USA, rifugio sicuro per terroristi

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Mentre i senatori Rick Scott, Marco Rubio e Ted Cruz, si logorano nel continuare la loro guerra contro la Rivoluzione cubana e promuovono la cosiddetta “Legge di Riduzione degli Utili per il Regime Cubano”, al fine di tagliare l’entrata di denaro per il popolo, rimangono in silenzio davanti alla presenza di decine di terroristi e assassini che ricevono un rifugio sicuro negli USA, prova della sua mancanza di morale.

Un inconfutabile esempio è Antonio Carlos Veciana Blanch, agente della CIA che in quattro occasioni tentò di assassinare Fidel Castro e fu trattato come un eroe a Miami, dove morì, tranquillamente, all’età di 91 anni, senza essere infastidito dall’FBI o accusato dai senatori per la Florida, che ora pretendono accusare Cuba di “violare i diritti umani”, nonostante il suo lungo curriculum di terrorismo.

Insieme a tale criminale, fondatore del gruppo terroristico Alpha-66, con una lunga serie di azioni, ci sono altri di simile caratura, come Orlando Bosch, fondatore dell’organizzazione terroristica Omega-7 e Luis Posada Carriles, entrambi (ora deceduti ndt) partecipanti ad orrendi crimini come fu l’esplosione di un aereo civile cubano in volo, dove morirono 73 innocenti.

I due furono protetti dalla Rappresentante per la Florida, Ileana Ros-Lehtinen, cosciente che fossero assassini e responsabili di atti terroristici contro ambasciate cubane, consolati ed uffici commerciali di Cuba all’estero, incluso il piano per assassinare l’ambasciatore cubano in Argentina, nel 1975, sotto l’organizzazione terroristica Consiglio Rivoluzionario Anticomunista Latinoamericano, CRAL.

Furono anche gli autori dell’esplosione nell’ufficio commerciale cubano a Montreal, in Canada, nel 1972, e della bomba inviata, nel 1974, all’ambasciatore cubano in Perù, che ferì gravemente una funzionaria cubana.

Alla sua ampia fedina di crimini si uniscono le esplosioni, nel 1976, presso l’ambasciata cubana e l’ufficio della Cubana de Aviacion in Spagna. La bomba collocata quell’anno nella missione diplomatica presso l’ONU, a New York e l’esplosivo piazzato nell’ambasciata in Portogallo, dove morirono due diplomatici cubani.

Nel sicuro rifugio di Miami hanno vissuto altri terroristi come Gaspar Jiménez Escobedo, assassino del cubano Dartagnan Díaz, tecnico della pesca in Messico. Tale terrorista fu arrestato a Panama, nel 2000, mentre stava preparando un piano di omicidio contro Fidel Castro, insieme a Posada Carriles.

Guillermo Novo Sampoll, assassino dell’ex ministro degli esteri cileno Orlando Letelier, della sua segretaria e dell’autista, quando posizionò una bomba nella sua auto, in una strada di Washington. Non fu mai infastidito dall’FBI, poiché collaborò con la CIA durante gli anni dell’Operazione Condor e partecipò al rapimento ed all’omicidio di due giovani funzionari dell’ambasciata cubana in Argentina.

In quel nido di terroristi, a Miami, ci sono Carlos Alberto Montaner, che innescava bombe incendiarie in centri commerciali dell’Avana, insieme al suo complice Armando Valladares, entrambi processati e puniti per i loro atti, sebbene Montaner sia fuggito di prigione, rifugiandosi nell’ambasciata brasiliana. Oggi sono personaggi della società yankee, nonostante avere le mani macchiate di sangue innocente.

Nella lista non mancano Rodolfo Frómeta, capo del cosiddetto Commandos F-4, autore di vari atti terroristici di cui vanta. Santiago Álvarez Fernández-Magriñá, terrorista, trafficante d’armi e in stretto legame con Posada Carriles e Ramón Saúl Sánchez, quest’ultimo membro di Omega-7 e complice dell’assassino Eduardo Arocena.

La lista è ampia, ma di ciò nessuno alla Camera dei Rappresentanti né al Senato dice una sola parola, molti non sono a conoscenza di queste informazioni ed altri sono favoreggiatori con il loro silenzio.

Tuttavia, danno il loro voto per sanzionare Cuba, perché secondo loro viola i diritti umani, come ha recentemente affermato Michael G. Kozak, Sottosegretario di Stato per gli Affari dell’Emisfero Occidentale, nei suoi Tweet, sostenendo l’attuale Incaricata d’Affari dell’Ambasciata yankee all’Avana: “Mara Tekach attua la politica USA, e quindi le sue azioni e parole sono a nome del governo.

La suddetta diplomatico, il 12 giugno 2020, ha inviato una lettera al mercenario José Daniel Ferrer, agli arresti domiciliari per aver aggredito tre persone, informandolo di una risoluzione del Senato yankee, in cui riconoscono “il suo lavoro nel promuovere i diritti umani e la democrazia” a Cuba.

Questa è l’assenza di morale ed etica USA, che cerca convertire i suoi mercenari e terroristi in “difensori” dei diritti umani, mentre accusa Cuba di sfruttare i suoi professionisti della salute che salvano vite in tutto il mondo, consacrati al loro lavoro senza prestare attenzione al denaro né al tempo.

Prima di accusare i medici cubani di essere “schiavi”, dovrebbero prendere misure contro gli assassini, torturatori e terroristi che nutrono nel loro territorio per agire, al servizio della CIA, contro cittadini innocenti e seminare panico, distruzione e morte in paesi che hanno governanti non accettabili per gli yankee.

Cuba non teme le sanzioni e, come diceva José Martí: “Preparare il popolo a difendersi e per vivere con onore è il modo migliore di difenderlo”.


Estados Unidos, refugio seguro para terroristas

Por Arthur González

Mientras los senadores Rick Scott, Marco Rubio y Ted Cruz, se desgastan en continuar su guerra contra la Revolución cubana y promueven la denominada Ley de Reducción de Ganancias para el Régimen Cubano”, con el fin de cortar la entrada de dinero para el pueblo, callan ante la presencia de decenas de terroristas y asesinos que reciben refugio seguro en Estados Unidos, evidencia de su ausencia de moral.

Un fehaciente ejemplo es Antonio Carlos Veciana Blanch, agente de la CIA que en cuatro ocasiones intentó asesinar a Fidel Castro y fue tratado como un héroe en Miami, donde murió tranquilamente a los 91 años sin ser molestado por el FBI, ni acusado por los senadores por la Florida que ahora pretenden acusar a Cuba de “violar los derechos humanos”, a pesar de su largo historial de terrorismo.

Junto a ese criminal, fundador del grupo terrorista Alpha-66, con una larga hoja de acciones, están otros de similar calaña como Orlando Bosch, fundador de la organización terrorista Omega-7 y Luis Posada Carriles, ambos participantes en horrendos crímenes como fue la voladura de un avión civil cubano en pleno vuelo, donde murieron 73 inocentes.

Los dos fueron protegidos por la Representante por la Florida, Ileana Ros-Lehtinen, consciente de que eran asesinos y responsables de actos terroristas contra embajadas, consulados y oficinas comerciales de Cuba en el exterior, entre ellas el plan para asesinar al embajador cubano en Argentina en 1975, bajo la organización terrorista Consejo Revolucionario Anticomunista Latinoamericano, CRAL.

También fueron autores de la explosión en la oficina comercial de Cuba en Montreal, Canadá, en 1972 y de la bomba enviada dentro de un libro al embajador cubano en Perú en 1974, que hirió gravemente a una funcionaria cubana.

A su amplia hoja de crímenes se unen las explosiones en 1976, en la embajada de Cuba y la oficina de Cuba de Aviación en España. La bomba colocada ese año en la misión diplomática ante la ONU, New York y el explosivo plantado en la embajada en Portugal, donde murieron dos diplomáticos cubanos.

En el refugio seguro de Miami, han vivido tranquilamente otros terroristas como Gaspar Jiménez Escobedo, asesino del cubano Dartagnan Díaz, técnico de la pesca en México. Ese terrorista fue detenido en Panamá en el 2000, cuando preparaba un plan de asesinato a Fidel Castro, junto a Posada Carriles.

Guillermo Novo Sampoll, asesino del ex canciller chileno Orlando Letelier, su secretaria y el chofer, al ubicar una bomba en su auto, en una calle de Washington. Nunca fue molestado por el FBI, pues colaboró con la CIA durante los años de la Operación Cóndor y participó en el secuestro y asesinato de dos jóvenes funcionarios de la embajada de Cuba en Argentina.

En ese nido de terroristas miamense están Carlos Alberto Montaner, quien detonaba petacas incendiarias en centros comerciales habaneros, junto a su compinche Armando Valladares, ambos juzgados y sancionados por sus actos, aunque Montaner se fugó de la cárcel, asilándose en la embajada de Brasil. Hoy son personajes de la sociedad yanqui, a pesar de tener las manos manchadas de sangre inocente.

No faltan en el listado Rodolfo Frómeta, jefe de los llamados Comandos F-4, autor de varios hechos terroristas de los que se vanagloria; Santiago Álvarez Fernández-Magriñá, terrorista, traficante de armas y vínculo estrecho de Posada Carriles y Ramón Saúl Sánchez, este último miembro de Omega-7 y cómplice del asesino Eduardo Arocena.

La nómina es amplia, pero de eso nadie en la Cámara de Representantes ni en el Senado, dicen ni una sola palabra, muchos desconocen esos datos y otros son encubridores con su silencio.

Sin embargo, dan su voto para sancionar a Cuba, por según ellos viola los derechos humanos, como afirmó recientemente en sus Tweets, Michael G. Kozak, subsecretario de Estado para Asuntos del Hemisferio Occidental, al respaldar a la actual encargada de negocios de la embajada yanqui en La Habana: “Mara Tekach implementa la política de Estados Unidos, y por ende sus acciones y palabras son en representación del Gobierno.

La mencionada diplomática, el pasado 12 de junio 2020 envió una carta al mercenario José Daniel Ferrer, en prisión domiciliaria por agredir a tres personas, informándole sobre una resolución del Senado yanqui, donde le reconocen “su labor en la promoción de los derechos humanos y la democracia” en Cuba.

Esa es la ausencia de moral y ética de Estados Unidos, que intenta convertir en “defensores” de los derechos humanos, a sus mercenarios y terroristas, mientras acusan a Cuba de explotar a sus profesionales de la Salud que salvan vidas por el mundo, consagrados a su labor sin reparar en dinero ni tiempo.

Antes de acusar a los médicos cubanos de ser “esclavos”, deberían tomar medidas contra los asesinos, torturadores y terroristas que amamantan en su propio territorio para actuar, al servicio de la CIA, contra ciudadanos inocentes y sembrar el pánico, la destrucción y la muerte en países que tienen gobernantes no aceptables para los yanquis.

Cuba no teme a las sanciones y como expuso José Martí: “Preparar al pueblo para defenderse y para vivir con honor, es el mejor modo de defenderlo”.

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