NYT:risalta le potenzialità del turismo della salute a Cuba

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turismo medicoL’autorevole quotidiano statunitense The New York Times ha pubblicato, mercoledì, nella sua versione stampata un reportage sulle potenzialità che si aprono per il turismo della salute a Cuba a partire dalla nuova fase delle relazioni tra i due paesi.

Tuttavia, il giornale riconosce che le leggi del blocco fanno ancora estremamente complicate l’iter,  perché uno statunitense,  acceda ai servizi medici cubani.

Anche se le autorità USA hanno reso più agevole la consegna delle licenze per 12 categorie, che includono aspetti come gli scambi accademici, motivi religiosi, attività culturali e popolo a popolo, ai cittadini di quel paese è ancora vietato fare turismo a Cuba.

Necessiterebbe applicare una licenza speciale e ogni richiesta sarebbe valutata singolarmente, ha spiegato al New York Times, una portavoce del Dipartimento del Tesoro che ha preferito non rivelare il suo nome.

La funzionaria ha aggiunto che si conserverebbero registrazioni di tali viaggi per almeno cinque anni e le persone potrebbero essere sottomesse a verifiche per dimostrare che hanno adempiuto alle procedure stabilite.

Tuttavia, l’annuncio storico del dicembre 17 e i possibili progressi verso la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi, hanno suscitato interesse nelle potenzialità d’interscambio con il settore sanitario cubano.

Il giornale ha riconosciuto la priorità che accordò la Rivoluzione ai servizi medici, a partire dal 1959, e ha evidenziato la reputazione internazionale dei professionisti dell’isola che lavorano nei paesi in via di sviluppo come il Brasile e il Venezuela.

Ha risaltato che migliaia di persone, provenienti da altri paesi, viaggiano ogni anno per ricevere un trattamento a Cuba con le modalità del turismo medico, per servizi o operazioni che sono meno costosi o non si praticano nelle loro luoghi di origine.

Si riferisce al caso dell’uomo d’affari canadese David McBain, che ha viaggiato a Cuba per tre volte, lo scorso anno, per ricevere terapia fisica.

McBain ha commentato The New York Times che “i  fisioterapisti e medici cubani sono molto ben informati e sono molto ben preparati”, ed ha sottolineato che il trattamento è di “una frazione del prezzo che costerebbe in Canada o negli USA”.

Jonathan Edelheit, direttore Esecutivo del Medical Tourism Association (Associazione del Turismo Medico) di base in Florida, ha assicurato al giornale che alcuni ospedali degli USA hanno espresso il loro interesse a collaborare con istituzioni mediche cubane. “Queste associazioni, nel caso di altri paesi, vanno di pari passo con il turismo medico, e questo eventualmente sarà il caso di Cuba”, ha aggiunto.

Per ora, le destinazioni più popolari tra i nordamericani che viaggiano all’estero per cure mediche sono il Canada, Regno Unito, Israele, Singapore e Costarica, secondo uno studio condotto dal Medical Tourism Association.

Resalta The New York Times potencialidades del turismo de salud en Cuba
 
El influyente diario estadounidense The New York Times publicó este miércoles en su versión impresa un reportaje sobre las potencialidades que se abren para el turismo de salud en Cuba a partir del nuevo escenario de las relaciones entre ambos países.
 
 Sin embargo, el rotativo reconoce que las leyes del bloqueo aún hacen extremadamente engorrosos los trámites para que un estadounidense acceda a los servicios médicos cubanos.
 
 Aunque las autoridades norteamericanas relajaron el otorgamiento de licencias en 12 categorías que incluyen aspectos como intercambios académicos, motivos religiosos, actividades culturales e intercambio pueblo a pueblo, los ciudadanos de ese país aún tienen prohibido hacer turismo en Cuba.
 
 Necesitarían aplicar una licencia especial y cada solicitud sería evaluada individualmente, explicó al The New York Times una portavoz del Departamento del Tesoro que prefirió no revelar su nombre.
 
 La funcionaria añadió que se guardarían registros de esos viajes por al menos cinco años y las personas podrían ser sometidas a auditorías para demostrar que cumplieron con los procedimientos establecidos.
 
 Aún así, el anuncio histórico del 17 de diciembre y los posibles avances hacia la normalización de las relaciones entre ambos países, han suscitado interés en las potencialidades de intercambio con el sector de la salud cubano.
 
 El diario reconoció la prioridad que otorgó la Revolución a los servicios médicos a partir de 1959 y destacó la reputación internacional de los profesionales de la isla que laboran en países en desarrollo como Brasil y Venezuela.
 
 Resaltó que miles de personas de otros países viajan cada año a recibir tratamientos en Cuba por la modalidad de turismo médico, por servicios u operaciones que son menos costosas o no se practican en sus lugares de origen.
 
Alude al caso del empresario canadiense David McBain, quien viajó a Cuba tres veces el pasado año para recibir terapia física.
 
McBain le comentó a The New York Times que “los fisioterapeutas y doctores cubanos son muy conocedores y están muy bien preparados” y resaltó que el tratamiento es por “una fracción del precio que costaría en Canadá o Estados Unidos”.
 
 Jonathan Edelheit, director Ejecutivo de la Medical Tourism Association (Asociación de Turismo Médico) basificada en Florida, aseguró al diario que algunos hospitales de EE.UU. han expresado su interés en colaborar con instituciones médicas cubanas. “Esas asociaciones en el caso de otros países van de la mano con el turismo médico, y ese eventualmente será el caso de Cuba”, añadió.
 
Por ahora, los destinos más populares entre los norteamericanos que viajan al exterior para atención médica son Canadá, el Reino Unido, Israel, Singapur y Costa Rica, de acuerdo con un estudio de Medical Tourism Association.
 

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