Cuba, né obbligo vaccinale né green pass

Roberto Cursi www.lantidiplomatico.it

Cuba ha una popolazione che si avvicina agli 11.330.000 persone, e dall’età di due anni già si può ricevere la prima dose del vaccino. Al 13 febbraio, come riporta il Ministero della Salute, sono state somministrate 34.748.037 dosi di SOBERANA 02, SOBERANA Plus e ABDALA (tutti vaccini pubblici cubani), con 10.591.716 persone che hanno ricevuto almeno una dose, arrivando al 93,5% della popolazione, mentre sono 9.858.220 quelle che hanno un programma vaccinale completo, e corrispondono all’88,1%.

Ma come è stato possibile questo se non c’è un obbligo vaccinale e né il green pass?

In un video postato ieri (15 febbraio) su Facebook, Paolo Ferrero ci spiega che si trova a Cuba insieme a una delegazione del Partito della Sinistra Europea per incontrare il governo cubano e visitare l’Istituto Finlay, una delle realtà dell’Isola di cui si è sentito più parlare in questo periodo di pandemia mondiale, perché è lì che si sviluppano due dei vaccini cubani, come il Soberana 02 e Soberana Plus, mentre il vaccino Abdala è creato dal Centro di Ingegneria Genetica e Biotecnologia dell’Avana (CIGB). Ricordiamo che a Cuba ci sono anche altri due in fase di sperimentazione, il Soberana 01 e il Mambisa.

Ferrero si domanda come “sia stato possibile questa specie di miracolo” in un Paese come Cuba, dato che da 60 anni è sottoposta a un blocco economico, commerciale e finanziario che le impedisce di accedere con facilità a un’infinità di cose, perfino alle “siringhe o al vetro per le boccette per confezionare i vaccini”. Eppure Cuba ci è riuscita, e ha quasi la totalità della popolazione vaccinabile già sottoposta a vaccino, e una percentuale di morti con la variante Omicron bassissima rispetto ai Paesi occidentali, con una media di due/tre morti al giorno, contro le centinaia nei singoli Paesi europei.

Questa specie di miracolo, dice Ferrero, “non è un miracolo deciso dal Padre eterno, ma dal popolo cubano”, perché la capacità di sviluppare i suoi vaccini pubblici non è stata dettata dalla volontà di guadagnare miliardi, come lo è per le grandi multinazionali di Big Pharma, “ma dalla volontà di salvare vite umane”.

Ed è per questo che uno dei loro vaccini lo hanno chiamato Soberana (vacuna “Soberana” in spagnolo; vaccino “Sovrano” in italiano), per sottolineare la sovranità della loro Patria, perché, hanno detto i cubani, “la nostra Patria è Cuba, ma la nostra Patria è anche il mondo intero, la nostra Patria è l’Umanità”.

Nel video, alle varie domande che inizialmente Paolo Ferrero si è posto, seguono anche delle risposte molto chiarificatrici su come sia stato possibile il “miracolo cubano”; non solo nel riuscire a sviluppare vari vaccini anti Covid, ma anche nell’essere riusciti a vaccinare il 93,5% della popolazione con almeno una dose e l’88,1% col ciclo completo, senza nessun obbligo e né green pass.

Come mai, si domanda ancora Ferrero, in Europa, ma non solo, c’è questa grande polemica “che sembra una specie di guerra civile tra ‘pro vax’ e ‘no-vax’ e invece a Cuba tutto questo non c’è?” È un problema di mancanza di libertà, come in molti penserebbero, vista la trita narrazione che il popolo cubano sia sottomesso a una dura dittatura o invece la scelta dei cubani deriva da un libero arbitrio, e soprattutto da una fiducia nella propria sanità pubblica?

Guardate il video, e troverete tutte le risposte alle domande che fin qui sono state elencate, e con esse si potrà capire il perché a Cuba non esistono persone che si rifiutino di sottoporsi alla vaccinazione anti Covid.


Cuba: «la ‘Resistenza creativa’ e l‘Umanità solidale’ per non diventare come gli altri»

Roberto Cursi

«Lavorare per l’uguaglianza, sapendo che l’uguaglianza non è il fine dei comunisti. L’uguaglianza è la precondizione per il libero sviluppo delle persone». Queste parole le ha dette Paolo Ferrero, Vicepresidente del Partito della Sinistra Europea, riportando, in un video, alcuni contenuti dell’incontro che il 15 febbraio ha avuto col presidente cubano Miguel Díaz-Canel, il quale gli ha spiegato l’attuale realtà che sta vivendo Cuba e alcune delle misure che la dirigenza del Paese ritiene opportuno adottare.

In questi giorni, rappresentati del Partito della Sinistra Europea sono in visita a Cuba. Ne ho già parlato nel mio precedente articolo, dove riporto il racconto fatto da Ferrero su come Cuba sia stata capace di produrre i suoi vaccini pubblici e di come i cubani – la quasi totalità della popolazione – abbiano scelto di vaccinarsi senza nessun obbligo e né green pass.

Chi segue i miei articoli, archiviati nel blog “Non solo Cuba”[1] de «l’AntiDiplomatico», sa bene che sono interessato ad argomenti che riguardano la realtà socio-politica di Cuba; se poi in due articoli consecutivi mi trovo a parlare del Partito della Sinistra Europea, e soprattutto del suo Vicepresidente Paolo Ferrero, è solo un caso dovuto agli interessanti contenuti che sono stati resi pubblici attraverso due suoi video, i quali ritengo importante portare a più vasta conoscenza.

Ieri Ferrero ha pubblicato il secondo video, dove ci parla dell’incontro che la delegazione di “Sinistra Europea” ha avuto col Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel, che gli ha parlato apertamente della dura realtà che è costretto a vivere il popolo cubano a causa del “Bloqueo” imposto dagli Stati Uniti, e di alcune soluzioni da dover prendere per poter continuare a resistere, senza doversi piegare alla logica dominante del neoliberismo.

Ferrero riassume brevemente il contenuto dell’incontro, ma, anche se lo fa per sommi capi, riesce a farci capire bene le parti più significative di quello che il Presidente Díaz-Canel gli ha riferito.

Il video, che dura 15 minuti, è diviso esattamente in due parti, “i problemi” e “l’atteggiamento per affrontarli”. La seconda parte è quella più interessante, ma non perché gli argomenti della prima non lo siano, anzi, quelli di cui si parla sono problemi gravissimi per Cuba, ma per chi segue le vicende che accadono nell’Isola, questi sono già conosciuti, dato che sono decenni che li subisce, e per questo li riassumerò velocemente.

Per chi invece non ne avesse contezza, e vuole saperne di più, può farlo andando sui tanti link che troverà nel testo che segue.

Partiamo dalle dure conseguenze che deve subire Cuba a causa del “Bloqueo”, inasprito maggiormente dalle 242 misure coercitive aggiunte sotto l’amministrazione Trump, il quale, proprio negli ultimi giorni del suo mandato ha perfino incluso Cuba nella lista dei Paesi che patrocinano il terrorismo, e questo – con tutte le conseguenze che ne derivano – ha dato il colpo mortale all’economia cubana, penalizzandola anche nell’utilizzo del dollaro, e creandogli enormi problemi negli scambi commerciali internazionali.

Inoltre, Ferrero, ci parla del tentativo da parte degli Stati Uniti di fomentare la rivolta popolare nell’Isola attraverso il cosiddetto “golpe soave”. Il primo tentativo c’è stato l’estate passata con le proteste nelle strade cubane avvenute l’11 luglio e poi è seguito quello miseramente fallito del 15 novembre, con nessun cubano in strada e il leader della protesta già in viaggio su un aereo, con destinazione Madrid.

Nella seconda parte del video, si spiega a grandi linee come a Cuba è stata affrontata la riforma costituzionale, con la piena partecipazione popolare alle modifiche della stessa, poi sottoposta a referendum, e di come ora stanno affrontando il nuovo “Codice della Famiglia”.

Per quanto riguarda invece “la ‘Resistenza creativa’ e l‘Umanità solidale’ che Cuba mette in atto “per non diventare come gli altri”, rimando alla visione del video, perché ritengo che siano due delle cose più originali del racconto, e le parole usate per spiegarle sono sicuramente migliori di quelle che avrei usato io per chiudere l’articolo.

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Il precedente articolo con video: “Cuba, né obbligo vaccinale né green pass” https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-cuba_n_obbligo_vaccinale_n_green_pass/42370_45173/

[1] Blog “Non solo Cuba” https://www.lantidiplomatico.it/news-non_solo_cuba/42370/

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