Cuba denuncia illegalità uso del marchio

havanaclubCuba ha denunciato oggi a Ginevra le illegalità vigenti sulla marca Havana Club, negli USA, dove si commercializza un rum che non è di origine cubana, utilizzando questo marchio.

L’ambasciatrice dell’Isola davanti agli Organismi Internazionali con sede a Ginevra, Anayansi Rodríguez, ha presentato una dettagliata dichiarazione sullo stato della controversia \” Stati Uniti – Sezione 211 della Legge ómnibus di Assegnazioni Preventive di 1998 \.

Ha ricordato che nel 2000 è stato stabilito davanti all’Organo di Soluzione delle Dispute (OSD) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) il reclamo presentato dalla Comunità Europea in rappresentanza degli interessi dell’impresa mista  Holding.

Terminando il processo nel 2002, l’OSD ha constatato che la 211 infrangeva diverse disposizioni stabilite nell’Accordo dell’OMC sugli Aspetti dei Diritti di Proprietà Intellettuale relazionati con il Commercio e nell’Accordo di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale, ha sottolineato.

Di conseguenza, questo organo ha chiesto che gli USA riformino la Sezione per adeguarla agli obblighi di legge stabiliti nei suddetti accordi internazionali, ha detto la Rodríguez.

bacardiunmaltragoTuttavia, ha detto, gli USA la mantengono intatta e vigente. In virtù di questo inadempimento, la compagnia Bacardí commercializza in territorio statunitense un rum che non è di origine cubana, utilizzando il marchio “Havana Club”.

La diplomatica ha sottolineato che si viola anche la registrazione di questo marchio cubano che era stato rinnovato in territorio statunitense dall’anno 1996, dall’impresa mista cubano-francese.

Il mancato rispetto davanti all’OSD preoccupa straordinariamente l’Isola e un considerevole numero di membri dell’OMC, ha detto.

Il fatto che Washington possa rimanere senza rispettare gli obblighi di legge per un tempo tanto prolungato, dimostra che il meccanismo di soluzione di dispute, oltre a essere altamente costoso, non ha efficacia per garantire l’implementazione delle sue decisioni, ha enfatizzato.

Il fatto che Washington può rimanere senza rispettare gli obblighi di legge per così tanto tempo, dimostra che il meccanismo di risoluzione delle controversie, oltre ad essere molto costosi, manca l’efficacia per assicurare l’attuazione delle sue decisioni, ha detto.

Ha fatto anche riferimento alla responsabilità legale che coinvolge le autorità competenti di quel governo, di procedere a implementare le raccomandazioni e le risoluzioni della OSD relativi a questo caso, mediante l’immediata deroga della Sezione 211.

Vari paesi sono intervenuti per appoggiare la dichiarazione di Cuba, tra essi, Angola, Argentina, Bolivia, Brasile, Cina, Ecuador, El Salvador, India, Giamaica, Messico, Nicaragua, Perù, Repubblica Dominicana, Russia, Venezuela, Vietnam e Zimbabwe.

Traduzione: Redazione di El Moncada
Scritto da AIN
http://www.cubasi.cu/

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