L’avanzata del traffico di oppioidi sembra inarrestabile, capace di trascinare qualsiasi sistema politico a sud del Rio Grande
Continue reading Il narcotraffico e la politica nella Nostra America, indissolubilmente uniti?
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Angelo Guerra Cabrera www.jornada.com.mx
La clamorosa vittoria elettorale di Xiomara Castro alle elezioni honduregne è un’impresa politica e una magnifica notizia. La portabandiera del Partito Libre e i suoi alleati non hanno semplicemente sconfitto un partito politico ultra-neoliberale e venduto. Molto di più, hanno piegato il braccio di un regime corrotto e repressivo, instaurato attraverso il colpo di stato, nel 2009, contro il presidente Manuel Zelaya dall’oligarchia e dai militari, in alleanza con il governo USA.
Giorgio Trucchi www.pressenza.com
Il bilancio finale delle elezioni del 2017 è stato tragico. La frode elettorale, orchestrata dall’esecutivo con l’appoggio determinante degli Stati Uniti e col silenzio complice dell’Unione europea e di Almagro, ha lasciato un saldo di oltre 30 morti di cui sono responsabili i corpi repressivi dello Stato, ma anche una profonda crisi politica e sociale che sta minando quel poco che rimane di istituzioni, già fortemente compromesse dopo il colpo di stato del 2009.
Continue reading Honduras sull’orlo di un’altra crisi politica e sociale?
Giorgio Trucchi www.altrenotizie.org
I “marmocchi viziati” di Washington in Centroamerica stanno avendo giorni complicati. Per gli Stati Uniti, che stanno attraversando una delle peggiori crisi sanitarie, economiche e sociali, ciò rappresenta un altro colpo alla loro strategia politico-militare per riprendere posizione nel continente. Juan Orlando Hernández, presidente dell’Honduras, si è nuovamente fatto rieleggere nel 2017 nonostante la candidatura incostituzionale, una sfacciata frode elettorale ed una violenta repressione post-elettorale con un bilancio di oltre 30 persone assassinate dalle forze repressive dello Stato.
Leonardo Flores,The Gray Zone
L’incriminazione carica di raggiri da parte dell’amministrazione Trump del presidente Nicolas Maduro e di membri del suo circolo interno è risultata un brutto boomerang, portando alla rivelazione di un piano violento di assassinio che potrebbe determinare l’arresto del leader del colpo di stato Juan Guaidó.
Continue reading La taglia su Maduro innesca una confessione sul golpe di Guaidó
Katu Arkonada www.cubadebate.cu
Le mobilitazioni popolari si succedono in Honduras. In questi giorni sono 60 mila medici e insegnanti sul piede di guerra contro un sistema politico che cerca, per imposizione del Fondo Monetario Internazionale, la privatizzazione della salute e dell’istruzione. Le mobilitazioni hanno un tale grado di sostegno popolare per la Polizia Nazionale ha aderito allo sciopero, costringendo il governo di Juan Orlando Hernandez (JOH) a schierare le forze armate in compiti di repressione delle proteste popolari.
di Geraldina Colotti
Morti, feriti e una tensione crescente tra i manifestanti che chiedono le dimissioni del “narcopresidente” Juan Orlando Hernández (JOH), e le forze di repressione. L’Honduras s’infiamma, dando luogo a una situazione che, secondo diversi analisti, è di carattere pre-insurrezionale. Manuel Zelaya, presidente dell’Honduras dal 2006 al 2009 e fondatore del Partito Libre, invita i militanti a continuare a oltranza la protesta.
R. A. Salgado Bonilla, Internationalist 360°, http://aurorasito.altervista.org
Nei giorni scorsi, nelle conversazioni e comunicazioni della piccola borghesia locale, s’intensificavano i messaggi che parlano apertamente di colpo di Stato per porre fine al mandato fraudolento di Juan Orlando Hernandez.
Questa campagna è molto simile a quella dei giorni precedenti al colpo di Stato militare del 2009.
Come è noto, tali campagne sono solitamente pianificate dall’intelligence militare e il loro scopo non è sempre quello affermato.
I media ci dicono che l’emigrazione venezuelana è colpa del “regime” di Nicolás Maduro. Questo sì, sul blocco finanziario e le sanzioni che soffre il paese non ci dicono neppure mezza parola.
Continue reading Cubainformacion: Maduro il ‘capo’ della carovana migratoria?
Oltre il danno la beffa. I leader dell’opposizione in Honduras – il candidato dell’Alleanza di Opposizione contro la Dittatura Salvador Nasralla e l’ex presidente Manuel Zelaya – dopo essere stati defraudati di un’elezione praticamente vinta, adesso vengono accusati dal Partito Nazionale dell’Honduras (PNH) di «incitamento alla violenza con l’ausilio di agenti internazionali estremisti», secondo quanto riporta l’emittente teleSUR.
Katu Arkonada http://www.cubadebate.cu/opinion
Hegel diceva che tutti i grandi fatti (e personaggi) della storia universale appaiono due volte. Marx lo ha complementato aggiungendo che una volta come tragedia ed, un’altra, come farsa.
Quello che è successo in Honduras ci conferma la tesi dei vecchi filosofi che la storia si ripete due volte: il colpo di stato contro Mel Zelaya, nel 2009, come tragedia, e la frode elettorale, del 2017, come farsa.
Continue reading Honduras, la storia si ripete sempre due volte
Circa 200 persone hanno protestato davanti la missione diplomatica statunitense in Honduras per il sostegno decisivo dato da Washington al presidente di destra Juan Orlando Hernández.
Continue reading Honduras: si protesta contro l’Ambasciata USA
Honduras vive una delle peggiori crisi della sua storia recente, prodotto di una frode elettorale colossale della quale l’Alleanza dell’Opposizione contro la Dittatura assicura di essere stata la vittima. Una crisi che, lontano dal risolversi, si approfondisce ogni giorno di più, lasciando una scia di morti, di feriti e di detenuti.
Maurice Lemoine – rebelion.org – Traduzione di Marx21.it
A larga maggioranza 128 paesi membri delle Nazioni Unite, su un totale di 193, hanno condannato il 21 dicembre 2017 il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele dichiarato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il testo della risoluzione riprendeva, a grandi linee, il progetto appoggiato da 14 dei 15 membri del Consiglio di Sicurezza in cui gli USA sono stati costretti a fari ricorso al veto per impedirne l’adozione.
Continue reading Guatemala e Israele: una storia antica e sanguinaria