Servili ai loro padroni

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Gli USA, frustrati per non aver ottenuto risultati, lo scorso 11 luglio, nei loro piani per fomentare un movimento popolare anti-rivoluzione a Cuba, mentre avevano preparato una forte macchina propagandistica attraverso le reti sociali con l’aspirazione di ripetere la loro esperienza in Ucraina.

Di fronte a questa sconfitta, si sono assunti il ​​compito di incrementare la loro logora crociata della “mancanza di libertà” e delle “violazioni dei diritti umani” nell’isola, con l’impiego dei loro lacchè nel Parlamento Europeo.

Si sa a chi rispondono alcuni dei partiti che compongono detto parlamento, coloro che li dirigono e da dove provengono i soldi per finanziarli. Per questo, ogni volta che gli yankee fanno un appello per condannare Cuba o il Venezuela, lì ci sono i servi pronti a eseguire gli ordini. Tuttavia, non condannano mai paesi come la Colombia dove la repressione governativa è endemica, gli omicidi dei dirigenti sociali sono il pane quotidiano e gli arresti arbitrari e gli scomparsi sono costanti.

Tutte le azioni sovversive ideate e sviluppate dagli yankee e dalle loro agenzie di intelligence, volte a materializzare un movimento popolare a Cuba, sono state un fiasco, tra cui l’11 novembre 2020 guidato da Tania Brugueras; il Movimento San Isidro e l’11 luglio 2021 sono esempi viventi, perché il vero popolo cubano non sono le reti sociali, è in ogni strada e nonostante le penurie causate da 62 anni di guerra economica e finanziaria, continuano maggioritariamente a sostenere la Rivoluzione socialista.

Cuba, povera e bloccata dagli USA, non solo resiste stoicamente, bensì avanza e in mezzo alla pandemia di Covid-19, che oltre alla salute colpisce la sua economia, ha ottenuto, che i suoi scienziati, formati dalla Rivoluzione, creassero 5 candidati vaccini e di essi, tre già certificati come vaccini, rendendo possibile l’immunizzazione di tutta la sua popolazione, oltre i 3 anni; una situazione che il Parlamento Europeo omette.

Non sappiamo perché gli yankee non abbiano potuto includere Cuba nel recente rapporto sui Diritti Umani, preparato dall’Alta Commissaria ONU  e forse sia parte del motivo della forte pressione sui loro lacchè al Parlamento Europeo, per la loro nuova risoluzione di condanna dell’Avana.

In tale risoluzione, preceduta da un complesso dibattito, conservatori, liberali e “socialisti”, carichi di odio, hanno condannato la presunta e manipolata “violenza e repressione” delle autorità cubane durante i disordini dell’11 luglio, fatti smantellati con sufficienti prove esposte sulla TV nazionale, dove si è esibita l’aggressività di un gruppo di quei manifestanti, contro la polizia, l’assalto ai centri commerciali, l’uso di molotov ed altri mezzi usati per attaccare che sono usciti in difesa dell’ordine interno.

Gli yankee non hanno mai potuto dimostrare, a Cuba, una repressione poliziesca come quella che loro praticano contro la popolazione nera, né scomparsi o assassinati, come avviene in Cile e Colombia, che le loro squadre di propaganda non accusano né sanzionano.

Il Parlamento Europeo è orfano di moralità e autorità per agire in favore degli USA, non condannando la più lunga guerra economica, commerciale e finanziaria della storia moderna, di un paese grande e potente contro uno piccolo che non intacca la sua sicurezza nazionale, né per denunciare gli atti di terrorismo compiuti dalla CIA contro il popolo cubano, che sì violano i diritti di undici milioni di persone.

Perché quello stesso Parlamento Europeo non ha sanzionato gli USA per le sue selvagge repressioni del movimento Black Lives Matter, né ha detto una sola parola quando la repressione poliziesca ha ucciso George Floyd e altri neri indifesi, bambini inclusi?

E le torture della CIA nelle sue carceri segrete, compresa quella situata nella sua base navale di Guantanamo, non preoccupano i parlamentari che ora esigono a Cuba rispetto per i manifestanti, riforme democratiche e apertura economica?

Meglio che siano onesti ed espongano che tutto ciò che vogliono è smantellare il socialismo cubano, come è successo nei paesi socialisti europei, e imporre un governo servile a Washington allo stile di Jeanine Añez in Bolivia, attraverso un colpo di stato che neppure ha causato preoccupazione nei signori parlamentari d’Europa, dove c’è stata una brutale repressione, massacri di cittadini che si sono opposti a questa manovra sostenuta dall’OSA, arresti e atti criminali visti in TV, senza che nessuna di queste violazioni dei Diritti Umani abbia motivato l’eurodeputato Leopoldo López Gil, del Partito Popolare e ancor meno la ceca Dita Charanzová, vicepresidentessa del Parlamento Europeo, entrambi note marionette degli yankee.

Lo scopo che gli USA desiderano è annullare l’Accordo tra Bruxelles e L’Avana, perché consente il commercio e un miglioramento economico per l’Isola, situazione alla quale gli USA si oppongono fortemente, poiché aspirano solo a soffocare l’economia cubana.

Insieme a ciò e nel loro piano approvato per incrementare la corrente di opinione contro la Rivoluzione Cubana, nel mese di ottobre porteranno l’agente della CIA Tania Brugueras, al Forum della Libertà di Oslo, affinché vomiti il suo odio e frustrazione, insieme al latitante della giustizia venezuelana, Leopoldo López, figlio del parlamentare europeo.

Sulla stessa falsariga, la rivista TIME, che fa parte dell’organico della CIA per le sue azioni sovversive, come constatato nella declassificata Operazione Mockingbird, si è appena messa un altro bidone di spazzatura nominando il delinquente Luis Manuel Otero Alcántara, tra le 100 persone più influenti in America, insieme a personalità come il principe Harry del Regno Unito e sua moglie.

Non sanno più cos’altro fare per offuscare l’immagine della Rivoluzione cubana, sprecano miliardi ed il popolo (cubano ndt) continua il suo illimitato sostegno al socialismo, perché sa ciò che perderebbe se gli yankee tornassero a governare il paese, situazione allertata da José Martí, nello scrivere: “Impedire, per tempo, con l’indipendenza di Cuba che gli USA si estendano per le Antille e cadano, con quell’ulteriore forza, sulle nostre terre d’America”.


Serviles a sus amos

Por Arthur González

Estados Unidos, frustrado por no haber obtenido resultados el pasado 11 de julio, en sus planes de fomentar en Cuba un movimiento popular anti revolución, cuando prepararon una fuerte maquinaria propagandística por las redes sociales con la aspiración de repetir su experiencia en Ucrania.

Ante esa derrota, se dieron a la tarea de incrementar su gastada cruzada de la “falta de libertad” y las “violaciones de los derechos humanos” en la Isla, con el empleo de sus lacayos en el Parlamento Europeo.

Se conoce a quién responden algunos de los partidos que integran dicho parlamento, quiénes los dirigen y de dónde proviene el dinero para financiarlos. Por eso, cada vez que los yanquis hacen un llamado para condenar a Cuba o a Venezuela, ahí están los siervos prestos a cumplir las órdenes. Sin embargo, jamás condenan a países como Colombia donde la represión gubernamental es endémica, los asesinatos de líderes sociales es el pan diario y las detenciones arbitrarias y los desaparecidos son constantes.

Todas las acciones subversivas ideadas y desarrolladas por los yanquis y sus agencias de inteligencia, encaminadas a materializar un movimiento popular en Cuba han sido un fiasco, entre ellos el 11 de noviembre 2020 liderado por Tania Brugueras; el Movimiento San Isidro y el 11 de julio 2021 son vivos ejemplos, porque el verdadero pueblo cubano no son las redes sociales, está en cada calle y a pesar de las penurias provocadas por 62 años de guerra económica y financiera, continúa mayoritariamente apoyando a la Revolución socialista.

Cuba, pobre y bloqueada por Estados Unidos, no solo resiste estoicamente, sino que avanza y en medio de la pandemia de la Covid-19, que además de la salud afecta su economía, pero logró con sus científicos formados por la Revolución, crearan 5 candidatos vacunales y de ellos, tres ya certificados como vacunas, posibilitando que toda su población mayor de 3 años sea inmunizada, situación que el Parlamento Europeo omite.

No sabemos por qué los yanquis no pudieron incluir a Cuba en el reciente informe sobre Derechos Humanos, elaborado por la Alta Comisionada de la ONU y quizás sea parte del motivo de la fuerte presión sobre sus lacayos en el parlamento europeo, para su nueva resolución de condena a La Habana.

En dicha resolución, precedida por un complejo debate, conservadores, liberales y “socialistas”, cargados de odio, condenaron la supuesta y manipulada “violencia y represión” de las autoridades cubanas durante los disturbios del 11 de julio, hechos desmontados con suficientes pruebas expuestas en la TV nacional, donde se exhibió la agresividad de un grupo de esos manifestantes, contra los policías, el asalto a centros comerciales, el empleo de cocteles molotov y otros medios empleados para atacar a quienes salieron en defensa del orden interno.

Los yanquis nunca han podido demostrar en Cuba una represión policial como la que practican ellos contra su población negra, ni desaparecidos o asesinados, como sucede en Chile y Colombia, que sus equipos de propaganda no acusan ni sancionan.

El Parlamento Europeo es huérfano de moral y autoridad por actuar a favor de Estados Unidos, no condenar la guerra económica, comercial y financiera más larga de la historia moderna, de un país grande y poderoso contra uno pequeño que no afecta su seguridad nacional, ni denunciar los actos de terrorismo ejecutados por la CIA contra el pueblo cubano, que sí violan los derechos de once millones de personas.

¿Por qué ese mismo Parlamento Europeo no sancionó a Estados Unidos por las salvajes represiones contra el movimiento La vida de los negros importa, ni dijeron una sola palabra cuando la represión policial asesinó a George Floyd y a otros negros indefensos, niños incluidos?

¿Y las torturas de la CIA en sus cárceles secretas, entre ellas la ubicada en su base naval en Guantánamo, no preocupan a los parlamentarios que ahora le exigen a Cuba respeto para los manifestantes, reformas democráticas y apertura económica?

Mejor que sean honesto y expongan que lo único que quieren es desmontar el socialismo cubano, como sucedió en los países socialistas europeos, e imponer un gobierno servil a Washington al estilo de Jeanine Añez en Bolivia, mediante un golpe de Estado que tampoco causó preocupación en los señores parlamentarios de Europa, donde hubo una brutal represión, masacres a ciudadanos que se opusieron a esa maniobra apoyada por la OEA, detenciones y actos criminales vistos por la TV, sin que ninguna de esas violaciones a los Derechos Humanos motivara al eurodiputado Leopoldo López Gil, del Partido Popular y menos a la checa Dita Charanzová, vicepresidenta del Parlamento Europeo, ambos conocidas marionetas de los yanquis.

El fin que desea Estados Unidos es anular el Acuerdo entre Bruselas y La Habana, porque permite el comercio y una mejoría económica para la Isla, situación a la que se opone rotundamente Estados Unidos, que solo aspira a asfixiar la economía cubana.

Unido a esto y en su plan aprobado para incrementar la matriz de opinión contra la Revolución cubana, en el mes de octubre llevarán a la agente CIA Tania Brugueras, al Foro de Libertad de Oslo, para que vomite su odio y frustración, junto al prófugo de la justicia venezolana, Leopoldo López, hijo del parlamentario europeo.

En esa misma cuerda, la revista TIME, que forma parte de la plantilla de la CIA para sus acciones subversivas, según consta en la desclasificada Operación Mockingbird, acaba de ponerse otro cubo de basura al denominar al delincuente Luis Manuel Otero Alcántara, entre las 100 personas más influyentes de América, junto a personalidades como el príncipe Harry del Reino Unido y su esposa.

Ya no saben que más hacer para empañar la imagen de la Revolución cubana, malgastan miles de millones y el pueblo continúa su apoyo irrestricto al socialismo, porque sabe lo que perdería si los yanquis regresaran a gobernar el país, situación alertada por José Martí, al escribir: “Impedir a tiempo con la independencia de Cuba que se extiendan por las Antillas los Estados Unidos y caigan, con esa fuerza más, sobre nuestras tierras de América”.

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