Lavrov a Caracas

Comitato Italia-Venezuela Bolivariana

la Russia farà tutto il possibile affinché l’economia venezuelana non dipenda dagli USA

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha assicurato che il suo Paese farà tutto il possibile affinché lo sviluppo economico del Venezuela non dipenda dagli USA e dai suoi alleati occidentali.

Venezuela e Russia hanno valutato questo 18 aprile di aumentare l’importazione e l’esportazione di cibo come parte del progresso degli accordi che questi paesi mantengono, ha indicato il ministro degli Esteri della nazione caraibica, Yván Gil, al termine dell’incontro il suo omologo, Sergei Lavrov, a Caracas.

“Faremo tutto il possibile affinché l’economia venezuelana dipenda sempre meno dai capricci e dai giochi geopolitici degli Stati Uniti o di qualsiasi altro attore del campo occidentale”, ha detto Lavrov, che sta girando l’America Latina come strategia geopolitica per rafforzare il legami internazionali del tuo paese.

Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri venezuelano ha annunciato che Caracas e Mosca avanzeranno nella cooperazione energetica, finanziaria, commerciale e nell’interconnessione aerea e marittima. In totale, entrambi i paesi mantengono più di 300 accordi in vari settori, secondo le autorità venezuelane.

“Una cooperazione bilaterale che riguarda l’energia, l’agricoltura, lo spazio, l’istruzione, i trasporti, la cooperazione tecnica e militare, tra gli altri”, ha detto Gil.

La questione della Crimea arriva in Venezuela

Il ministro degli Esteri russo ha approfittato del suo viaggio a Caracas per sottolineare che le recenti dichiarazioni del governo ucraino sul ritorno della penisola di Crimea all’Ucraina sono demagogiche.

“Queste dichiarazioni demagogiche… il loro obiettivo e significato sono comprensibili”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa congiunta con la sua controparte venezuelana.

Lavrov ha fatto riferimento alle opinioni “di rappresentanti del regime di [Volodimir] Zelensky, che hanno chiesto il ritorno obbligatorio in Crimea e minacciato (…), una volta che ciò accadrà, di distruggere la lingua e la cultura russa in Crimea e di renderla cultura ucraina e globale domina lì”.

In tal senso, i ministri degli Esteri di Russia e Venezuela hanno auspicato la risoluzione di tutti i conflitti, compreso quello ucraino, sulla base dei principi della Carta delle Nazioni Unite, che tratta dell’uguaglianza sovrana degli Stati e dell’indivisibilità della sicurezza su scala globale scala.

(fonte: La IguanaTv)

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