Cubainformacion: emigrazione made in USA

Chi è responsabile dell’aumento dell’emigrazione cubana?

 José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion

Le difficoltà economiche che soffre la polazione cubana sono prodotto diretto dell’applicazione, senza pietà e in piena pandemia, di decine di sanzioni da Washington (1). Che, per offuscarle, finanzia una vasta rete di media digitali “anti-castristi”. In essi leggeremo che sono dovute alla “cattiva gestione” dell’Avana e al “fallimento del socialismo” (2).

Questa tesi, ripetuta dalla stampa internazionale, si applica anche al tema migratorio. Titoli di allarme: “Cuba affronta la più grande crisi migratoria della sua storia” (3), “Cuba vive un nuovo e massiccio esodo silenzioso” (4). I media ci dettagliano l’aumento delle cifre dell’emigrazione. Ma cosa ci dicono per quanto riguarda le cause? Spiegano i meccanismi della guerra economica USA che, insieme alla pandemia, ha causato penuria, code e blackout (5)? Cosa ci dicono dell’inadempimento, da parte della Casa Bianca, dell’accordo bilaterale che include la consegna di almeno 20000 visti annuali (6)? E della chiusura del suo Consolato all’Avana negli ultimi cinque anni (7)? Leggiamo qualcosa sui privilegi migratori che la popolazione cubana ha, negli USA, rispetto alle altre comunità di migranti, per la Legge d’Adeguamento Cubano (8)? O non ci dicono niente di tutto questo o ci assicurano che è la “retorica” ​​del Governo cubano.

Per il quotidiano spagnolo ABC le cause dell’emigrazione sono il “terrore, la repressione e le violazioni dei diritti umani commesse dalla dittatura” (9). E come ci spiega che gli USA non concedano visti? È la “risposta -leggiamo- agli attacchi sonori (…) di cui furono vittime più di una ventina di diplomatici nordamericani”. Come se fosse un comunicato del Dipartimento di Stato… ma del Governo di Donald Trump (10)! L’ABC non solo avalla questo vergognoso e rocambolesco pasticcio senza prove, quello degli “attacchi sonori”. Inoltre, mente: “gli accordi migratori sono mantenuti e sono stati attuati in paesi come la Guyana”, ci dice. Certo, gli accordi sono “mantenuti”, ma non adempiuti: su 20000 visti, il minimo concordato, gli USA non ne hanno consegnato nemmeno un quinto (11).

Dal canto suo, il quotidiano “El Mundo” assicura che coloro che emigrano “rischiano la loro vita per fuggire dalla dittatura di Díaz-Canel” (12). Se “fuggono”, si capisce che è perché non li lasciano uscire dal Paese. Qualcosa di completamente falso, come lo dimostra il fatto che migliaia di migranti partono con voli dall’isola, del tutto legalmente, verso il Centro America e, da lì, cercano di raggiungere via terra gli USA (13). Ma “El Mundo”, nello stesso testo, afferma questo ed il contrario. Perché accusa il Governo cubano di usare l’emigrazione come “valvola di sfogo” per evitare un’”esplosione sociale”. E allora una delle due: scappano o non scappano? O sarà che il Governo gli agevola la “fuga”?

Questo giornale fornisce una versione molto diversa dell’emigrazione da Haiti, per esempio. Un Paese –ci dice– “vittima (…) di uno dei grandi fallimenti della comunità internazionale” (14). Sul modello neoliberale imperante, l’assoluta mancanza di servizi di base o la repressione, non una parola. Tranne per mentire sfacciatamente. Un gruppo di migranti haitiani, trascinati dalle maree, è arrivato a Cuba, è stato accolto e, giorni dopo, rimpatriato in applicazione del protocollo abituale (15). Ma “El Mundo” s’inventa che queste persone “hanno preferito tornare” ad Haiti, “malgrado le offerte delle autorità castriste” di rimanere. Menzogna su menzogna.

L’emigrazione torna ad essere arma di aggressione contro Cuba dal più viscerale anticastrismo. Quando, in maggio, Joe Biden ha annunciato che avrebbe riaperto il Consolato all’Avana, lo hanno accusato di fare un “regalo” al “regime” cubano, che otteneva così “contropartite ‘in cambio di nulla'”; di permettere il suo ” ricatto”; e di fargli “concessioni”, poiché L’Avana “usa la partenza di cittadini come ‘valvola di sfogo’ di fronte al minimo segno di `ribellione’” (16) (17). Conclusione: dalle ville di Miami, fanno pressione affinché Biden continui ad impedire l’emigrazione legale e sicura da Cuba in modo che, insieme alle misure di soffocamento economico, un giorno scoppi, infine, la pentola a pressione a Cuba.

In questo teatro dell’emigrazione politicizzata, non possono mancare le celebrità. Come l’attore William Levy, che raccontava, in uno spettacolo televisivo, la storia inventata di “come ha rischiato la vita per fuggire da Cuba”, perché “la cosa più dura è che ti tolgono la libertà” (18).

La macchina della propaganda continuerà a cercare di ingannare l’opinione pubblica. Ma la realtà è quella che è: le sanzioni e la guerra economica riescono ad abbassare il tenore di vita della popolazione cubana. Questa non può emigrare in maniera sicura, perché gli USA non concedono visti. Ma se riesce ad entrare illegalmente negli USA conta, allora, su privilegi legali ed economici. Chi è, quindi, il responsabile dell’aumento dei numeri dell’emigrazione cubana? E chi fomenta l’emigrazione illegale?


¿Quién es responsable del aumento de la emigración cubana?

 José Manzaneda, coordinador de Cubainformación

Las penurias económicas que sufre la población cubana son producto directo de la aplicación, sin misericordia y en plena pandemia, de decenas de sanciones desde Washington (1). Que, para blanquearlas, financia una amplia red de medios digitales “anticastristas”. En ellos, leeremos que se deben a la “mala gestión” de La Habana y al “fracaso del socialismo” (2).

Esta tesis, repetida por la prensa internacional, se aplica también al tema migratorio. Titulares de alarma: “Cuba se enfrenta a la mayor crisis migratoria de su historia” (3), “Cuba vive un nuevo y masivo éxodo silencioso” (4). Los medios nos detallan el aumento en las cifras de emigración. Pero ¿qué nos dicen de las causas? ¿Explican los mecanismos de la guerra económica de EEUU que, junto a la pandemia, ha provocado desabastecimiento, colas y apagones (5)? ¿Qué nos dicen sobre el incumplimiento, por parte de la Casa Blanca, del acuerdo bilateral que incluye la entrega de, al menos, 20 mil visas anuales (6)? ¿Y sobre el cierre de su Consulado en La Habana durante los últimos cinco años (7)? ¿Leemos algo sobre los privilegios migratorios que tiene la población cubana en EEUU, frente a otras comunidades migrantes, por la Ley de Ajuste Cubano (8)? O no nos dicen nada de todo esto o nos aseguran que es la “retórica” del Gobierno cubano.

Para el diario español ABC, las causas de la emigración son el “terror, la represión y las violaciones de derechos humanos cometidas por la dictadura” (9). ¿Y cómo nos explica que EEUU no conceda visas? Es la “respuesta –leemos- a los ataques sónicos (…) de los que fueron víctimas más de una veintena de diplomáticos norteamericanos”. Como si fuera un comunicado del Departamento de Estado… ¡pero del Gobierno de Donald Trump (10)! El ABC no solo respalda este vergonzoso y rocambolesco bodrio sin pruebas, el de los “ataques sónicos”. Además, miente: “los acuerdos migratorios se mantienen y se han estado implementando en países como Guyana”, nos dice. Claro, los acuerdos se “mantienen”, pero no se cumplen: de 20 mil visas, mínimo acordado, EEUU no ha entregado ni una quinta parte (11).

Por su lado, el diario “El Mundo” asegura que quienes emigran “arriesgan su vida para huir de la dictadura de Díaz-Canel” (12). Si “huyen”, se entiende que es porque no les dejan salir del país. Algo completamente falso, como lo prueba el hecho de que miles de migrantes salen en vuelos desde la Isla, de manera totalmente legal, hacia Centroamérica y, desde allí, tratan de llegar por tierra a EEUU (13). Pero “El Mundo”, en el mismo texto, afirma esto y lo contrario. Porque acusa al Gobierno cubano de utilizar la emigración como “válvula de escape” para evitar un “estallido social”. ¿En qué quedamos entonces: huyen o no huyen? ¿O será que el Gobierno les facilita la “huida”?

Este diario da una versión bien distinta sobre la emigración de Haití, por ejemplo. Un país –nos dice- “víctima (…) de uno de los grandes fracasos de la comunidad internacional” (14). Sobre el modelo neoliberal imperante, la falta absoluta de servicios básicos o la represión, ni una palabra. Salvo para mentir descaradamente. Un grupo de migrantes de Haití, arrastrados por las mareas, llegaron a Cuba, fueron acogidos y, días después, repatriados en aplicación del protocolo habitual (15). Pero “El Mundo” se inventa que dichas personas “prefirieron volver” a Haití, “pese a los ofrecimientos de las autoridades castristas” de que se quedaran. Mentira sobre mentira.

La emigración vuelve a ser arma de agresión contra Cuba desde el anticastrismo más visceral. Cuando, en mayo, Joe Biden anunció que reabriría el Consulado en La Habana, le acusaron de dar un “regalo” al “régimen” cubano, que lograba así “contrapartidas `a cambio de nada´”; de permitir su “chantaje”; y de otorgarle “concesiones”, ya que La Habana “utiliza la salida de ciudadanos como `válvula de escape´ ante la mínima muestra de `rebeldía´” (16) (17). Conclusión: desde las mansiones de Miami, presionan para que Biden siga impidiendo la emigración legal y segura desde Cuba para que, junto a las medidas de asfixia económica, un día estalle, por fin, la olla a presión en Cuba.

En este teatro de la emigración politizada no pueden faltar las celebrities. Como el actor William Levy, que contaba, en un show televisivo, el relato fabulado de “cómo se jugó la vida para escapar de Cuba”, porque “lo más duro es que te quiten la libertad” (18).

La maquinaria de propaganda seguirá tratando de engañar a la opinión pública. Pero la realidad es la que es: las sanciones y guerra económica consiguen deprimir el nivel de vida de la población cubana. Esta no puede emigrar de manera segura, porque EEUU no otorga visas. Pero si consigue entrar allí de manera ilegal, cuenta entonces con privilegios legales y económicos. ¿Quién es, por tanto, el responsable del aumento en las cifras de la emigración cubana? ¿Y quién fomenta la emigración ilegal?

  1. https://www.cubainformacion.tv/opinion/20210809/92699/92699-sos-bloqueo-cuba-italiano
  2. https://diariodecuba.com/cuba/1649244151_38589.html
  3. https://www.elperiodico.com/es/internacional/20220717/cuba-crisis-migracion-estados-unidos-mexico-14085220
  4. https://www.elmundo.es/internacional/2022/07/18/62d41eaefc6c833b458b45a3.html
  5. http://www.cubadebate.cu/noticias/2021/01/20/las-mas-de-240-medidas-de-trump-contra-cuba/
  6. https://www.efe.com/efe/america/politica/cuba-acusa-a-ee-uu-de-estimular-la-migracion-irregular-sus-ciudadanos/20000035-4827266
  7. https://www.granma.cu/pensar-en-qr/2022-03-30/algunas-verdades-de-la-migracion-ilegal-de-los-cubanos-30-03-2022-20-03-37
  8. https://www.granma.cu/cuba/2022-04-22/a-quien-le-interesa-fabricar-una-crisis-migratoria-entre-cuba-y-ee-uu-22-04-2022-21-04-20
  9. https://www.abc.es/internacional/abci-mas-80000-cubanos-huido-estados-unidos-apenas-cinco-meses-202204221320_noticia.html
  10. https://elpais.com/internacional/2021-02-11/el-departamento-de-estado-critica-a-trump-por-la-gestion-del-presunto-ataque-sonico-en-la-habana.html
  11. https://www.cubainformacion.tv/emigracion/20220407/96580/96580-despues-de-cinco-anos-embajada-de-eeuu-reiniciara-en-mayo-tramites-limitados-de-visas-en-cuba
  12. https://www.elmundo.es/internacional/2022/07/18/62d41eaefc6c833b458b45a3.html
  13. https://www.nytimes.com/es/2022/05/03/espanol/cuba-usa-migrantes.html
  14. https://www.elmundo.es/internacional/2022/07/06/62c5b77121efa0e1748b45ea.html
  15. https://www.eldiario.es/desalambre/cuba-repatria-178-migrantes-haitianos-llegaron-costas-zona-central_1_9150749.html
  16. https://www.elmundo.es/internacional/2022/05/18/6283ed48e4d4d8810b8b45a2.html
  17. https://www.efe.com/efe/america/sociedad/grupos-del-exilio-cubano-critican-al-gobierno-biden-por-caer-en-el-chantaje/20000013-4788773
  18. https://www.abc.es/play/television/noticias/abci-william-levy-relata-como-jugo-vida-para-escapar-cuba-mas-duro-quiten-libertad-202205032315_noticia.html
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