Discorso Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez (CELAC)

Discorso di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, al VI Vertice della CELAC, in Messico, il 18 settembre 2021, “Anno 63 della Rivoluzione”

Caro Presidente Andrés Manuel López Obrador;

Stimati Capi di Stato e di Governo dell’America Latina e dei Caraibi;

Illustri Capi delegazione e invitati;

Amici tutti:

Grazie fratelli. Le mie prime parole in questo storico Vertice non possono che essere di profonda gratitudine al popolo messicano e, in modo speciale, al Presidente Andrés Manuel López Obrador per la sua stretta amicizia e solidarietà con Cuba; come ai Governi e popoli qui rappresentati che ci hanno espresso il loro sostegno e hanno subito compreso la natura della opportunistica campagna di discredito, finanziata con fondi federali USA, che ancora pretende minacciare la stabilità, integrità e la sovranità del mio paese.

Riaffermo qui che il popolo e il Governo cubano difenderanno lo Stato socialista di diritto e giustizia sociale, con tutti e per il bene di tutti, come voleva José Martí.

Colgo anche l’occasione per riconoscere il vostro sostegno alla revoca dell’illegale blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA contro Cuba esacerbato, deliberatamente e opportunisticamente, in condizioni di pandemia, nonostante sia stato condannato per decenni dalla schiacciante maggioranza della comunità. internazionale.

Questa politica criminale e immorale è una violazione di massa, evidente e sistematica dei diritti umani del popolo cubano, impostaci dallo stesso governo USA che minaccia, aggredisce e applica misure coercitive unilaterali contro altri paesi della nostra regione.

Il suo interventismo e le palesi pretese imperiali di rilanciare la Dottrina Monroe per impedire lo sviluppo sovrano delle nostre nazioni è un’altra flagrante violazione degli scopi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite, del Diritto Internazionale e dei postulati del Proclama dell’America Latina e dei Caraibi come una Zona di Pace.

Di fronte ai crescenti tentativi di dividerci, urge promuovere la solidarietà e la cooperazione per consolidare la nostra più grande forza: l’unità nella diversità, concetto e scopo per cui il nostro Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz ha lavorato instancabilmente nei giorni ancora vicini, ma già storici, nei quali la CELAC è stata fondata in questa cara terra.

Sopportando il peso delle vessazioni economiche e le enormi limitazioni che ci impongono, Cuba ha fatto progressi, dimostrando la solidità del suo Sistema Sanitario Pubblico e la capacità di continuare a cooperare con altri paesi.

Siamo orgogliosi di essere riusciti a produrre tre vaccini e due candidati vaccini negli ultimi mesi, come risultato della abnegazione dei nostri scienziati e del robusto sistema di scienza e innovazione tecnologica, creato e promosso dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz. Considerino questi successi, come li consideriamo noi, una conquista Latinoamericana e caraibica.

Oggi vogliamo ribadire qui la volontà di lavorare nell’ambito della CELAC in accordi di somministrazione e produzione di vaccini per i paesi interessati, come modesto contributo all’obiettivo di raggiungere la pronta immunizzazione universale nella regione.

Illustri colleghi:

Il Vertice dell’Unità, tenutosi in questa cara terra nel 2010, ha concretizzato le speranze di un’autentica integrazione Latinoamericana e caraibica dei nostri eroi.

La fondazione della CELAC ha rivendicato più di due secoli di lotte e speranze e ha costituito uno spartiacque nella storia della Nostra America; Fidel lo avrebbe classificato come l’evento istituzionale più trascendente dell’emisfero dell’ultimo secolo.

A distanza di un decennio, continuiamo a costruirla e a consolidarla, con l’obiettivo di riprenderci dai devastanti effetti di una pandemia che ha esacerbato la multidimensionale crisi che già colpiva il mondo, ridurre gli enormi divari che ci convertono nella regione più diseguale del pianeta e avanzare nel benessere dei nostri popoli.

Sosteniamo il dialogo rispettoso e senza intromissioni esterne portato avanti dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela in Messico e denunciamo l’ingiusto regime punitivo a cui è sottoposto il suo popolo a causa delle pretese imperiali.

Condanniamo le sanzioni imposte alla Repubblica del Nicaragua e l’ingerenza negli affari interni di quella nazione sorella.

Ratifichiamo il diritto dei paesi fratelli dei Caraibi a ricevere un trattamento giusto, speciale e differenziato, e accompagniamo le loro richieste di riparazione per i danni del colonialismo e della schiavitù. Uno sforzo speciale esige oggi il popolo di Haiti, che ha tanto bisogno della nostra solidarietà.

Cuba mantiene il suo impegno nella ricerca della pace in Colombia.

Ribadiamo il sostegno illimitato all’Argentina nella sua richiesta di sovranità sulle isole Malvine, Georgia del Sud e Sandwich del Sud.

Riaffermiamo l’impegno inequivocabile per la libera determinazione e l’indipendenza del fraterno popolo di Portorico.

Illustri colleghi:

Urge rivitalizzare la CELAC per avanzare verso una ripresa inclusiva e giusta che ci rafforzi come regione e contribuisca al benessere delle nostre nazioni.

Urge rafforzare questo meccanismo unico che ci permette di dialogare come un gruppo di nazioni con bisogni e interessi simili.

Non perdiamo l’opportunità di continuare a fare la storia.

Molte grazie


Discurso de Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, en la VI Cumbre de la CELAC, en México, el 18 de septiembre de 2021, “Año 63 de la Revolución”  

Querido presidente Andrés Manuel López Obrador;

Estimados Jefes de Estados y de Gobiernos de América Latina y el Caribe;

Distinguidos Jefes de delegaciones e invitados;

Amigos todos:

Gracias hermanos. Mis primeras palabras en esta histórica Cumbre solo pueden ser de profundo agradecimiento al pueblo mexicano y, de manera especial, al presidente Andrés Manuel López Obrador por su entrañable amistad y solidaridad con Cuba; igualmente a los Gobiernos y pueblos aquí representados que nos han expresado su apoyo y comprendieron de inmediato la naturaleza de la oportunista campaña de descrédito, financiada con fondos federales estadounidenses que aún pretende amenazar la estabilidad, integridad y la soberanía de mi país.

Reafirmo aquí que el pueblo y el Gobierno cubanos defenderán el Estado socialista de derecho y justicia social, con todos y para el bien de todos como quería José Martí.

Aprovecho también la ocasión para reconocer su respaldo al levantamiento del ilegal bloqueo económico, comercial y financiero impuesto por Estados Unidos contra Cuba, recrudecido de manera deliberada y oportunista en condiciones de pandemia, a pesar de ser condenado durante décadas por la abrumadora mayoría de la comunidad internacional.

Esta política criminal e inmoral es una violación masiva, evidente y sistemática de los derechos humanos del pueblo cubano, que nos impone el mismo gobierno estadounidense que amenaza, agrede y aplica medidas coercitivas unilaterales contra otros países de nuestra región.

Su intervencionismo y las desembozadas pretensiones imperiales de relanzar la Doctrina Monroe para impedir el desarrollo soberano de nuestras naciones es otra violación flagrante de los propósitos y principios de la Carta de las Naciones Unidas, el Derecho Internacional y los postulados de la Proclama de América Latina y el Caribe como Zona de Paz.

Ante los crecientes intentos de dividirnos, urge promover la solidaridad y la cooperación para consolidar nuestra mayor fortaleza: la unidad en la diversidad, concepto y propósito por el que nuestro General de Ejército Raúl Castro Ruz trabajó incansablemente en los cercanos aún, pero ya históricos días en que se fundaba Celac en esta entrañable tierra.

Soportando el peso del acoso económico y las enormes limitaciones que nos imponen, Cuba ha logrado avanzar, demostrando la solidez de su Sistema de Salud Pública y la capacidad de continuar cooperando con otros países.

Nos enorgullece haber conseguido producir tres vacunas y dos candidatos vacunales en los últimos meses, como resultado de la abnegación de nuestros científicos y del robusto sistema de ciencia e innovación tecnológica, creado e impulsado por el Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz. Consideren estos éxitos, como los consideramos nosotros, una conquista latinoamericana y caribeña.

Hoy queremos reiterar aquí la voluntad de trabajar en el marco de la Celac en acuerdos de suministro y producción de vacunas para países interesados, como modesta contribución en el objetivo de alcanzar la pronta inmunización universal en la región.

Distinguidos colegas:

La Cumbre de la Unidad, celebrada en esta hermosa tierra en 2010, materializó los anhelos de integración genuinamente latinoamericana y caribeña de nuestros próceres.

La fundación de la Celac reivindicó más de dos siglos de luchas y esperanzas, y constituyó un momento cimero para la historia de Nuestra América; Fidel la calificaría como el hecho institucional más trascendente del hemisferio en el último siglo.

Una década después continuamos construyéndola y consolidándola, con el objetivo de recuperarnos de los devastadores efectos de una pandemia que ha exacerbado la multidimensional crisis que ya afectaba al mundo, reducir las enormes brechas que nos convierten en la región más desigual del planeta y avanzar en el bienestar de nuestros pueblos.

Apoyamos el diálogo respetuoso y sin intromisiones externas que lleva a cabo la República Bolivariana de Venezuela en México, y denunciamos el régimen punitivo injusto al que está sometido su pueblo por pretensiones imperiales.

Condenamos las sanciones impuestas contra la República de Nicaragua y la injerencia en los asuntos internos de esa hermana nación.

Ratificamos el derecho de los hermanos países del Caribe a recibir un trato justo, especial y diferenciado, y acompañamos sus reclamos de reparación por los daños del colonialismo y la esclavitud. Un esfuerzo especial demanda hoy el pueblo de Haití, que tanto precisa de nuestra solidaridad.

Cuba mantiene su compromiso en la búsqueda de la paz en Colombia.

Reiteramos el apoyo irrestricto a Argentina en su demanda de soberanía sobre las islas Malvinas, Georgias del Sur y Sandwich del Sur.

Reafirmamos el compromiso inequívoco con la libre determinación y la independencia del hermano pueblo de Puerto Rico.

Distinguidos colegas:

Urge revitalizar la Celac para avanzar hacia una recuperación inclusiva y justa que nos fortalezca como región y contribuya al bienestar de nuestras naciones.

Urge fortalecer este mecanismo único que nos permite dialogar como un haz de naciones con similares necesidades e intereses.

No dejemos pasar la oportunidad de seguir haciendo historia.

Muchas gracias

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