L’odio è uno strumento politico utilizzato dai potenti per dominare, è terreno fertile per persecuzioni e genocidi
Raúl Antonio Capote
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Raúl Antonio Capote
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Senza dubbio Miami è oggi la Città dell’Odio. Odio per tutti gli immigrati; per chi ha la pelle scura; per il loro orientamento sessuale, e soprattutto per coloro che non la pensano allo stesso modo di coloro che impongono modelli rigidi, il che dimostra la mancanza di libertà di pensiero, di espressione e di democrazia, nonostante che ciò sia quanto criticano a quei paesi che non si inginocchiano davanti a loro.
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Cosa dire delle diaspore venezuelane negli USA? Tanto per cominciare, non si può parlare solo di una, bensì di varie, molte. Non si può parlare di queste come se fossero identiche a quelle che sono andate in altri paesi, poiché in questo caso il viaggio non è il viaggio in sé stesso, è la meta. Questo tema implica un punto a capo.
1.Per gli insegnamenti della scienza, la religione e la democrazia, la famiglia umana è composta da differenti generi distinti nel loro sesso e altre particolarità fisiche e mentali. Ossia si devono avere distinzioni in diritti sociali e politici corrispondenti a queste differenze sociali e psicologiche.
Solo chi ha sempre desiderato il crollo di Cuba, gli avvoltoi che aspettano l’occasione di beccare le viscere aperte dell’alligatore; solo chi non ama questa terra, può veramente celebrare, da lontano, l’odio tra i cubani
L’odio contrae l’anima e la rende piccola; poi, in quella minuscola capsula non c’è più spazio per la felicità, la tolleranza o la comprensione. Secondo gli studiosi di Martí, salvo rare occasioni, come quella citata nel frammento della sua poesia Abdala, dove usa la parola Abdala, è raro trovare “odio” nell’immensa opera di Martí.
Teresa Melo www.cubadebate.cu
Dai media situati a Cuba e al nord di essa, l’odio viaggia, credendosi immune e impunito; lieve, accanito o violento, come nel caso dell’attacco denunciato alla sede dell’Ambasciata cubana.
Di chi ha usato il fucile d’assalto e sparato contro la sede diplomatica, nelle prime ore del mattino, è già stato rivelato il nome, l’età ed il luogo di residenza benché non si dicano le “motivazioni”. È semplice concludere che è stato l’odio a premere il grilletto.