Tag Archives: JAMA
L’arma più ricercata dagli USA a Cuba sta a Washington DC
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
Nove scienziati cubani, membri di un gruppo dell’Accademia delle Scienze di Cuba, hanno tenuto,la scorsa settimana, in interscambio a Washington con medici del Dipartimento di Stato sui cosiddetti incidenti alla salute che ha allegato il governo USA per ridurre al minimo il suo personale diplomatico a L’Avana, per colpire i servizi migratori ai cittadini cubani che desiderano viaggiare in quel paese ed elevare la retorica nelle relazioni bilaterali.
Continue reading “L’arma più ricercata dagli USA a Cuba sta a Washington DC” »
Come si costruisce il pretesto di una Guerra Fredda?
Yisell Rodríguez Milan http://www.granma.cu
Un pretesto, è tutto ciò che è necessario per iniziare un conflitto, qualcosa in cui gli USA hanno esperienza.
L’hanno usata, per esempio, per intervenire nella guerra ispano-cubana-nordamericana, in Vietnam e per iniziare la guerra contro l’Iraq, ma nessuno così fantasioso ed inusuale come quello che si tesse dal 2017.
Continue reading “Come si costruisce il pretesto di una Guerra Fredda?” »
È impossibile dimostrare ciò che non è successo e gli USA lo sanno
Bertha Mojena Milián http://www.granma.cu
L’agenda mediatica per mantenere l’opinione pubblica attenta ai polemici e controversi argomenti che si intrecciano, più e più volte, sui presunti “incidenti” contro diplomatici USA all’Avana, sembra svolgersi, completamente, ogni volta che si riprende il filo di questa menzogna.
Continue reading “È impossibile dimostrare ciò che non è successo e gli USA lo sanno” »
A Washington si stanno esaurendo le idee
La teoria degli attacchi con microonde a Cuba è rozza propaganda
Sergio Alejandro Gómez http://www.cubadebate.cu
Ad agosto 2017 si parlava di “attacchi acustici”, all’inizio di quello stesso anno apparve l’ipotesi di un virus e all’inizio del 2018 si è fatto riferimento solo a commozioni cerebrali senza effetti fisici. Ora è il turno delle onde di microonde.
Continue reading “A Washington si stanno esaurendo le idee” »