di Geraldina Colotti
Perché ci sia dialogo, ci vuole rispetto. Due concetti che l’opposizione estremista del Venezuela interpreta nella lingua di Trump: quella del suprematismo e del ritorno della dottrina Monroe, per soffocare la voce libera e sovrana del popolo bolivariano. L’autoproclamato “presidente a interim” Juan Guaidó e la sua banda, dopo aver richiesto in ogni modo sanzioni contro il Venezuela, hanno applaudito al decreto esecutivo di Trump che stabilisce un blocco economico-finanziario contro il paese bolivariano simile a quello imposto a Cuba, sostenendo che si tratta di misure “contro un regime che ha fatto affari a spese dei cittadini”.