Europarlamentare minacciato per aver difeso il Venezuela

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In un’intervista rilasciata a Navarro di RT, l’europarlamentare spagnolo Javier Couso ha duramente criticato la posizione dell’Unione Europea e la sua ingerenza contro il Venezuela.


Sul silenzio nell’attacco terrorista effettuato da un elicottero con lancio di granate contro il Ministero degli interni e il Tribunale Supremo, Couso attacca: “L’Unione Europea che tanto parla sulla democrazia e sui diritti umani, avrebbe dovuto immediatamente esprimere una condanna forte, come il Governo del Venezuela ha fatto ogni volta si sono registrati attentati terroristi in Europa”. Al contrario, prosegue Couso, “l’Ue avalla la tesi dell’opposizione venezuelana, che sta perseguendo un cammino violento, di terrorismo nelle strade e con azioni che suppongono un’esclation nella quale sono presenti elementi militari e armi come granate o mitragliatrici nel centro della capitale di uno stato sovrano”.

E ancora, sempre in riferimento all’UE: “da un lato di dice per il dialogo, dall’altro avalla la tesi dell’opposizione per le elezioni anticipate non previste dalla Costituzione. Per questo ci intristisce molto che non ci sia stata solidarietà con un paesi che ha subito un attacco di questa portata”.

Sulle menzogne che ogni giorno la stampa in Europa propina, Couso è altrettanto duro. “Questa disinformazione sistematica è dovuta alla concentrazione delle grandi imprese mediatiche che sono controllate da pochissime mani. Non ci sono leggi sulla stampa per la democratizzazione dello spazio che lo stato concede alle aziende di comunicazione. In Spagna esiste una grande concentrazione dei mezzi privati in pochissime mani, la maggior parte controllate da banche e fondi di investimento.

Di fronte a questo strapotere servirebbe come contrappeso un servizio pubblico”. Assente in Spagna e in Italia. “Ogni giorno questi proprietari dei grandi mezzi di comunicazione hanno una perfetta sintonia ideologica con la destra venezuelana, dal 2002, perseguendo così un cambio violento del potere attraverso vie illegali, semplicemente perché al Governo vi è chi non è allineato con le sue tesi”. In passato, “i governi antecedenti al chavismo permettevano ai grandi mezzi di comunicazione realizzare i loro affari senza nessuna reciprocità con lo stato venezuelano, come avveniva per il settore petrolifero.”

Sugli interessi dell’Europa verso il Venezuela, Couso non ha dubbi. “Economici. Il Venezuela ha le maggiori riserve conosciute di petrolio, oro e acqua, tutti motivi di intervento come segnalato nel summit della Nato di Lisbona. D’altra parte, si sono scoperti anche riserve di litio e altri eleemnti che servono all’industria nucleare e fanno del Venezuela un paese molto appetibile per le multinazionali. Ma ci sono anche gli interessi politici. Il processo d’integrazione ALBA-TCP rispetta la sovranità dei popoli e si oppone ai disastri del neo-liberismo. Esiste un chiaro interesse a rompere con questa integrazione proposta a tutta la regione”.

Infine Couso ha dichiarato come ha ricevuto minacce per aver difeso il Governo e il popolo del Venezuela. “Ho ricevuto minacce a case e al mio telefono cellulare che mi minacciavano di morte. Sistematicamente si ripetono nelle reti sociali. Se il franchismo non ha potuto silenziarci con la morte, persecuzione e torture, meno che mai ci riuscirà hi non ha né morale né virtù”.

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