Apprendere dall’esperienza

V

Ciénaga de Zapata – Tutti lo aspettavano. Gli abitanti hanno calcolato il tempo e stimato che stava arrivando. Ed è stato così.

La mattina presto di ieri, mercoledì 11, un giorno molto caldo di questa estate, il mandatario cubano ha iniziato una visita di lavoro a Matanzas per palpare la vita della provincia e valutare alla base come il territorio supera gli effetti dell’uragano Irma e delle piogge associate alla tormenta subtropicale Alberto.


Il percorso è iniziato nella Ciénaga de Zapata, dove pochi si sono salvati dalle recenti inondazioni che ci sono state in tutto il municipio ed hanno obbligato all’evacuazione di un terzo della popolazione. Senza dubbio un fatto incredibile nella vita dei locali, senza precedenti nella regione.

IL DIALOGO CON IL POPOLO 

«È vero che si  è inondato più di quanto si pensava, come non era mai accaduto, ma dobbiamo apprendere dalle esperienze perché le piogge intense e persistenti e altri fenomeni naturali si potranno ripetere», ha detto.

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, con questa riflessione sui recenti episodi che hanno provocato le inondazioni in diversi punti del territorio, ha rinforzato l’idea che il cambio climatico è in corso e può cambiare la vita di molte persone.

Poi ha insistito che questa è una delle azioni che ci lasciano questi fenomeni che non possiamo ignorare, perché originano tante o maggiori sequele degli stessi uragani.

Per questo il mandatario ha suggerito uno studio rigoroso del tema e dei passi da fare inserendoli nel piano di prevenzione e riduzione del rischio di disastri.

«Qui si nota ancora la presenza dell’acqua in vari cortili e portali, ma la cosa più visibile è il coraggio della gente, non vedere nessun segnale di tristezza», ha commentato Marisol Alonso González, presidente del Governo nel municipio.

La funzionaria lo ha posto al corrente dei dettagli e lo ha informato che una buona percentuale delle persone danneggiate riceve aiuto, ossia strumenti e altre risorse materiali con facilità di pagamento.

«Ci trattano molto bene»,  ha detto  Elizabeth Sigarrate, una vicina  che era stata evacuata in un centro fuori dal municipio.

«La gente ha risposto all’altezza di quel che si sperava», ha commentato  Rey Aragón, presidente della zona di difesa.

Díaz-Canel ha visitato il punto medico di  Cayo Ramona, un’estensione del policlinico ubicato nel capoluogo municipale a

Playa Larga, che presta servizi d’urgenza a circa 2200 abitanti.

Poco prima d’entrare due vicine dell’insediamento El Helechal gli hanno comunicato di non essere d’accorso sul fatto che non si realizzano più le ecografie nel punto medico.

«Ora dobbiamo andare fino a Playa Larga per un’ecografia ed è molto lontano», ha detto una vicina.

Il Presidente cubano ha fatto un gesto d’approvazione e con gentilezza le ha spiegato le ragioni per cui è stato necessario unire i servizi di salute nel paese.

Poi ha messo una mano sulla spalla di una delle abitanti e le ha detto per tranquillizzare la sua preoccupazione: «Comunque andremo a rivederlo».

Uscendo per strada circondato dagli abitanti, ha chiesto quale altro problema avevano.

«Tutto si sta risolvendo poco a poco», ha detto qualcuno. «Stiamo migliorando e andiamo avanti», ha sostenuto.

SEMPRE EROICI COME A GIRÓN

Un momento di speciale interesse è stata la visita al Museo Girón, un’istituzione che custodisce la storia di coloro che nei gloriosi giorni dell’aprile del 1961 difesero la Patria contro i mercenari.

Dopo la visita di alcune sale, apprezzando il nuovo montaggio museologico e museografico del centro, Díaz-Canel ha parlato con gli abitanti riuniti nel marciapiede di fronte ed ha riassunto  lo spirito apprezzato sino ad allora in questo territorio.

«Sempre eroici come a Girón», ha esclamato con il braccio in alto.

L’ordine del giorno ha incluso un breve incontro al quale ha partecipato Inés María Chapman, presidente dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche e  vicepresidente del Consiglio di Stato con  Elba Rosa Pérez Montoya, ministro di Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma), incontro che ha apportato un poco di luce sugli sforzi in marcia  per evitare che le inondazioni provochino nuovamente tanti danni nella zona.

GLI AGRUMI SONO VIVI 

Accompagnato da  Teresa Rojas Monzón, prima segretaria del Partito nella provincia, e da Tania León Silveira, presidente dell’Assemblea Provinciale del Potere Popolare, Díaz-Canel  ha constatato il programma che vuole ristabilire lo splendore degli agrumi a Matanzas.

Armando Perdomo García, direttore dell’impresa agricola e industriale Victoria de Girón, ha parlato dell’impegno di ripiantare ogni anno migliaia di ettari perchè questo permetterà di disporre di 18.000 nel 2030.

Poi ha ricordato la nascita degli agrumi nella regione che fu una sorta di avventura produttiva e umana, perché si fece produrre la terra in una zona plagata di pietre ed ha ricordato il ruolo di Fidel nella creazione dello sviluppo del piano.

El Presidente cubano ha elogiato i risultati produttivi dell’entità, un’impresa gia consolidata, ha detto, ed ha suggerito alla direzione d’approfittare meglio del potenziale della scienza e in particolare di quello dell’informatizzazione e automatizzazione. Questo è sviluppo, ha indicato ed ha commentato l’importanza di usare contenitori di maggior qualità nell’elaborazione industriale e d’incrementare la produzione destinata all’esportazione e al consumo nazionale.

Gustavo Rodríguez Rollero, ministro dell’Agricoltura, ha informato che l’anno prossimo s’installeranno nel Combinado Industrial due linee nuove, una per elaborare le patate, e questo darà maggior vigore a questo centro molto noto per l’elaborazione dei succhi concentrati, dei succhi semplici e degli oli essenziali.

Miguel Díaz-Canel ha visitato anche le imprese  Agropecuaria Lenin, uno dei  principali poli produttivi della provincia e la Suchel-Jovel, nel municipio di Jovellanos, ed ha incontrato i rappresentanti dei centri del sistema formativo  d’educazione.


Díaz-Canel ha continuato la visita di governo a Matanzas

 

13.07.2018 Matanzas –  Il  Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, parlando al suo passaggio con decine di persone che si fermavano a salutarlo, ha percorso ieri il Centro Storico della Città di Matanzas che si sta rianimando per festeggiare i 325 anni dalla fondazione di San Carlos e San Severino di Matanzas.

Prima d tutto si è interessato alle opere di riparazione del Teatro  Sauto e della  Caserma dei Pompieri dove c’è un Museo, l’unico del suo tipo vivo nel paese, perché oltre ai pezzi esposti,  lì opera e funziona attivamente il comando più datato di Cuba.

Né il sole forte, né la temperatura alta, né l’umidità di questa estate di Matanzas hanno impedito che il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri percorresse a piedi tutto il percorso pedonale  Narváez,  ai bordi del fiume  San Juan.

Lì si è interessato alle opere di ricostruzione che si eseguono per far sì che ogni recinto divenga uno spazio culturale che promuova le arti e i valori.

Apprezzando lo sforzo che si sta realizzando  in ogni nuova istituzione, Díaz-Canel ha segnalato che è impressionante il lavoro di rianimazione che ha constatato anche in altre città dell’Isola.

Passando per il Centro Storico, Díaz-Canel  ha salutato i matanzeri e li ha incitati a preservare  le opere che si costruiscono oggi, per avere una città sempre più bella.

Uscendo dalla Galleria d’Arte La Aurora nella nota  Calle Medio, il Presidente cubano ha ricevuto numerose espressioni di simpatia e d’affetto.

Díaz-Canel ha continuato il suo giro a piedi sino all’emblematica Sala dei Concerti José White, leggendaria perchè è lì che s’interpretò il primo danzón in Cuba.  Dopo 16 anni di chiusura ha aperto nuovamente le porte da due anni, molto ben restaurata.

Davanti a questa istituzione culturale c’è il Parco della Libertà che accoglie una delle più dettagliate statue di José Martí che esistono nel paese.

Vicino alla statua dell’Apostolo una vera folla ha aspettato il Presidente e di nuovo Díaz-Canel  ha salutato il popolo, ha conversato, ha scherzato con la gente.

Prima di visitare la città, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ieri aveva iniziato la sua agenda nel blocco più efficiente del sistema elettrico del paese, la Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras.

Con una potenza installata di 317 mw, è il blocco di maggior potenza nel sistema elettrico nazionale consuma annualmente più di 450.000 tonnellate di greggio e genera annualmente il 10% dell’energia elettrica in Cuba.

Il Presidente cubano ha ricevuto informazioni dettagliate che ha potuto constatare nel luogo sulla soluzione definitiva ai danni provocati dall’uragano Irma, che ha colpito tutta l’Isola l’anno scorso.

Oggi si sta costruendo un nuovo muro di protezione per evitare l’entrata delle onde e un dipartimento  definitivo per le pompe dell’acqua di mare.

Poi  Díaz-Canel ha visitato l’Impresa dei Fertilizzanti e dei Plaghicidi  Rayonitro, situata nella zona residenziale di Matanzas, che si dedica alla produzione di fertilizzanti mescolati, acido solforico e altri prodotti chimici.

Com’è  abituale, durante la visita il Presidente cubano ha fatto molte domande, ha indagato sulla produzione si è interessato alle condizioni di lavoro degli operai e sula qualità dei prodotti.

In questa visita di Governo alla provincia di Matanzas, il Presidente dei  Consigii di Stato e dei Ministri , Miguel Díaz-Canel Bermúdez, non ha solamente constatato i passi avanti di un territorio che si recupera, ma prima di tutto ha constatato che tutta la ristrutturazione è possibile grazie allo sforzo collettivo di un popolo identificato con le sue radici e con la sua identità .

Radio Rebelde

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