È iniziata a L’Avana la XXI Settimana della Cultura Italiana

Mario Rizzo

Alle cinque del pomeriggio di domenica 18 è stata inaugurata ufficialmente a L’Avana la XXI Settimana della Cultura Italiana, festa culturale organizzata ogni anno dall’Ambasciata del paese europeo con la partecipazione del Ministero di Cultura di Cuba, dell’Ufficio dello Storiografo della capitale e di altri preziosi collaboratori impegnati a presentare al pubblico cubano il meglio dell’arte e la cultura d’Italia.  Quest’anno questo evento coincide con la celebrazione di altre diverse opzioni culturali nella capitale dell’Isola, come Habana Classica, la Settimana della Moda,  i festeggiamenti per l’inizio del 500 anno de L’Avana, e il programma è stato esteso dal 14 novembre al 5 dicembre.


Quando nel bel Teatro Martí recentemente ristrutturato è stata inaugurata la Settimana, il pubblico aveva già avuto l’opportunità d’assistere alla proiezione della nuova, restaurata e completa versione di “Cinema Paradiso” che ha accompagnato l’omaggio al musicista Ennio Moricone con la presentazione di un collage dei films che hanno contato sulla sua musica.

Questa XXI Settimana è dedicata al grande compositore operistico  Gioacchino Rossini e a Nuovo Cinema Paradiso esattamente.

Tra i presenti nel Martí, il viceministro delle relazioni estere Rogelio Sierra, e Mariela Castro Espín, Direttrice del  Centro Nazionale d’Educazione Sessuale,  oltre ad una importante rappresentazione di italiani e discendenti di questi residenti in Cuba, la maggioranza dei quali sono iscritti al Comitato Gestore dell’Associazione d’Amicizia Cuba-Italia “Miguel D´Stefano Pisani”.

Il concerto d’inaugurazione lo ha offerto un musicista molto versatile, Vinicio Capossela, che per 90 minuti ha mantenuto acceso il pubblico che, come ha detto l’ambasciatore Andrea Ferrarri nel suo discorso iniziale “è conoscitore e ammiratore della buona arte”. Il virtuoso Capossela, eccelente interprete di chitarra, fisarmonica e pianoforte, è stato accompagnato da alcuni musicisti che hanno offerto uno spettacolo in cui sono stati interpretati brani nei quali l’amore, la solitudine, l’angoscia e la speranza si sono combinate a canti popolari italiani, espressi tutti con uno stile molto personale e soprendente per alcuni, perchè con piccoli cambi di  di costume e un movimento costante Capossela occupa il palcoscenico mentre canta.

In una parte del concerto Vinicio  è stato accompagnato da Pepe Leone, un virtuoso capace di trasformare un semplice tamburello in un’orchestra e che ha strappato molti applausi dal pubblico.

Una afro-tarantella e la canzone di Sergio Endrigo dedicata a Che Guevara sono stati i  bis concessi dagli artisti dopo un brevissimo cambio di costume.

Un buon inizio ufficiale per la  XXI Semana della Cultura Italiana,  quando mancano un altro concerto, l’inaugurazione di varie esposizioni fotografiche, la presentazione di libri scientifici, seminari  culturali, e il Seminario Storico in cui ogni anno di presentano numerosi interventi indirizzati principalmente a segnalare gli apporti culturali dell’ Italia a Cuba, così come la vita e l’opera di molti italiani e dei loro discendenti in questi paesi.

(N. Mario Rizzo è vicepresidente del Comitato Gestore della Associazione di Amicizia Cuba-Italia “Miguel D´Stefano Pisani”/GM).

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