Tag Archives: brasile

Il Premio Nobel Esquivel denuncia il golpismo contro Lula

Geraldina Colotti http://www.lantidiplomatico.it

“No alla prigione per Lula. Abbasso il colpo di Stato”. Sindacati e movimenti si mobilitano, in Brasile, dopo la sentenza che ha condannato in primo grado l’ex presidente Lula da Silva a 9 anni e sei mesi di carcere e all’inabilitazione dai pubblici uffici: per corruzione e riciclaggio nella tangentopoli brasiliana, Lava Jato. Una decisione senza precedenti. E’ la prima volta nella storia del Brasile che un ex presidente è condannato al carcere per corruzione.

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Una condanna politica

È difficile leggere in modo diverso la sentenza del giudice: è una condanna politica, che cerca di dare una frustata in più ad un paese che vive di soprassalti istituzionali da tre anni, in mezzo ad una severa crisi socioeconomica.

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Parla Lula

In una conferenza stampa (anche in diretta Facebook con un enorme seguito) nel pomeriggio italiano di giovedì, l’ex presidente del Brasile Luis Inácio Lula Da Silva, ha respinto, circondato dalla dirigenza del Partito dei Lavoratori, le accuse del giudice Moro che lo ha condannato a nove anni e mezzo in primo grado per presunta corruzione. “Vogliono solo eliminarmi dal gioco politico”, ha dichiarato.

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Brasile: cane non mangia cane

L’equazione è semplice: per continuare nel governo, Michel Temer necessita dell’appoggio di 172 dei 513 membri della Camera dei Deputati, ma se 214 sono coinvolti in fatti di corruzione, metteranno in gioco la propria testa?

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Brasile, Lula condannato a 9 anni

Il giudice della 13° Corte Federale di Curitiba Sergio Moro, una sorta di Antonio Di Pietro di Mani Pulite in salsa brasiliana, ha emesso una condanna nei confronti dell’ex presidente del Brasile, Ignacio Lula da Silva. 9 anni e mezzo per corruzione, secondo quanto riferisce il quotidiano ‘O Globo’.

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“Fora Temer”. A un anno dal golpe, in Brasile è sciopero generale

di Geraldina Colotti* – Il Manifesto

Ieri, i brasiliani si sono svegliati ancora al grido di “Fora Temer”, per gli effetti dello sciopero generale che, dal 30 giugno, ha interessato 21 città del paese, oltreché il distretto federale. Con manifestazioni e blocchi stradali, sindacati e movimenti hanno protestato contro le politiche neoliberiste del “presidente de facto”: a un anno dal golpe istituzionale che ha deposto l’allora presidente Dilma Rousseff con un impeachment organizzato dal suo vice Michel Temer e dall’ex presidente della Camera Eduardo Cunha, ora in carcere per 15 anni.  Continue reading ““Fora Temer”. A un anno dal golpe, in Brasile è sciopero generale” »

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Brasile: ridere per non piangere

Eric Nepomuceno http://www.cubadebate.cu

Dice il regolamento della Camera dei Deputati che affinché si realizzi una sessione formale è necessario avere la presenza di almeno 51 dei suoi 513 membri.

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Temer è incapace di governare il Brasile

«Michel Temer, il primo presidente brasiliano denunciato per corruzione in pieno esercizio delle sue funzioni, non ha le condizioni per governare il Brasile», ha sostenuto l’ex dignitario Luiz Inácio Lula da Silva.

«L’ideale sarebbe che lo stesso  Temer convocasse a nuove elezioni per far sì che il paese possa ottenere la pace e la democrazia che sta necessitando», ha dichiarato il fondatore e leader del Partito dei Lavoratori (PT).

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La criminalizzazione antidemocratica della politica

Emir Sader http://www.cubadebate.cu

Oltre alle accuse ai grandi leader popolari latinoamericani come Lula e Cristina per un presunto coinvolgimento in casi di corruzione, per cercare di far passare l’idea che tutti i politici sono corrotti, altre accuse, altrettanto significative, cercano di criminalizzare gli atti del governo.

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Brasile: Fora Temer

Migliaia di brasiliani sono tornati in strada a Sao Paulo per dire «Fuori Temer» e reclamare  elezioni dirette.

Di fronte alle azioni di corruzione e alle sue impopolari riforme, reclamano la rinuncia del presidente di fatto Michel Temer, che rifiuta di dimettersi pur essendo denunciato in molteplici manifestazioni di strada contro di lui.

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Intervista al leader movimentista brasiliano

di Geraldina Colotti* – il Manifesto

Tra scontri di piazza e crisi istituzionale, il Brasile è nuovamente in ebollizione. Ne abbiamo discusso con João Pedro Stedile, storico dirigente del Movimento Sem Terra. 
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Cubainformacion: dal golpe al golpe mediatico

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Brasile: Dilma Rousseff chiede di essere reintegrata

Fabrizio Verde  http://www.lantidiplomatico.it

«Il paese si trova nel mezzo di un’acuta crisi politica e istituzionale su una scala così vasta come non si era mai visto», queste le parole pronunciate da Dilma Rousseff, l’ex presidente del Brasile spodestata con un vero e proprio golpe istituzionale ordito dagli ex alleati Eduardo Cunha e Michel Temer.

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Se i manifestanti in … agissero come in Venezuela?

di Clodovaldo Hernández – laiguana.tv 

Che cosa succederebbe se le persone che protestano in Brasile, Colombia, Francia o Argentina – per non parlare direttamente dell’impero – adottassero le strategie del manuale di Gene Sharp, tanto applaudite dalla stampa internazionale nel caso venezuelano?

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Tranne il potere, tutto è illusione

Raúl Zibechi https://lapupilainsomne.wordpress.com

José Batista Sobrinho iniziò a lavorare a 15 anni. Lasciò la scuola in quarta elementare. Quando finì il servizio militare si dedicò a macellare bestiame vendendolo ai macellai della città di Anapolis, circa 50 mila abitanti, nello stato di Goiania (Brasile). Quando il presidente Juscelino Kubitschek, decade 1950, decise di costruire Brasilia, Zé Mineiro (il suo soprannome), si trasferì nella futura capitale per installare un mattatoio dove giornalmente macellava 25.

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