Cuba e l’Unione Europea hanno concluso la terza edizione del dialogo politico su “Disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa” e “Traffico illecito di armi leggere e di piccolo calibro e altre armi convenzionali”, in formato virtuale.
COMUNICADO | Venezuela rechaza la decisión de la @EU_Commission de renovar, las sanciones ilegales y criminales aplicadas al pueblo venezolano.
Continuaremos defendiendo nuestra soberanía, con base a nuestros principios constitucionales. pic.twitter.com/XnwuEIM8R5
Il Venezuela ha stigmatizzato la decisione dell’Unione Europea di rinnovare le sanzioni unilaterali contro il Paese sudamericano, proprio mentre in Francia l presidente Emmanuel Macron ha dato il suo beneplacito ai negoziati tra il governo di Caracas e l’opposizione.
Un gruppo di 27 eurodeputati di diverse forze politiche e paesi hanno domandato ai leader dell’Unione Europea (UE) di promuovere tra i loro Stati membri un rapido aiuto a Cuba dopo il recente incendio a Matanzas, ha informato Prensa Latina.
Cuba ha respinto oggi le recenti dichiarazioni sull’isola da parte delle istituzioni dell’Unione Europea (UE) e del portavoce del blocco regionale, Peter Stano, contrarie ai principi dell’Accordo di dialogo politico e di cooperazione (ADPC) firmato tra le due parti nel 2016.
Cuba e l’Unione Europea (UE) stanno facendo progressi nella cooperazione dopo aver identificato aree con potenzialità come la sicurezza alimentare, lo sviluppo locale della comunità, la connettività digitale e le politiche ecologicamente sostenibili.
Ancora una volta l’UE raddoppia la sua politica di due pesi e due misure nei confronti del nostro paese. Questa volta con le dichiarazioni ingerenti del suo Alto Rappresentante Joseph Borrell, che ha osato mettere in discussione il sistema giudiziario e l’equità delle leggi cubane, facendo il gioco dell’UE.
Un’energica opposizione alla dichiarazione su Cuba dell’alto rappresentante dell’Unione Europea, Josep Borrel, è stata pubblicata in Twitter dal membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla.
Le collaborazioni tra Cuba e l’Unione Europea per i prossimi anni sono state stabilite nel Programma Indicativo Multiannuale per il periodo 2021-2027, firmate il 15 e 16 febbraio nell’Università Centrale «Marta Abreu» do Las Villas
L’Unione Europea (UE) ha ribadito oggi il suo rifiuto della componente extraterritoriale del blocco USA imposto a Cuba rappresentato dalla Legge Helms-Burton e ha sottolineato che lo considera contrario al diritto internazionale.
L’Unione Europea dopo aver accettato di partecipare alle prossime elezioni venezuelane dove parteciperanno tutti i settori dell’opposizione, compresi quelli più estremi che avevano optato per la strada golpista indicata da Washington, torna a colpire il Venezuela.
Josep Borrell torna ad essere protagonista nei principali media venezuelani ed europei dopo aver dichiarato che il settore antichavista, rappresentato da Leopoldo López e Juan Guaidó, pretende “minare” il piano dell’Unione Europea (UE) d’inviare una missione di osservazione elettorale (MOE) alle elezioni di novembre in Venezuela.
Un’ipocrisia senza limiti quella dell’Unione europea. A una settimana dal nuovo voto di condanna contro Cuba da parte dell’Europarlamento per la «repressione del governo nei confronti delle proteste» di luglio, la Ue non ha esitato a stringere un accordo con la Colombia di Iván Duque, chiudendo gli occhi con la massima disinvoltura sulla violentissima repressione della rivolta sociale dei mesi scorsi come pure sul «genocidio politico» tuttora in corso nel paese.
Il Parlamento europeo ha approvato una condanna di Cuba per “la violenza e repressione estrema contro manifestanti” pacifici nelle proteste avvenute a luglio (1).
“Brutale repressione” sull’isola, ci dice la stampa europea (2). Ma se guardiamo in dettaglio le decine di video pubblicati su quegli incidenti (3) (4) (5), e disconnettiamo il suono dalla narrazione, cosa vediamo realmente? Una polizia cubana poco addestrata che dà una tiepida risposta davanti alle aggressioni (6), e le cui espressioni più violente sono quasi infantili accanto alle azioni di molte polizie di tutto il mondo. Per cominciare, quelle della stessa Europa (7).
La posizione degli elementi più reazionari del Parlamento europeo, che hanno votato questo giovedì a favore di una risoluzione di condanna di Cuba, basata sulla scusa della violazione dei diritti umani, della repressione e dei divieti di utilizzo di Internet, che costituisce una palese interferenza negli affari interni del nostro paese, deve essere considerata una vergogna.