Cuba. Giugno nelle aggressioni contro l’isola

José Luis Mendez Mendez Resumen Latinoamericano

La storia delle aggressioni contro Cuba conferma, con abbondanza di esempi, che ogni giorno di ogni settimana, per mesi ed anni, per più di sei decenni, si è ordito, fabbricato o eseguito un atto ostile. Il mese di giugno non ha fatto eccezione.

Il 5 giugno 1959, il console cubano a Miami, Alonso Hidalgo Barrios, è aggredito da diversi controrivoluzionari, che gli causano gravi ferite.

Inoltre negli USA è promosso il banditismo e i criminali, insorti a Cuba, ricevono supporto logistico. Il 29 giugno di quell’anno, un aereo proveniente dal nord lancia paracaduti con rifornimenti bellici nella fattoria Molino, Consolación del Sur, Pinar del Río.

Fino alla rottura delle relazioni diplomatiche tra USA e Cuba, la sede USA all’Avana fu un centro di attività cospirative, quindi, dopo diversi avvertimenti diplomatici, il 15 giugno 1960, sono detenuti ed espulsi dal paese i funzionari USA, Edwin L. Sweet e William G. Friedman, che, con la copertura del loro status diplomatico, cospiravano per svolgere attività terroristiche; erano entrambi membri dell’FBI.

Quello stesso giorno, l’organizzazione controrivoluzionaria La Cruz   infiltra, da Punta Hicacos, Varadero, Matanzas, i controrivoluzionari Mario Tauler Sagué e Armando Cubria Ramos, per attentare alla vita dell’allora Primo Ministro, Fidel Castro Ruz.

Aumentarono le persecuzioni alle rappresentanze diplomatiche e commerciali cubane nei paesi latinoamericani che non avevano interrotto i rapporti con la giovane Rivoluzione cubana. Il 4 giugno 1961, l’ambasciata cubana a Città di Panama, Panama, è fatta segno di colpi di arma da fuoco e si realizza una provocazione contro la sede diplomatica cubana a La Paz, Bolivia.

Sempre quel giorno si produsse un attacco aereo, procedente dagli USA, contro lo zuccherificio La Reforma a Las Villas.

Il 24, dello stesso mese, si realizza un altro attacco incendiario e sparatoria contro l’ambasciata cubana a Città di Panama, Panama.

Dopo il fallimento dell’invasione mercenaria, i settori aggressivi negli USA tramano nuove operazioni sovversive e compiono diversi atti ostili. Il 3 giugno 1962, tre agenti della CIA si infiltrarono per attivare i loro contatti con organizzazioni a Cuba. Cinque giorni dopo muoiono, in un tentativo simile, i terroristi, Santiago Veta Díaz e José Miguel Delgado Martínez, mentre cercano d’infiltrarsi attraverso Baracoa, Oriente. Nel frattempo, il 10, l’organizzazione Fronte Unito Occidentale (FUO) effettua un’infiltrazione per far uscire dal Paese tre dei suoi membri.

Al rompersi le relazioni diplomatiche, il 3 gennaio 1961, l’illegale base USA a Guantánamo, Oriente, aumenta le sue azioni sovversive, così il 29 giugno 1962 sono catturati gli agenti della CIA, Julio José Wright Simón e Ardecales Garzón Ávalos, che si erano infiltrati dalla predetta base militare, vennero loto  sequestrate armi ed esplosivi.

Dopo il clamoroso fiasco della cosiddetta Operazione Mangusta, nel 1962, la CIA continuò le sue azioni aggressive contro il territorio cubano nel quadro delle cosiddette Operazioni Autonome o Multiple Vie, ombrello sotto il quale si compiono decine di atti di terrore dentro e fuori l’isola.

Il 10 giugno 1963, l’organizzazione terroristica Movimiento de Recuperación Revolucionaria (MRR) realizzò uno sbarco a Cayo Blanco, Varadero, e attaccò di sorpresa una pattuglia di quattro marinai. Ne rapì due e ne assassinò un altro.

Inoltre, quel giorno, un gruppo di agenti della CIA si infiltra per sabotare la fabbrica di rum Arrechabala a Cárdenas, Matanzas. Il nemico non solo usa il blocco per colpire l’economia cubana, ma usa anche attacchi diretti contro le strutture industriali.

Inoltre, una nave da nord attacca la zona di Río del Medio, Las Villas. Quattro giorni dopo, una squadra della CIA promuove la fuga marittima del capo terrorista dell’organizzazione FUO, ricercato dalle autorità per essere l’autore di numerosi crimini nella provincia di Pinar del Río.

Seguendo la linea aggressiva di colpire l’economia nazionale, il 15 dello stesso mese, una lancia della CIA, guidata dai cosiddetti gruppi di élite di quell’agenzia, i Comandos Mambises, attacca l’impianto chimico solfometallico di Santa Lucía, Pinar del Río. Quattro giorni dopo, si produce il secondo attacco da una imbarcazione della CIA contro la suddetta fabbrica di prodotti chimici.

Il 20 giugno il principale agente della CIA, Clemente Inclán Werner, si infiltra nel territorio nazionale per prendere contatti con uno degli organizzatori dei gruppi terroristici nel Paese e preparare la partenza illegale, via mare, di altri criminali ricercati dalle autorità, fatto che si verifica il 21, quando una squadra di quell’agenzia fa uscire i suoi agenti Esteban Marques Novo, ed i fratelli Ricardo, Orlando e Gilberto Ulloa.

Anche l’attività di pesca che genera articoli esportabili è colpita dal terrorismo. Il 22 giugno dello stesso anno quattro pescherecci, di tipo Sigma, sono attaccati da una lancia della CIA; l’aggressione causa notevoli danni.

Il 23, un commando dei gruppi d’élite della CIA effettuano un’infiltrazione di terroristi con armi ed esplosivi. Al ritorno,  avviene la partenza illegale del terrorista Félix Sebastián Enríquez.

Se l’anno 1963 fu molto attivo nelle aggressioni contro Cuba, l’anno seguente lo superò. L’indebolimento della capacità di pesca rimase una priorità per la CIA. L’8 giugno, il peschereccio Armando II è attaccato a dodici chilometri da Cayo Blanquizar, Rancho Veloz, sulla costa nord di Las Villas da una lancia armata della CIA. Luis e Juan A. Cuadrado Broche sono feriti e la barca affondata. Si verificano perdite per un importo di $ 71334,74.

Il 19 giugno, un comando terroristico combinato del già citato MRR e i cosiddetti Comandos Libres Nacionalistas, CLN, attacca, per via aerea, lo zuccherificio “Marcelo Salado” a Caibarién, Las Villas, provocando ingenti danni. L’aereo attaccante viene abbattuto. Il giorno successivo, si verifica un attacco marittimo contro l’avamposto di osservazione della difesa costiera a Bahía de Cádiz, sulla costa nord della provincia di Las Villas.

Il 16 giugno 1966 è attaccata e sequestrata l’imbarcazione Reina de los Mares della cooperativa peschereccia Caibarién, Las Villas, e il 30 dello stesso mese è sequestrata, a 15 miglia dalla stessa località, una imbarcazione ausiliaria della nave sovietica Vladimir Secenco.

Il 1 giugno 1968, il posto di osservazione della difesa costiera avanzata nella zona di Bahía de Cádiz, Las Villas, è attaccato per la seconda volta, e il 4, il suddetto gruppo estremista Poder Cubano invia un telegramma minacciando di uccidere l’allora presidente del Messico per mantenere, quel paese, relazioni commerciali con Cuba.

Il 21 e 23 giugno 1968 l’organizzazione terroristica Poder Cubano colloca e fa esplodere una bomba presso l’ufficio turistico spagnolo negli USA e un’altra contro le strutture dell’ufficio viaggi messicano a Miami, Florida, con il deliberato fine di intimidire quei paesi per mantenere rapporti con Cuba.

Due giorni dopo, la stessa banda criminale piazza e fa esplodere una bomba in un albergo dove si teneva un evento al quale partecipava una delegazione cubana.

Il 27, questi criminali fanno esplodere una bomba nel garage della residenza del Console messicano a Miami, Florida, e lo stesso giorno fanno esplodere un’altra bomba contro l’Hotel Biscayne a Miami, Florida, per aver annunciato un evento con la partecipazione di delegati cubani.

Il 20 giugno 1969, gli intolleranti membri dei cosiddetti CLN, compiono una provocazione negli USA, contro la missione sovietica all’ONU per la presenza di una flotta navale di quel paese all’Avana e il 23, i menzionati terroristi di Poder Cubano lanciano ordigni incendiari contro la missione cubana all’ONU a New York. Tra il 1967 e il 1968, questi criminali fecero esplodere 82 bombe in dodici città USA nella totale impunità, un record criminale non superato.

Il 21 giugno 1973, nei giorni precedenti il colpo di stato fascista, terroristi cubani piazzano una bomba nell’Ufficio Commerciale cubano e nella residenza di Michel Vázquez, consigliere di quell’organismo a Santiago del Cile. Il 23, i terroristi della banda Omega 7 incendiano un’auto appartenente alla missione cubana presso l’ONU a New York.

Agli albori dell’Operazione Condor, il 25 giugno 1975, terroristi di origine cubana assassinano, nel porto di Chimbote, in Perù, l’ingegnere cubano Pedro Rangel Genís, membro della flotta peschereccia cubana in quel paese.

Il 6 giugno 1976, quando a Cuba si commemorava i cinque anni della nazionalizzazione dell’istruzione e della creazione del Ministero dell’Interno, l’organizzazione terroristica Omega-7 fece esplodere una potente bomba contro la missione cubana presso l’ONU, New York.

Nell’ambito dell’uso del terrorismo per consolidare il blocco genocida, l’8 giugno 1977, l’organizzazione estremista Coordinamento delle Organizzazioni Rivoluzionarie Unite, CORU, minaccia di piazzare bombe contro le navi da crociera dell’emporio USA Carras Lines, che decide, di fronte a tale rischio, di sospendere i suoi viaggi verso l’isola.

Il 21 dello stesso mese, la suddetta banda Omega-7  piazza bombe contro il deposito di una compagnia USA che cercava di commerciare con Cuba e contro un’agenzia di viaggi a Miami, Florida; contro un emigrato cubano a Elizabeth, New Jersey, che viene successivamente assassinato e rivendica una minaccia di bomba contro un’altra agenzia viaggi di Miami, Florida.

C’era l’amministrazione democratica di James Carter, che aveva deciso di aprire Sezioni di Interesse in entrambe le capitali, inoltre, si erano svolti colloqui tra rappresentanti della Nazione e la sua emigrazione, che consentivano agli emigranti di viaggiare tra gli USA e Cuba, oltre a realizzare varie iniziative commerciali di reciproco interesse, che indebolivano di poco il blocco contro Cuba, ma i terroristi facevano sforzi per mantenerlo.

Così, l’8 giugno 1978, la suddetta banda criminale CORU rivendica la collocazione di una bomba contro la Sezione di Interessi di Cuba a Washington, USA.

Sei giorni dopo e come risultato degli scambi culturali tra USA e Cuba, il Balletto Nazionale di Cuba visita il Lincoln Center di New York. L’organizzazione estremista Abdala, che si attribuisce una provocazione contro gli artisti cubani, si esprime contro le loro presentazioni.

La caduta del Campo Socialista e il suo impatto negativo per Cuba, illudono i terroristi, che erano convinti dell’imminente sconfitta della Rivoluzione e per questo aumentano i loro preparativi e compiono atti di terrore. Il 2 giugno 1993, i membri dell’organizzazione terroristica Comandos F-4, Rodolfo Frómeta Caballero e Fausto Marimón, sono arrestati a Miami, Florida, mentre tentavano di acquistare armi ed esplosivi, per scopi violenti, da agenti USA sotto copertura. Ricevono lievi pene detentive.

L’agire terroristico è registrato da più di sei decenni e continua.


Cuba. Junio en las agresiones contra la isla

Por José Luis Méndez Méndez Resumen Latinoamericano

La historia de las agresiones contra Cuba constata, con sobrados ejemplos, que cada día de todas las semanas, durante meses y años, en más de seis décadas se ha urdido, fraguado, o ejecutado un acto hostil. El mes de junio no ha sido una excepción.

El 5 de junio de 1959, el cónsul cubano en Miami, Alonso Hidalgo Barrios, es agredido por varios contrarrevolucionarios, le causan heridas graves.

También en Estados Unidos se promueve el bandidismo y los criminales alzados en Cuba, reciben su apoyo logístico. El 29 de junio de ese año un avión procedente del norte deja caer paracaídas con pertrechos bélicos en la finca Molino, Consolación del Sur, Pinar del Río.

Hasta la ruptura de relaciones diplomáticas entre Estados Unidos y Cuba, la sede estadounidense en La Habana, fue un centro de actividades conspirativas, así después de varias advertencias diplomáticas el 15 de junio de 1960, son detenidos y expulsados del país los funcionarios de Estados Unidos Edwin L. Sweet y William G. Friedman, quienes amparándose en su condición diplomática, conspiraban para realizar actividades terroristas, ambos eran miembros del FBI.

Ese mismo día, la organización contrarrevolucionaria La Cruz infiltra por Punta Hicacos, Varadero, Matanzas, a los contrarrevolucionarios Mario Tauler Sagué y Armando Cubria Ramos para atentar contra la vida del entonces Primer Ministro, Fidel Castro Ruz.

El hostigamiento a las representaciones diplomáticas y comerciales cubanas, en países de América Latina, que no habían roto las relaciones con la joven Revolución cubana, se incrementó. El 4 de junio de 1961 tirotean la embajada de Cuba en Ciudad Panamá, Panamá y se realiza una provocación contra la sede diplomática cubana en La Paz, Bolivia.

También ese día, se produjo un ataque aéreo por medio de un avión procedente de Estados Unidos contra el central La Reforma en Las Villas.

El día 24 del propio mes se realiza otro ataque incendiario y tiroteo contra la embajada de Cuba en Ciudad Panamá, Panamá.

Después del fracaso de la invasión mercenaria, los sectores agresivos en Estados Unidos, urden nuevas operaciones subversivas y realizan disímiles actos hostiles. El 3 de junio de 1962, se produce la infiltración de tres agentes de la CIA, para activar sus contactos con organizaciones en Cuba. Cinco días más tarde resultan muertos, en similar intento, los terroristas Santiago Veta Díaz y José Miguel Delgado Martínez cuando se infiltraban por Baracoa, Oriente. Mientras, el día 10. la organización Frente Unido Occidental (FUO) realiza una infiltración para sacar del país a tres de sus miembros.

Al romperse las relaciones diplomáticas el 3 de enero de 1961, la ilegal base norteamericana en Guantánamo, Oriente, incrementa su accionar subversivo, así el 29 de junio de 1962, son capturados los agentes de la CIA Julio José Wright Simón y Ardecales Garzón Ávalos, que se habían infiltrado desde la mencionada base militar, se le ocuparon armas y explosivos.

Después del estrepitoso fiasco de la llamada Operación Mangosta, en 1962, la CIA continuó sus acciones agresivas contra el territorio cubano en el marco de la denominada Operaciones Autónomas o de Múltiples Vías, sombrilla debajo de la cual se realizan decenas de actos de terror dentro y fuera de la Isla.

El 10 de junio de 1963, la organización terrorista Movimiento de Recuperación Revolucionaria (MRR), realizó un desembarco en Cayo Blanco, Varadero y atacó por sorpresa a una patrulla de cuatro marineros. Secuestró a dos de ellos y asesinó a otro.

Además, ese día, se infiltra un grupo de agentes de la CIA para sabotear la fábrica de ron Arrechabala en Cárdenas, Matanzas, el enemigo no solo se vale del bloqueo para afectar a la economía cubana, sino también emplea los ataques directos contra las instalaciones industriales.

También, un barco procedente del norte ataca a la zona de Río del Medio, Las Villas. Cuatro días después, un equipo de la CIA, promueve la fuga marítima del terrorista jefe de la organización Frente Unido Occidental, FUO, quien era buscado por las autoridades por ser el autor de numerosos crimines en la provincia de Pinar del Río.

Siguiendo la línea agresiva de afectar la economía nacional, el día 15 del propio mes, una lancha de la CIA tripulada por los llamados grupos élites de esa agencia los Comandos Mambises ataca la planta química de sulfometales en Santa Lucía, Pinar del Río. Cuatro días más tarde se produce el segundo ataque desde un barco de la CIA contra la mencionada fábrica de productos químicos.

El 20 de junio es infiltrado en el territorio nacional el agente principal de la CIA Clemente Inclán Werner para realizar contactos con uno de los organizadores de los grupos terroristas en el país y preparar la salida ilegal por vía marítima de otros criminales buscados por las autoridades, hecho que se produce el 21, cuando un equipo de esa agencia saca a sus agentes Esteban Marques Novo, y a los hermanos Ricardo, Orlando y Gilberto Ulloa.

La actividad pesquera generadora de rubros exportables es también afectada por el terrorismo. El 22 de junio del mismo año son atacadas por una lancha de la CIA cuatro embarcaciones pesqueras del tipo Sigma, la agresión ocasiona daños considerables.

El 23, un comando de los grupos élites de la CIA realizan una infiltración de terroristas con armas y explosivos. Al regreso se produce la salida ilegal del terrorista Félix Sebastián Enríquez.

Si el año 1963, fue muy activo en agresiones contra Cuba, el siguiente lo superó. El debilitar la capacidad de captura pesquera siguió siendo una prioridad para la CIA. El 8 de junio se produjo el ataque al pesquero Armando II a doce kilómetros de Cayo Blanquizar, Rancho Veloz, en la costa norte de Las Villas por una lancha artillada de la CIA. Resultan heridos Luis y Juan A. Cuadrado Broche, además hunden la embarcación. Se producen pérdidas por un valor de 71 334,74 dólares.

El día 19 de junio un comando terrorista combinado del mencionado Movimiento de Recuperación Revolucionaria, MRR y los llamados Comandos Libres Nacionalistas, CLN ataca, por vía aérea, al central “Marcelo Salado” en Caibarién, Las Villas, lo cual ocasiona daños considerables. Es derribado el avión agresor. Al día siguiente, se produce un ataque marítimo contra el puesto avanzado de observación de la defensa costera en Bahía de Cádiz en la costa norte de la provincia de Las Villas.

El 16 de junio de 1966, es atacada y secuestrada la embarcación Reina de los Mares de la cooperativa pesquera de Caibarién, Las Villas y el 30 del mismo mes es secuestrada a 15 millas de la propia localidad una embarcación auxiliar del barco soviético Vladimir Secenco.

El primero de junio de 1968, es atacado por segunda vez el puesto avanzado de observación de la defensa costera en la zona de Bahía de Cádiz, Las Villas y el 4 el mencionado grupo extremista Poder Cubano envía un telegrama amenazando de muerte al entonces Presidente de México por mantener, ese país, relaciones comerciales con Cuba.

El 21 y 23 de junio de 1968, la organización terrorista Poder Cubano coloca y hace estallar una bomba en la oficina de turismo de España en Estados Unidos y otra contra las instalaciones de oficinas de viajes de México en Miami, Florida, con el deliberado interés de atemorizar a esos países por mantener relaciones con Cuba.

Dos días más tarde la misma banda criminal coloca y estalla una bomba en un hotel donde se celebraba un evento en el cual participaba una delegación cubana.

El 27 estos delincuentes estallan una bomba en el garaje de la residencia del Cónsul de México en Miami, Florida y ese mismo día detonan otra bomba contra el hotel Biscayne en Miami, Florida, por anunciar un evento con la participación de delegados de Cuba.

El 20 de junio de 1969, los intolerantes miembros de los llamados Comandos Libres Nacionalistas, CLN realizan una provocación en Estados Unidos, contra la misión soviética ante la ONU por la presencia de una flota naval de ese país en La Habana y el 23, los mencionados terroristas de Poder Cubano lanzan artefactos incendiarios contra la misión de Cuba ante la ONU en la ciudad de Nueva York. Estos delincuentes hicieron estallar, con total impunidad, entre 1967 y 1968, 82 bombas en doce ciudades estadounidenses, record criminal no superado.

El 21 de junio de 1973, en los días previos al golpe fascista, terroristas cubanos colocan una bomba en la Oficina Comercial de Cuba y en la residencia de Michel Vázquez, consejero de esa entidad en Santiago de Chile. El 23, terroristas de la banda Omega 7, incendian un auto de la misión de Cuba ante la ONU en la ciudad de Nueva York.

En los albores de la Operación Cóndor, el 25 de junio 1975 terroristas de origen cubano asesinan en el puerto de Chimbote, Perú, al ingeniero cubano Pedro Rangel Genís, perteneciente a la Flota Pesquera de Cuba en ese país.

El 6 de junio de 1976, cuando en Cuba se conmemoraba un lustro de la nacionalización de la enseñanza y de la creación del ministerio del Interior, la organización terrorista Omega-7 hizo detonar una potente bomba contra la misión cubana Cuba ante la ONU en la ciudad de Nueva York.

Como parte del empleo del terrorismo para consolidar el bloqueo genocida el 8 de junio de 1977, la organización extremista Coordinación de Organizaciones Revolucionarias Unidas, CORU, amenaza con colocar bombas contra los cruceros del emporio estadounidense Carras Lines, que decide ante ese riesgo suspender sus viajes a la Isla.

El 21 del propio mes, la mencionada banda Omega-7 coloca bombas contra el depósito de una compañía estadounidense que intentaba comerciar con Cuba y en una agencia de viajes de Miami, Florida; contra un emigrado cubano en Elizabeth, Nueva Jersey, quien después es asesinado y se adjudica una amenaza de bomba contra otra agencia de viajes de Miami, Florida.

Corría la administración demócrata de James Carter, quien había decidido la apertura de Secciones de Intereses en ambas capitales, además se habían sostenido conversaciones entre representativos de la Nación y su emigración, que permitieron los viajes entre Estados Unidos y Cuba de emigrados, así como la realización de varios emprendimientos comerciales de mutuo interés, que apenas debilitaban el bloqueo contra Cuba, pero los terroristas hacían esfuerzos por mantenerlo.

Así el 8 de junio de 1978, la mencionada banda criminal CORU se adjudica la colocación de una bomba contra la Sección de Intereses de Cuba en Washington, Estados Unidos.

Seis días después y como resultado de los intercambios culturales entre Estados Unidos y Cuba, se produce la visita del Ballet Nacional de Cuba al Lincoln Center de la ciudad de Nueva York. Contra sus presentaciones se pronuncia la organización extremista Abdala, que se atribuye una provocación contra los artistas cubanos.

La caída del Campo Socialista y su impacto negativo para Cuba, ilusiona a los terroristas, quienes estaban persuadidos de la inminente derrota de la Revolución y para ello incrementan sus preparativos y realizan actos de terror. El 2 de junio de 1993, son detenidos en Miami, Florida, los miembros de la organización terrorista Comandos F-4 Rodolfo Frómeta Caballero y Fausto Marimón, cuando intentaban comprar armas y explosivos, con fines violentos, a agentes encubiertos estadounidenses, reciban benignas penas de prisión.

El accionar terrorista, se registra a lo largo de más de seis décadas y continúa.

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