Venezuela consegna lettera di ritiro ad Almagro

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La Repubblica Bolivariana del Venezuela ha consegnato, questo venerdì, al Segretariato Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) la denuncia della Carta dell’Organizzazione (CARTA-OEA pdf), nome dato alla procedura per iniziare, ufficialmente, il suo ritiro dall’istituzione, iter durerà 24 mesi. Così ha reso noto la rappresentante permanente del Venezuela all’OSA, Carmen Luisa Velásquez.

“Sono venuta con la funzione di consegnare la lettera. Gli elementi di principio e molto collegati alla sovranità del Venezuela si trovano in questo documento”, ha puntualizzato Velásquez attraverso un’intervista realizzata dal canale di notizie Telesur.

Da parte sua, il rappresentante permanente del Venezuela presso l’OSA, Samuel Moncada, ha ricordato che il Venezuela ha firmato il Trattato dell’OSA del 1948. Moncada ha ribadito l’indipendenza e la sovranità del Venezuela al formalizzare il processo di ritiro dall’organizzazione.

Perché il Venezuela si ritira dall’OSA?

Il diplomatico Samuel Moncada ha spiegato che il Venezuela si ritira per tre motivi:

1. “Perché stanno violando i nostri diritti, la nostra sovranità, la nostra Costituzione ed il principio sacro della OSA”. Si è riferito all’articolo 1 della Carta della OSA: “L’Organizzazione degli Stati Americani non ha più facoltà che quelle che espressamente le conferisce la presente Carta, nessuna delle cui disposizioni l’autorizza ad intervenire in affari della giurisdizione interna degli Stati membri “.

2. La minaccia del governo USA contro altri paesi membri dell’OSA affinché si unissero all’attacco contro il Venezuela. Ha denunciato che è in realizzazione il disegno di legge 18-13 che ordina imporre una tassa del 5% sulle rimesse che gli emigranti inviano alle loro famiglie in America Latina. L’obiettivo di questa normativa è quello di usare quel denaro per costruire il muro al confine con il Messico. “Questa è una minaccia!Questa è la coercizione che era presente nelle ultime settimane! Il governo USA gli stava dicendo che ai loro migranti gli sarebbero stati tolti migliaia di milioni di dollari”. Ha indicato che la legge risponde ad una richiesta dal Messico agli USA affinché tutta l’America Latina paghi il muro.

3. La frode verificatasi lo scorso 3 aprile, nell’OSA, quando è stata approvata una risoluzione contro il Venezuela senza contare sui 18 voti necessari. “È stata approvata una risoluzione che è contraria a tutte le norme dell’organizzazione; quel giorno avevano 17 voti ed il governo del Messico ha chiesto che si approvasse una decisione senza votazione e l’hanno chiamata per consenso”. Ha osservato che “stanno facendo una frode al proprio sistema”.

Inoltre ha accusato il segretario generale Luis Almagro di essere l’agente dei partiti della destra in Venezuela, di appellarsi al colpo di stato e ad un’insurrezione dei comandanti militari.

Ha spiegato che la stampa internazionale ora chiama Almagro “il capo dell’OSA” quando in realtà “il segretario generale non deve essere al servizio degli Stati, deve essere imparziale, onesto e retto” aspetti che Almagro non osserva.

Sulla lettera

La missiva (CARTA-OEA), in cui si esprime la decisione sovrana ed irrevocabile di denuncia della Carta dell’OSA – diretta al segretario generale di questa organizzazione, Luis Almagro- è stata scritta dal capo di stato venezuelano Nicolás Maduro, che segnala che questa richiesta obbedisce ai principi e postulati dei processi indipendentisti.

“(…) la storia dell’Organizzazione, tanto passata come di ora, esprimono, in maniera misera, una corporazione sequestrata dalla sua nascita da interessi contrari allo spirito di integrazione e di unione, luminoso insegnamento del nostro Libertador Simón Bolívar, il più grande uomo che abbia generato questo continente, che sempre sognò la Grande Patria, libera e sovrana”, ha detto il presidente venezuelano nella lettera, pubblicata dalla ministra degli esteri Delcy Rodríguez sul suo account Twitter.

Inoltre, il presidente Nicolás Maduro, ha menzionato che l’OSA ha dato priorità agli interessi egemonici imperiali, lasciando da parte la missione di esercitare e vigilare per il rispetto dei principi dei Diritti Internazionali, e contrariamente ad esso, si è “convertito in veicolo d’interventi apertamente lesivi dei principi e dello Stato del Diritto Internazionale.

Maduro ha detto di queste azioni interventiste che il Venezuela è stato trasformato in bersaglio, e che nonostante le ripetute denunce esposte dal paese sull’ attacco internazionale davanti a questa istanza, l’OSA ha mantenuto un atteggiamento indifferente; unendosi, il Segretario Generale, al piano di aggressione e l’interventismo.

“Lei ha esercitato, signor Luis Almagro, la peggiore delle condotte mai conosciuta nella storia di questa Organizzazione. I tempi a venire lo evidenzieranno come il più infame e triste funzionario che sia transitato per tale organismo, e ha dovuto applicarsi parecchio per aver merito a tale scopo”, ha detto il presidente venezuelano nella lettera.

Ha ribadito che il Governo bolivariano continuerà la sua diplomazia di pace e conforme ai precetti della Magna Carta, approvata dal popolo venezuelano nel 1999 ed il cui articolo 1 afferma chiaramente: “Il Venezuela si dichiara Repubblica Bolivariana, irrevocabilmente libera ed indipendente e, basa il suo patrimonio morale ed i suoi valori di libertà, uguaglianza, giustizia e pace internazionale nella dottrina di Simón Bolívar, il Libertador ” e che inoltre “sono diritti inalienabili della Nazione l’indipendenza, la libertà, la sovranità, l’immunità, l’integrità territoriale e autodeterminazione nazionale’ ha citato.

Sotto questa premessa ‘la presente Nota costituisce il nostra indeclinabile manifesto di denuncia della Carta dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), affinché cessi i suoi effetti internazionali, in quanto alla Repubblica Bolivariana del Venezuela si riferisce” decisione che deve essere comunicata agli Stati Membri, ha detto.

“Il Venezuela libero ed indipendente non ritornerà mai nel seno di questa organizzazione, divenuta, dalla sua origine, uno strumento per convalidare i desideri imperiali contro i popoli sovrani” ha sottolineato il Presidente del Venezuela, che ha accompagnato la sua firma sulla lettera con il messaggio” Con Bolivar e Chavez Vinceremo”.


Venezuela entrega carta de retiro a Almagro

¿Por qué se va de la OEA?

La República Bolivariana de Venezuela entregó este viernes a la Secretaría General de la Organización de Estados Americanos (OEA) la denuncia a la Carta de la Organización, nombre que recibe el procedimiento para iniciar oficialmente su retiro de la institución, que durará 24 meses. Así lo dio a conocer la representante permanente de Venezuela ante la OEA, Carmen Luisa Velásquez.

“Yo vine con la función de entregar la carta. Los elementos de principios y muy apegados a la soberanía de Venezuela están en este documento”, puntualizó Velásquez a través de una entrevista realizada por el canal de noticias Telesur.

Por su parte, el representante permanente de Venezuela ante la OEA, Samuel Moncada, recordó que Venezuela firmó el tratado de la OEA de 1948. Moncada reafirmó la independencia y soberanía de Venezuela al formalizar el proceso de retiro de la organización.

¿Por qué Venezuela se retira de la OEA?

El diplomático Samuel Moncada explicó que Venezuela se retira por tres razones:

“Porque están violando nuestro derecho, nuestra soberanía, nuestra Constitución y el principio sagrado de la OEA”. Se refirió al artículo 1 de la Carta de la OEA: “La Organización de los Estados Americanos no tiene más facultades que aquellas que expresamente le confiere la presente Carta, ninguna de cuyas disposiciones la autoriza a intervenir en asuntos de la jurisdicción interna de los Estados miembros”.

La amenaza del Gobierno de Estados Unidos contra otros países miembros de la OEA para que se unieran a la arremetida contra Venezuela. Denunció que está en marcha el proyecto de ley 18-13, que ordena imponer un impuesto de cinco por ciento a las remeses que los inmigrantes envían a sus familias en América Latina. El objetivo de esta normativa es utilizar ese dinero para construir el muro en la frontera con México. “¡Esto una amenaza! ¡Esto es coerción que estaba presente en las últimas semanas! El Gobierno de EE.UU. les estaba diciendo que a sus inmigrantes le quitarían miles de millones de dólares”. Indicó que la ley responde a una petición de México a EE.UU. para que toda Latinoamérica pague el muro.

El fraude ocurrido el pasado 3 de abril en la OEA, cuando se aprobó una resolución contra Venezuela sin contar con los 18 votos necesarios. “Se aprobó una resolución que va contraria a todas las normas de la organización, ese día tenían 17 votos y el Gobierno de México exigió que se aprobara una decisión sin voto y la llamaron por consenso”. Señaló que “están haciendo un fraude de su propio sistema”.

Además, acusó al secretario general Luis Almagro de ser el agente de los partidos de derecha en Venezuela, de llamar al golpe de Estado y a la insurrección de los los mandos militares.

Explicó que la prensa internacional ahora llama a Almagro “el jefe de la OEA” cuando en realidad “el secretario general no debe estar al servicio de los Estados, debe ser imparcial, honesto e íntegro”, aspectos que Almagro no cumple.

Sobre la carta

La misiva, en la que se expresa la decisión soberana e indeclinable de denuncia la Carta de la OEA —dirigida al secretario general de esta organización, Luis Almagro— fue escrita por el jefe de Estado venezolano, Nicolás Maduro, quien señala que esta solicitud obedece a los principios y postulados de los procesos independentista.

“(…) la historia de la Organización, tanto de otrora como de ahora, expresan de manera lastimosa a una corporación secuestrada desde su nacimiento por intereses contrarios al espíritu de integración y de unión, enseñanza luminosa de nuestro Libertador Simón Bolívar, el más grande hombre que haya parido este Continente, quien siempre soñó con la Patria Grande, libre y soberana”, subrayó el Mandatario venezolano en la carta, publicada por el Canciller Delcy Rodríguez en su cuenta en Twitter.

Asimismo, el presidente Nicolás Maduro mencionó que la OEA ha priorizado los intereses hegemónicos imperiales, dejando de un lado la misión de ejercer y velar por el respeto de los principios de los Derechos Internacionales, y que contrario a ello, se ha “convertido en vehículo de intervenciones abiertamente lesivas de los principios y del Estado de Derecho Internacional”.

Maduro mencionó de esas acciones injerencistas Venezuela fue convertida en blanco, y que pese a las reiteradas denuncias expuestas por el país sobre la embestida internacional ante esta instancia, la OEA mantuvo una postura indiferente, sumándose desde la Secretaria General al plan de agresión e intervencionismo.

“Ha ejercido usted, Sr. Luis Almagro, la peor de las actuaciones jamás conocida en la historia de esta Organización. Los tiempos por venir lo destacarán como el más infame y triste funcionario que haya deambulado por ese organismo, y vaya que debió aplicarse para hacer méritos en ese sentido”, subrayó el Mandatario venezolano en la carta.

Reiteró que el Gobierno Bolivariano continuará con su diplomacia de paz y cumpliendo con los preceptos dela Carta Magna, aprobada por el pueblo venezolano en 1999 y cuyo artículo uno establece claramente: “Venezuela se declara República Bolivariana, irrevocablemente libre e independiente y fundamenta su patrimonio moral y sus valores de libertad, igualdad, justicia y paz internacional, en la doctrina de Simón Bolívar, el Libertador”, y que además “son derechos irrenunciables de la Nación la independencia, la libertad, la soberanía, la inmunidad, la integridad territorial y la autodeterminación nacional”, citó.

Bajo esa premisa “la presente Nota constituye nuestro indeclinable manifiesto de denuncia a la Carta de la Organización de Estados Americanos (OEA), para que cese sus efectos internacionales, en cuanto a la República Bolivariana de Venezuela se refiere”, decisión que debe ser informada a los Estados Miembros, subrayó.

“Venezuela libre e independiente no retornará jamás al seno de esta organización, devenida desde su origen en un instrumento para validar los deseos imperiales contra los pueblos soberanos”, recalcó el Presidente de Venezuela, quien acompañó su firma en la carta con el mensaje “¡Con Bolívar y Chávez Venceremos!”.

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