Díaz-Canel taccia d’immorale e prepotente il governo degli USA

Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha tacciato di immorale, prepotente e perverso il governo degli Stati  Uniti per la sua scalata di ostilità contro il popolo della nazione dei Caraibi.

«Il governo imperiale applica nuove sanzioni che danneggiano il popolo cubano mentre il popolo nordamericano è duramente colpito dalla pandemia e dalla scalata razzista»,  ha sottolineato il capo di Stato nel suo account personale di Twitter.

Con l’etichetta  #NoMásBloqueo e una fotografia con la frase: Le sanzioni sono un crimine, il mandatario ha ricordato nel suo tuit che qui non si arrende nessuno.

Il cancelliere Bruno Rodríguez ha condannato duramente le sanzioni annunciate dal segretario di Stato USA Mike Pompeo contro sette entità cubane.

Rodríguez ha denunciato che le misure vogliono danneggiare le famiglie cubane ed definito vergognoso e criminale l’impegno di Washington d’indurire il blocco contro la nazione delle Antille nel mezzo degli sforzi per sconfiggere la pandemia della COVID–19.

Washington ha appena sanzionato tre hotels, due centri per immersioni subacquee, un parco marino per turisti e l’istituzione finanziaria Fincimex, con il pretesto che sono proprietà militari.

Queste entità che si sommano alle 200 sanzionate precedentemente, non possono realizzare affari con compagnie o cittadini statunitensi.

Queste azioni formano parte dell’impegno di Washington di privare l’Isola più grande delle Antille delle risorse necessarie per il suo sviluppo, come parte della politica ostile e dell’assedio economico, commerciale e finanziario che impone da quasi 60 anni, accresciuto dall’arrivo di  Donald Trump alla Casa Bianca, nel 2017

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