105 anni fa, tra maggio e giugno del 1912, avvenne uno dei fatti più vergognosi della Repubblica neocoloniale: il massacro di circa 3.000 negri e meticci. L’esercito del governo ebbe solo 12 feriti.
La protesta armata avvenne perchè la maggioranza dei militanti del Partito Indipendente di Colore – PIC – lo aveva deciso, nonostante la posizione del suo leader, Evaristo Estenoz, imbevuti dalla mentalità che i sollevamenti erano la via per realizzare obiettivi.