A 30 anni da quando i nostri ultimi internazionalisti tornarono dall’Angola, mi convinco sempre più che, oltre che militare, la vittoria sul Sudafrica e i suoi alleati è stata una vittoria profondamente umana.
Migliaia di testimoni e di protagonisti hanno potuto scrivere libri interi o rimanere per ore a rivivere momenti trascendentali durante azioni e combattimenti nello spazio di quindici anni.