Bolivia. I golpisti attaccarono l’aereo su cui Evo Morales lasciò il paese

Resumen latinoamericano, 1 settembre 2021.

Il Presidente del Messico rivela che i golpisti cercarono di assassinare Evo Morales, lanciando un proiettile contro l’aereo che lo portava fuori dalla Bolivia.

Secondo quanto riferito, i golpisti boliviani lanciarono un missile contro l’aereo dell’aeronautica messicana (FAM) che salvò l’ex- presidente boliviano Evo Morales, proprio mentre decollava dall’aeroporto di Cochabamba, in Bolivia nel 2019.

Così svelava un documento del Segretariato della Difesa Nazionale del Messico, pubblicato nel libro del presidente messicano, Andrés Manuel López Obrador (AMLO), intitolato ‘A metà strada’, pubblicato più di un anno e mezzo dopo che Morales dovette lasciare il suo Paese dopo essere stato vittima di un golpe.

Il Segretariato della Difesa Nazionale Messicana raccolse le informazioni da un pilota della FAM, secondo cui un proiettile sarebbe stato sparato contro l’aereo con a bordo Morles, presumibilmente dalla base aerea di Chimoré, nello stato di Cochabamba (centro boliviano).

“Durante la salita iniziale, il pilota osservò da sinistra dalla cabina di pilotaggio, e quando raggiunse i 1500 piedi di quota, una scia luminosa simile a un missile a ore sette [a sinistra della rotta dell’aereo] sotto l’orizzonte”, si legge nel documento ufficiale.

Secondo le spiegazioni fornite dal pilota messicano, la cui identità non fu rivelata, dopo il lancio, “ha compiuto una virata stretta verso il lato opposto della traiettoria del proiettile [a destra] aumentando la velocità di salita per evitare il missile, osservando che la traccia, ben al di sotto del velivolo, fece una parabola verso terra senza aver raggiunto la quota che già avevano al momento, circa 3000 piedi”.

Il testo specifica che l’incidente non fu comunicato all’equipaggio per evitare un aumento “della tensione della missione diplomatica, che cercava di salvare l’ex presidente e dargli asilo in Messico”.

Con la vittoria di Luis Acre del partito Movimento al Socialismo (MAS) al primo turno elettorale, Evo Morales è tornato nel suo Paese il 9 novembre e la Procura boliviana ha ordinato l’arresto delòa presidentessa di fatto Jeanine Añez per il colpo di Stato.

A luglio, il Ministro degli Esteri della Bolivia, Rogelio Mayta, applaudì la posizione del governo messicano per aver concesso asilo politico al leader indigeno, dopo il golpe del 2019, e affermò che la misura impedì l’omicidio di Morales.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

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