Oswaldo Guayasamín (1919-1999) sarà sempre vigente, maggiormente in un anno in cui si compiono significativi anniversari della sua vita: il 10 marzo di due decenni fa è morto in un ospedale di Baltimora, negli Stati Uniti e il 6 luglio si commemorerà il centenario della sua nascita a Quito, in Ecuador. Al di sopra delle date, la sua opera resta ed è apprezzata da coloro che ammirano i suoi dipinti e le realizzazioni monumentali.
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Anniversari culturali
Attacco informatico come guerra di bassa intensità?
Rodrigo Benedith www.cubadebate.cu
Più di 10 anni sono passati da quando i signori della guerra si resero conto di un nuovo teatro di operazioni militari, un onnipresente e, fino ad allora, in espansione: internet.
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Il sabotaggio della rete elettrica venezuelana
Juan Guaidó: da autoproclamato presidente…
ad agnello che l’impero potrebbe sacrificare
L’ “autoproclamato” presidente del Venezuela, Juan Gerardo Antonio Guaidó Márquez, sa che la condizione di deputato non gli concede l’impunità, solo l’immunità
Raúl Antonio Capote www.granma.cu
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Venezuela: 7 note sul blackout
Mision Verdad, http://aurorasito.altervista.org
Tra il pomeriggio dell’8 marzo e il primo mattino del 10, il Venezuela fu vittima di un nuovo sabotaggio, il più grande nella storia repubblicana del Paese, alla centrale idroelettrica di Guri, che lasciò senza luce almeno l’80% della popolazione, con l’obiettivo di minare qualsiasi tentativo del governo venezuelano di raggiungere la stabilizzazione dell’economia e di fermare la situazione insurrezionale che Stati Uniti e i suoi agenti, come Juan Guaidò cercano di adempire nel Paese.
I crimini contro l’umanità del sabotaggio elettrico
Cristina Bracho, Mision Verdad– http://aurorasito.altervista.org
Pensare alla guerra e alla legge ci fa cadere in certe trappole. Ad esempio, credete che la guerra sia proibita come ogni modo e ragione di ferire o uccidere anche. La realtà è molto diversa, specialmente quando ci allontaniamo dalle dichiarazioni ed accordi, risoluzioni o specifici esempi storici in cui avere guerre legali e, a volte, l’intera struttura della pace semplicemente si denuda come apparato per mantenere un sistema di dominio mondiale, unipolare e secondo gli interessi di un manipolo di padroni.
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Cubainformacion: dove l’87% dei voti è una “amara vittoria”
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
La notizia non è stata che l’87% della popolazione di Cuba ha votato sì alla nuova Costituzione del paese (1). Né che precedentemente, in un’esperienza unica al mondo, più di 8 milioni di persone -su 11,2- hanno dibattuto e modificato il testo in 133000 assemblee (2).
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Dichiarazione Governo Rivoluzionario
Il Governo Rivoluzionario condanna energicamente il sabotaggio al sistema di distribuzione dell’elettricità del Venezuela, che è un’azione terrorista, indirizzato a danneggiare la popolazione indifesa di tutta una nazione, per usarla come ostaggio nella guerra non convenzionale scatenata dagli Stati Uniti contro il governo legittimo presieduto dal compagno Nicolás Maduro Moros e dall’unione cívico – militare del popolo bolivariano e chavista.
Vzla: una delle più violente aggressioni in 200 anni di sovranità
Così come lo ha chiesto sabato 9 il presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, il popolo venezuelano ha affrontato con molto coraggio le nuove manovre contro di lui.
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È male che il nemico parli bene di te
Con la presenza di Fidel, il primo giorno di marzo cominciò una manifestazione di massa a Las Martinas, Pinar del Río, per consegnare a 340 coltivatori di tabacco i documenti che li trasformavano in proprietari delle fattorie in quei territori. La rivista Bohemia nella edizione del 1º marzo, convocò a una «colletta della libertà», per raccogliere i fondi per la Rivoluzione.
«Metteremo questo denaro nelle mani oneste del dottor Fidel Castro, diceva il richiamo, per far sì che sia lui a disporre quello che va fatto».
(Bohemia, No. 9, 1º marzo de 1959, pp. 70 e 71).
Venezuela: smentite le cifre sulle morti causate dal blackout
Mision Verdad– www.lantidiplomatico.it
Fin dalle prime ore del blackout, i leader dell’antichavismo, con le ONG finanziate dal Dipartimento di Stato USA, hanno iniziato a diffondere la narrazione di un massiccio numero di decessi negli ospedali dovuti al sabotaggio subito dal servizio elettrico.
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Il blackout del Venezuela ha un nome: Nitro Zeus
di Pino Arlacchi* www.lantidiplomatico.it
Il blackout elettrico che sta affliggendo il Venezuela da quattro giorni può essere una speranza per i nemici del governo in carica ed è di sicuro una calamità per l’intera sua popolazione.
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Intervista a Alfred De Zayas, ultimo relatore ONU a Caracas
L’uso di mercenari e para-militari da parte degli Stati Uniti ha una lunga e sanguinosa storia – non solo in Colombia ma anche in Guatemala, Honduras, El Salvador ecc. L’uso improprio degli Stati Uniti di “assistenza umanitaria” come copertura per il contrabbando di armi e anche altri articoli non “umanitari” ha una lunga storia nella Repubblica Dominicana, in Nicaragua e in altri paesi dell’America Latina.
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Blackout in Venezuela
Gli USA hanno mezzi, motivi ed antecedenti per essere colpevoli
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela ha denunciato che gli USA sono dietro il cyber-attacco che ha lasciato la maggior parte del territorio venezuelano senza elettricità per più di due giorni. A parte l’esultanza del senatore Marco Rubio anticipata sul suo account Twitter, prima che qualcuno li menzionasse, l’entusiasmo criminale del Segretario di Stato Mike Pompeo, al riguardo, rivelerebbe che il governo USA possiede il motivo.