Come è stata smantellata l’operazione sovversiva con l’etichetta SOSCuba?

Lo studio ha dettagliato che la rete attorno a questa campagna ha registrato, in 24 ore, una community di 15058 utenti, che hanno generato 59936 tweet

Una squadra di esperti di Cubaperiodistas ha smantellato, tramite Twitter, la riciclata operazione contro Cuba provenienti da reti organizzate in Florida, USA, attraverso l’uso dell’etichetta SOSCuba.

Lo studio ha dettagliato che la rete attorno a questa campagna ha registrato, in 24 ore, una community di 15058 utenti, che hanno generato 59936 tweet.

Un grafico realizzato con la piattaforma Gephi ha permesso osservare una rete omofila (uccelli dello stesso piumaggio, d’ideologia di destra o di estrema destra).

Hanno evidenziato, come risultato rivelatore, che l’utente @agusantonetti è diventato il più importante promotore dell’etichetta SOSCuba. Questo utente ha attivato, nella sua rete di interazioni, quasi 7000 account che hanno lanciato più di 8500 tweet.

Un’altra figura è stata @mentions, operatore politico dell’Atlas Network, rete internazionale neofascista finanziata da fondi di destra legati a Steve Bannon. Inoltre, conduce campagne di disinformazione contro i movimenti sociali e progressisti.

Uno degli utenti che ha avviato la mobilitazione digitale è stato @unpoetaahi, un assiduo frequentatore delle campagne di disinformazione e attacchi progettati dalla Florida. Questo utente ha una rete di interazioni con 1636 account, che hanno generato più di 14500 tweet.

Cubaperiodistas ha rivelato che decine di account si sono articolati ai contenuti di @unpoetaahi e centinaia di retweet sono stati concessi in 24 ore, il che chiarisce l’esistenza di una schiera di account falsi che Twitter non ha disattivato.

Sottolinea inoltre che è evidente il funzionamento di schiere con account automatizzati, attraverso le quali sono stati effettuati centinaia di retweet da quando è stata attivata l’etichetta SOSCuba.

Per l’occasione sono stati creati più di 200 account. Tutti sono stati registrati nel marzo 2022 e per la maggior parte interagiscono solo con i contenuti di SOSCuba.

L’account @Cubanodeapie20 è uno dei tanti che non sono autentici e più prolifici. È stato creato e, in meno di 24 ore, ha avuto 310 tweet, di cui 220 sono stati ritwittati con contenuti relativi all’etichetta SOSCuba.

La foto del profilo di quell’utente è stata scaricata da Pinterest ed è stata utilizzata su diversi siti a tema cubano. Dopo 36 ore, @Cubanodeapie20 aveva 867 retweet contenenti l’etichetta. Inoltre, non ha contenuti propri.

Altro caso rilevante è @heviaconesa, uno dei bot che hanno partecipato all’operazione digitale che ha accompagnato i moti di luglio. È stato creato il 12 luglio 2021 e, ora, in 48 ore, ha fornito 1374 retweet a contenuti relativi a SOSCuba, ciò che mostra i collegamenti tra gli organizzatori di quello stratagemma e questa nuova operazione.

A tutto questo si aggiunge la monetizzazione della scaramuccia. Diversi utenti promettono tra i 200 ed i 500 dollari a coloro che inondano la piattaforma dell’etichetta utilizzata dagli operatori di Miami per promuovere la destabilizzazione e manipolare la realtà di Cuba. Ciò che questi hater non si aspettavano era che l’hashtag #VamosConTodo si posizionasse con una forza straordinariamente superiore sulle reti, eclissando i loro miserabili scopi.


¿Cómo se desmontó la operación subversiva con la etiqueta SOSCuba?

 

El estudio detalló que la red en torno a esta campaña registró, en 24 horas, una comunidad de 15 058 usuarios, que generaron 59 936 tuits

Un equipo de expertos de Cubaperiodistas desmontó, a través de Twitter, la reciclada operación contra Cuba desde redes organizadas en la Florida, Estados Unidos, mediante el uso de la etiqueta SOSCuba.

El estudio detalló que la red en torno a esta campaña registró, en 24 horas, una comunidad de 15 058 usuarios, que generaron 59 936 tuits.

Un gráfico elaborado con la plataforma Gephi permitió observar una red homófila (pájaros de un mismo plumaje, de ideología derechista o ultraderechista).

Destacaron, como resultados reveladores, que el usuario @agusantonetti se convirtió en el más importante promotor de la etiqueta SOSCuba. Este usuario activó, en su red de interacciones, a casi 7 000 cuentas que lanzaron más de 8 500 tuits.

Otra figura fue @mentions, un operador político de Atlas Network, internacional neofascista en redes financiada por fondos de derecha vinculada a Steve Bannon. Además, lidera las campañas de desinformación contra los movimientos sociales y progresistas.

Uno de los usuarios que comenzó la movilización digital fue @unpoetaahi, habitual en las campañas de desinformación y ataques diseñados desde la Florida. Este usuario posee una red de interacciones con 1 636 cuentas, que generaron más de 14 500 tuits.

Cubaperiodistas reveló que decenas de cuentas se articularon con los contenidos de @unpoetaahi, y fueron otorgados cientos de retuits en 24 horas, lo cual clarifica la existencia de una granja de cuentas falsas que Twitter no ha desactivado.

También señala que es evidente la operación de granjas con cuentas automatizadas, a través de las cuales se realizan cientos de retuits desde que se activó la etiqueta SOSCuba.

Más de 200 cuentas fueron creadas para la ocasión. Todas se registraron en marzo de 2022, y en su mayoría solo interactúan con los contenidos de SOSCuba.

La cuenta @Cubanodeapie20 es una de las tantas que no son auténticas más prolíficas. Fue creada y, en menos de 24 horas, tuvo 310 tuits, de los cuales 220 fueron retuiteados con contenidos relacionados con la etiqueta SOSCuba.

La foto de perfil de ese usuario se descargó de Pinterest, y ha sido utilizada en varios sitios de temas cubanos. Al cabo de 36 horas, @Cubanodeapie20 tenía 867 retuits que contenían la etiqueta. Además, no tiene contenidos propios.

Otro caso de relevancia es @heviaconesa, uno de los bots que participaron en la operación digital que acompañó los disturbios de julio. Fue creado el 12 de julio de 2021 y, ahora, en 48 horas, dio 1 374 retuits a contenidos relacionados con SOSCuba, lo que evidencia los vínculos entre los organizadores de aquella estratagema y esta nueva operación.

A todo esto se suma la monetización de la escaramuza. Varios usuarios prometen entre 200 y 500 dólares a quienes inunden la plataforma de la etiqueta utilizada por los operadores de Miami para propiciar la desestabilización y manipular la realidad de Cuba. Lo que no esperaban estos odiadores era que la etiqueta #VamosConTodo se posicionara con una fuerza extraordinariamente superior en las redes, y eclipsara sus miserables propósitos.

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