Il salto di Yulimar Rojas realizza il sogno di Fidel e Chavez

di José Llamos Camejo – Granma

Record come questo – diranno – possono essere raggiunti solo da un alieno. Ma Yulimar Rojas viene da Barrio Adentro Deportivo, un progetto nato da Fidel e Chávez, per aggiungere qualità alla vita del popolo venezuelano. “Barrio Adentro ha avviato Yulimar alla pratica sportiva”, afferma Keila Morales, direttore generale dell’attività fisica del Ministero del potere popolare per la gioventù e lo sport del Venezuela.

A Tokyo la dea del salto triplo è atterrata così lontano dove nessun altro mortale era arrivato (15,67 metri), splendido regalo per Barrio Adentro Deportivo, che in questi giorni compie 17 anni.

Molte altre realizzazioni animano l’anniversario di quel programma che, secondo Keila Morales, ha umanizzato la pratica sportiva nella patria bolivariana.

«Con l’arrivo dei cubani lo sport qui ha smesso di essere elitario ed esclusivo. I tecnici hanno rotto gli schemi, creato circoli dei nonni, portato bambini e giovani nei campi in tutto il paese, introdotto la danzaterapia, la ginnastica terapeutica e altre attività che garantiscono vita e salute. Oggi il nostro sport è massiccio, frutto della fiamma che Fidel e Chávez hanno acceso».

A Urimare, Vargas, municipio dello stato di La Guaira, l’anniversario del Barrio Adentro Deportivo ha riunito qui autorità del settore e controparti delle missioni sociali cubane.

L’evento ha aperto spazio a piccoli judoca e karateka, ragazzi, ragazze e giovani che sognano, come sognava Yulimar alla loro età: «Voglio essere come lei, ma nel karate», ha detto Daniela Marcano. «Farò del mio meglio per rappresentare il mio paese alle Olimpiadi», ha dichiarato Sleiter Villalba.

Adulti e anziani hanno presentato la danzaterapia e Lina Márquez, disabile fisica e cantante, ha deliziato con la sua melodia. La polio ha invalidato la sua gamba in tempi di un Venezuela dimenticato; Tuttavia, «con i cubani del Barrio Adentro, ho imparato esercizi che mi aiutano a camminare meglio», ha detto sorridendo la donna di 53 anni, sentita dal Granma.

«Questa è un’opera di inclusione e giustizia sociale», ha affermato José Alejandro Terán, sindaco di Vargas. “Lo dobbiamo a Hugo Chávez e Fidel Castro, due colossi che hanno sognato, pensato e fatto molto per il nostro popolo”, ha aggiunto l’oratore, e ha ringraziato il contributo dei 44.000 specialisti e tecnici sportivi cubani che hanno lavorato qui, per oltre un decennio.

«Non è casualità», ha sottolineato il sindaco, segnalndo i legami tra Barrio Adentro Deportivo e le prestazioni degli atleti venezuelani a Tokyo. «C’è Cuba, che infonde amore, coscienza, spirito di vittoria», ha sottolineato José Luis Tovar, viceministro per lo Sport di Massa.

Al riconoscimento si è unito, a nome dell’Assemblea Nazionale del Venezuela, la deputata Gladys Requena. Nel frattempo, il capo dell’Ufficio di attenzione alle missioni sociali cubane, Julio César García Rodríguez, ha affermato che, con il lavoro di solidarietà, difendiamo una rivoluzione bloccata, assediata e attaccata che, come la nostra, resiste, combatte e vince.

Non a caso, il presidente Nicolás Maduro ha ordinato l’esecuzione del Piano Parigi-2024; «milgiorare lo sport di massa attraverso tutti i programmi, incluso Barrio Adentro Deportivo».

Quel salto di Yulimar è un sogno di Chavez: «Cosa importa che io non veda la patria che sogno, l’importante è che questa patria la veda il popolo, questo mi fa battere il cuore».

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

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