Venezuela: vittima GNC

venezuela guerra suciaIl Venezuela è il centro della guerra non convenzionale che pretende di rovesciare un governo costituzionale con nuove facce e travestimenti. La nazione sudamericana vive la peggiore aggressione mediatica della sua storia, con l’obiettivo di sconfiggere il presidente Nicolás Maduro e l’opera promossa dal Comandante Hugo Chávez.


In questo complesso scenario, i mezzi di comunicazione al servizio dell’oligarchia incoraggiano allo scontento e la violenza nel paese. In Venezuela opera il noto copione fabbricato a Washington e messo in pratica in vari paesi del mondo, tutto un piano orchestrato dalla destra nazionale e internazionale per destabilizzare un governo legittimo.

Il manuale statunitense, emesso sotto il titolo La Guerra non Convenzionale, si continua ad applicare punto per punto contro il governo democraticamente eletto nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.

La lettura del “Manuale di formazione delle Forze Speciali dell’Esercito degli USA nella Guerra Non Convenzionale” (U.S. Army Special Forces Unconventional Warfare Training Manual), pubblicato nel novembre 2010, rivela la vera ragione di queste “strane” coincidenze nell’origine e scopo di tali azioni.

Nel capitolo I di quel Manuale dell’esercito nordamericano si definiscono le attività che vengono consigliate allo Special Operations Command (Comando Operazioni Speciali) degli Stati Uniti (USSOCOM), per promuovere movimenti di resistenza o di ribellione chiamati a costringere, interrompere o rovesciare un governo legittimo.

Il lungo documento orienta a creare condizioni che dividano o debilitino i meccanismi di organizzazione di cui disponga il governo che si pretende di rovesciare, per mantenere il proprio controllo sulla popolazione civile e come organizzare un nucleo minimo di direzione delle attività clandestine della resistenza.

La guerra che viene orientata dal Manuale statunitense consiste nell’usare tutti i mezzi disponibili – tanto quelli che implichino l’uso della forza delle armi come quelli che non lo implichino, così come mezzi che causino vittime e di mezzi che non le causino – per imporre al nemico gli interessi propri”.

Come incondizionata “discepola”, la destra venezuelana applica il Manuale non convenzionale di Washington. In realtà, il cosiddetto “golpe morbido” nella nazione venezuelana viene sviluppandosi da quando si è installato il governo del presidente Hugo Chávez nel 1999.

I tentativi di abbattere la Rivoluzione Bolivariana sono falliti con il fallito colpo di Stato di appena 48 ore nell’anno 2002, una pietra miliare storica dato che il popolo venezuelano ha preteso nelle strade il ritorno del suo presidente costituzionale.

Dopo la morte di Hugo Chávez nel 2013, gli Stati Uniti e la destra venezuelana hanno intensificato i loro atti destabilizzatori con azioni terroristiche come le cosiddette “guarimbas” che sono cominciate appena si sono conosciuti i risultati delle elezioni presidenziali di aprile di quell’anno, quelle che hanno dato come vincitore Nicolás Maduro.

Nell’attuale contesto, non possiamo dimenticare che come concetto, l’uso di metodi di guerra non convenzionale ha fatto parte del corpo dottrinale del militare degli Stati Uniti dalla seconda guerra mondiale, ma è dagli anni ’50 del secolo scorso che è conosciuto con l’attuale denominazione.

Minare e degradare la morale, la forza politica, psicologica, militare ed economica, così come provocare eventi catalizzatori che creano le condizioni per un intervento straniero, sono atti della Guerra Non Convenzionale.

Il Venezuela è vittima di questa strategia attraverso azioni destabilizzanti orchestrate dall’estero, e focalizzate su questioni come il boicottaggio economico, la manipolazione delle informazioni e le provocazioni a manifestazioni violente.

Nonostante questo scenario, non c’è dubbio che la congiura mediatica si è schiantata contro la costruzione politica che ha progettato il Comandante Hugo Chávez.

Tuttavia, i popoli del mondo comprendono, molto oltre quello che ricevono quotidianamente attraverso i velenosi mezzi di comunicazione, che in Venezuela c’è un popolo che sta lottando per il diritto a vivere in pace.

Autore: Angélica Paredes López

traduzione: Redazione di El Moncada http://www.radiocubana.cu

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