ha la pretesa di fabbricare Guaidó, niente meno che in Cuba.

Conosciamo l’intenzione dal account di Twitter di José R. Cabañas, ambasciatore dell’Isola negli USA, che ha scritto nella rete sociale che «Il Governo degli Stati Uniti rinforza le misure de blocco contro Cuba e il Dipartimento di Stato annuncia programmi per produrre Guaidó cubani.  Ma non leggono la storia?».

Non si sono nemmeno avvicinati e per non averlo fatto questa Rivoluzione invitta ha visto passare 11 presidenti degli USA, tutti con l’idea fissa e l’obiettivo di distruggerla e con tutta sicurezza quello attuale, il numero 45 della storia di questa nazione sarà il 12º.

Sulla nuova pretesa pubblica, se qualcuno vuole sapere la verità, ponga solamente nel suo navigatore d’internet il seguente indirizzo:
https://www2.fundsforngos.org/latest-funds-for-ngos/u-s-department-of-st…

Incontrerà: «L’Ufficio dei Temi dell’Emisfero Occidentale (WHA, la sigla in inglese) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato un Avviso di Opportunità di Finanziamento (NOFO, sigla inglese) per appoggiare a leader cubani individuali emergenti, particolarmente dentro la società civile».

Secondo il sito, il proposito del progetto dei leader cubani emergenti finanziato dalla WHA è permettere che i partecipanti si stabiliscano in  Cuba, con risorse professionali per gli sforzi di base nella promozione della democrazia e dei diritti umani e più comunicazioni aperte in tutta l’Isola e internazionalmente.

Il programma informa che gli ex alunni del progetto avranno tutti gli strumenti per promuovere cause  attraendo un’utenza più vasta, comunicando messaggi in maniera effettiva a altri leader e  mobilitando attori indipendenti nella società civile per promuovere la libertà d’espressione e di riunione.

Questo è lo stesso governo che accusa Cuba d’avere quasi un esercito di militari in Venezuela e che i suoi medici sono agenti dell’intelligenza.

La menzogna che nemmeno la stessa CIA ha digerito, ha tentato di dare motivazioni per le sanzioni contro Cuba.

E ora chi sanziona gli Stati Uniti e il suo presidente perché un impegno come quello del WHA non solo si classifica come ingerenza, ma anche come brutale aggressione a un paese sovrano e indipendente?

Leggiamo le basi della creazione: «I partecipanti al progetto saranno cittadini e residenti cubani che dimostrano un interesse nelle comunicazioni e in altri ruoli da leader. Come leader emergenti, i partecipanti possono essere studenti universitari o giovani professionisti».

E questo è un “gioiello” del WHA : «I partecipanti devono anche dimostrare attitudine (maturità, indipendenza, auto sufficienza, etc) per avere successo in un progetto all’estero. I partecipanti devono dimostrare un desiderio dichiarato di ritornare e lavorare alla gestione di organizzazioni e /o attività indipendenti in Cuba».

In  altre parole i partecipanti lavoreranno in Cuba al servizio di un governo straniero con l’obiettivo di cancellare la continuità della Rivoluzione che è già nelle mani delle nuove generazioni, ben preparate e, con le parole di  Raúl Castro Ruz, «Il processo del trasferimento alle nuove generazioni delle principali responsabilità marcia bene e direi di più, molto bene, senza inciampi nè soprassalti e siamo sicuri che continueremo così».

La follia imperiale giunge a un grado tale di parossismo che il progetto include un’organizzazione per implementare un piano di reclutamento che cerca candidati che rappresentino la diversità di genere, razza, socio-economica e geografica in Cuba.

Contro quest’Isola hanno provato di tutto e sono falliti in 60 anni, proprio perché questa diversità che invocano con totale ipocrisia è precisamente il mosaico nazionale che nutre la continuità della Rivoluzione presidiata dalla sua gioventù nelle università dove riceve una vasta preparazione e che oggi è più che mai unita al suo governo nei progetti di sviluppo del paese.

Un consiglio: leggete la storia signori della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato. Il calore di quest’Isola, e quello umano che genera la sua Rivoluzione, così come hanno sciolto l’imperialismo sciolgono anche i Guaidó.

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