La solidarietà con Cuba bussa alle porte del Congresso USA

I rappresentanti della Rete Nazionale di Solidarietà con Cuba hanno visitato ieri il Congresso USA nell’ambito delle azioni che si concluderanno domenica prossima con una protesta davanti alla Casa Bianca.

Cheryl LaBash, co-presidente della Rete, ha confermato a Prensa Latina che giovedì mattina hanno bussato alle porte dei membri del Senato con la petizione che dà il nome alla campagna Fuori dall’elenco, che chiede la rimozione di Cuba dalla lista dei presunti sponsor statali del terrorismo.

L’appello comprende anche un richiamo al presidente Joe Biden affinché revochi tutte le misure coercitive statunitensi contro il popolo della nazione caraibica.

La manifestazione pacifica del 25 giugno sarà il culmine di sette giorni di attività in tutto il Paese.

Fa anche parte delle carovane contro il blocco di Cuba che si tengono da più di due anni l’ultimo fine settimana di ogni mese, ispirate dal movimento Bridges of Love.

“Stiamo invitando i sostenitori che possono a venire e unirsi a noi a Washington, soprattutto dalle città vicine (…) vogliamo contare sulla vostra voce”, ha sottolineato l’appello della Rete.

Poco prima di lasciare l’incarico nel gennaio 2021, l’allora presidente Donald Trump ha reinserito Cuba nella lista degli Stati sponsor del terrorismo, da cui era stata rimossa nel 2015 dall’amministrazione di Barack Obama (2009-2017).

Trump ha adottato una politica di massima pressione nei confronti di Cuba, dalla quale il suo successore democratico non ha finora preso le distanze.

La Rete Nazionale di Solidarietà con Cuba è composta da più di 50 organizzazioni che sostengono la fine dell’ostilità di Washington nei confronti della più grande isola caraibica, in particolare del blocco economico, commerciale e finanziario imposto più di sei decenni fa.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

 

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