Governo USA riapre i servizi consolari all’Avana

Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha dichiarato su Twitter che la decisione degli Stati Uniti di riprendere il trattamento completo dei visti per i migranti cubani dall’ambasciata statunitense all’Avana è un “passo necessario e corretto”.

Il rilascio di documenti per l’immigrazione, che l’ambasciata ha ripreso mercoledì, fa parte del processo di riapertura.

“La ripresa del trattamento dei visti per i migranti cubani da parte dell’ambasciata statunitense all’Avana è un passo necessario e corretto. Non include ancora i visti per non immigrati, il che ostacola le visite familiari e gli scambi culturali, sportivi e scientifici, per i quali Cuba rimane aperta”, ha scritto Rodríguez Parrilla su Twitter.

In un altro tweet il ministro degli Esteri ha affermato che “finché continueranno il blocco, le misure di massima pressione e il trattamento privilegiato alla frontiera, sarà difficile ridurre in modo considerevole il flusso migratorio irregolare”.

Il trattamento completo dei visti per immigrati era stato sospeso sotto l’amministrazione Trump, che aveva appoggiato la decisione su presunti attacchi sonici contro il personale dell’ambasciata a L’Avana, che non potevano essere provati e alla fine sono stati screditati dalla comunità scientifica.

Il Ministro degli Esteri accoglie con favore la ripresa dei visti statunitensi per Cuba

teleSUR

L’ambasciata statunitense a Cuba aveva informato nel novembre 2022 che questo processo sarebbe stato ripreso in questa data.

Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez ha descritto mercoledì la ripresa del trattamento dei visti per gli immigrati cubani da parte dell’ambasciata degli Stati Uniti all’Avana come un passo nella giusta direzione, sebbene si sia rammaricato del fatto che non includa i visti per non immigrati.

“La ripresa del trattamento dei visti per i migranti cubani da parte dell’ambasciata statunitense all’Avana è un passo necessario e corretto. Non include ancora i visti per non immigrati”, ha dichiarato il ministro degli Esteri cubano sul suo account Twitter ufficiale.

Questa condizione, che non include le persone che vogliono viaggiare ma non come migranti, “ostacola le visite familiari e gli scambi culturali, sportivi e scientifici, per i quali Cuba rimane aperta”, ha sottolineato Rodríguez.

Il capo del portafoglio diplomatico ha indicato che “finché continueranno il blocco, le misure di massima pressione e il trattamento privilegiato al confine con gli Stati Uniti, sarà difficile ridurre in modo significativo l’immigrazione irregolare”.

La dichiarazione è stata rilasciata dopo un incontro tra il viceministro cubano Carlos Fernández de Cossío, l’assistente del Segretario del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per gli Affari Consolari, Rena Bitter, e il direttore dei Servizi per la Cittadinanza e l’Immigrazione del Dipartimento della Sicurezza Interna, Ur Mendoza Jaddou.

L’ambasciata statunitense a Cuba aveva informato nel novembre 2022 che il processo di rilascio dei visti per immigrati sarebbe ripreso presso la sede diplomatica di Cuba a partire da quella data.

Fonte: Cubainformación

Traduzione: italiacuba.it

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