Exitosa presentación de #Cuba 🇨🇺 en el examen periódico de la ONU sobre derechos humanos.
Agradecemos el amplio reconocimiento internacional a la promoción y la protección de los DDHH en nuestro país.
1/3#CubanosConDerechos pic.twitter.com/MuaJ6jxr6k
— Miguel Díaz-Canel Bermúdez (@DiazCanelB) November 15, 2023
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha definito un successo la presentazione del rapporto della nazione delle Grandi Antille al quarto ciclo dell’Esame Periodico Universale (EPU) del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Sul social network x, ha espresso la sua gratitudine per l’ampio riconoscimento internazionale ottenuto presso la sede di tale organismo a Ginevra, in Svizzera, per la promozione e la protezione dei diritti umani a Cuba, nonché per il rifiuto del blocco statunitense, che ha descritto come una flagrante e sistematica violazione dei diritti umani del popolo cubano.
Díaz-Canel ha dichiarato che Cuba accoglie con favore le raccomandazioni costruttive e rispettose sulla questione, che, ha affermato, ci aiuteranno a continuare a fare progressi di fronte alle sfide che dobbiamo ancora affrontare.
Per la quarta volta (febbraio 2009, maggio 2013 e maggio 2018), la nazione caraibica ha presentato ieri, al Palazzo delle Nazioni di Ginevra, i progressi compiuti in questo ambito e le misure adottate per attuare le raccomandazioni delle precedenti revisioni.
Presentando il rapporto, il membro dell’Ufficio Politico e Ministro degli Affari Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, ha affermato che Cuba continuerà a promuovere la costruzione di una società sempre più libera, democratica, giusta, solidale, partecipativa e socialista.
Ha ribadito la solidarietà e il sostegno del suo Paese al popolo palestinese e ha condannato gli attacchi indiscriminati di Israele contro la popolazione civile e gli operatori delle Nazioni Unite nella Striscia di Gaza. Il bombardamento di ospedali, ambulanze, scuole e la massiccia distruzione di case e infrastrutture stradali costituiscono una punizione collettiva e una grave violazione del diritto umanitario internazionale, ha dichiarato.
Fonte: Granma
Traduzione: italiacuba.it