Bogotà. «(Petro) è un leader del narcotraffico che promuove fortemente la produzione massiva di droghe, nei grandi e piccoli campi di tutta la Colombia», ha affermato il presidente Donald Trump, annunciando la sospensione degli aiuti al nostro Paese. La notifica è arrivata accompagnata da una minaccia: il leader statunitense assicura che, se Petro non metterà fine ai “campi di sterminio” legati alla produzione di droga, sarà lui stesso a chiuderli, «e non in modo gentile».
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Quando i narcos della CIA e della DEA operavano in Venezuela
Con la libertà operativa che per decenni gli concessero i governi della IV Repubblica (con il puntofijismo fino al collo negli affari di narcotraffico), il Venezuela non rimase esente dall’essere usato come piattaforma del narcotraffico internazionale capeggiato dalla CIA e dalla DEA.
Diversi casi esplosero nell’opinione pubblica durante gli anni 90, più per lotte interne tra interessi di potere che per altro, e rivelarono il legame stretto tra la CIA e la DEA nell’esportazione di droga dal Venezuela, mediante l’infiltrazione e il successivo controllo all’interno delle forze armate.
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Quel narcostato chiamato puntofijismo*
Era un segreto di Pulcinella, finché alcuni giornalisti non iniziarono a usare le loro rubriche e i loro reportage come megafoni. I narcoscandali nella struttura vitale dello Stato dai corpi di polizia fino a Miraflores, presero piede proprio quando il puntofijismo si erigeva come unico modello possibile nella memoria e nel futuro del popolo venezuelano.
Ragioni taciute della “decertificazione antidroga” della Colombia
Fallimento e interventismo USA in 50 anni
Il 15 settembre scorso il governo USA ha decertificato la Colombia per la prima volta dal 1996, quando era presidente Ernesto Samper Pizano. Accusa il paese sudamericano di “non adempiere in maniera dimostrabile” ai propri obblighi nella lotta contro la droga.
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La falsità come politica antidroga: il Venezuela nella lista nera di Washington
Una determinazione mascherata da lotta al narcotraffico
Il 15 settembre 2025, il Dipartimento di Stato USA ha pubblicato la “Determinazione presidenziale sui Paesi di Maggior Transito di Droga o Grandi Produttori Illeciti di Droga per l’Anno Fiscale 2026”. In quel documento, il Venezuela è nuovamente incluso in una lista che lo segnala come Paese chiave nel traffico internazionale di stupefacenti, in particolare di cocaina.
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Quando la propaganda grida Venezuela… ma la DEA dice USA
(Cap. 2 di “Il cartello del Nord”)
Il secondo capitolo di Il cartello del Nord, la serie documentaria di Carlos González Penalva, combina l’impostazione generale con lo smontaggio della fabbricazione del nemico esterno: i rapporti tecnici collocano infatti il centro dell’affare della droga negli USA.
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Il narcotraffico in America Latina e la strategia di Marco Rubio
La narrativa imposta dall’amministrazione di Donald Trump, nel dichiarare il «Cartello dei Soli» come organizzazione narcoterrorista, riflette una strategia più ampia volta a distogliere l’attenzione dai problemi interni degli USA. Mentre si costruisce questa immagine del Venezuela come narcostato, altri paesi latinoamericani come Perù, Ecuador, Bolivia e Argentina hanno iniziato a proiettare le proprie crisi legate al narcotraffico, cadendo in una trappola retorica creata dall’influenza del senatore Marco Rubio e del suo gruppo all’interno del Dipartimento di Stato.
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Venezuela e la scusa della lotta alla droga
Trump elogia crimini contro civili nelle acque dei Caraibi
Sul caso della “narcolancia”
Un attuale funzionario del Dipartimento della Difesa [recentemente rinominato Dipartimento di Guerra: nota del redattore] e molti esperti giuridici militari affermano che l’attacco USA contro una imbarcazione nei Caraibi, vicino al Venezuela, ha violato il Diritto Internazionale.
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La farsa conveniente
come Washington distorce la realtà del traffico di droga nei Caraibi
Nel teatro geopolitico, poche strategie sono ciniche ed efficaci quanto la guerra mediatica. Il governo degli Stati Uniti, in una ricorrente campagna di pressione militare e diplomatica, ha tentato di fabbricare un conflitto nella regione caraibica usando un pretesto mal concepito ma brillantemente amplificato: la presunta complicità di alcuni paesi come epicentri del narcotraffico nel loro territorio.
La CIA, il narcotraffico e il Cartello dei Soles
Le accuse di narcotraffico sono diventate la giustificazione principale per misure coercitive e aggressioni di ogni tipo contro il Venezuela. In questo momento, ci sono 8 navi, un sottomarino nucleare e 1200 missili puntati contro i Caraibi.
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Quando serve un pretesto, riappare il Cartello dei Soli
Un mito che persiste senza fondamenti
Ogni tanto, lo stesso fantasma torna a percorrere i titoli: il «Cartello dei Soli». Riemerge nei discorsi ufficiali di Washington, si moltiplica in rapporti privi di prove solide e si installa come se fosse una verità indiscutibile. Ma la curiosità non sta solo nella sua persistenza bensì nel momento in cui riappare: sempre legato a congiunture politiche, a decisioni militari o a svolte strategiche nella regione.
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Washington applica l’ABC della falsa bandiera contro il Venezuela
Tra provocazioni e bastoni senza carote
La Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB) ha avvertito in un comunicato ufficiale circa una manovra volta a fabbricare un incidente o un falso positivo attorno a un presunto elicottero USA in acque sotto giurisdizione venezuelana.
Secondo l’istituzione, tale operazione servirebbe da «pretesto per giustificare un’escalation di aggressioni militari contro la nostra nazione, così come ha fatto l’imperialismo USA in altri episodi storici come quello del Golfo del Tonchino nel 1964».
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Smontando la grande farsa del “narco-Stato” venezuelano
Conferenza della vicepresidente esecutiva
L’intervento pubblico della vicepresidente esecutiva Delcy Rodríguez ha superato di gran lunga il formato di una conferenza stampa convenzionale. È stato, in sostanza, un atto di difesa giuridica, diplomatica e geopolitica dello Stato venezuelano di fronte a quella che ha definito “una delle peggiori menzogne, falsità e mistificazioni che siano state diffuse contro il Venezuela”: l’accusa di essere un “narco-Stato” governato da “narcoterroristi”.
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L’Invincibile Armata
Tutto quello che avreste voluto sapere sul blocco, ma non osavate chiedere
Qual è stato l’incomparabile trionfo della temeraria “Armada Invencible” che realizza il blocco?
− Finora, la temeraria “Armada Invencible”, aumentata fino a 9 cacciatorpediniere, una corazzata Lake Erie programmata per la demolizione, un sottomarino nucleare e sciami di minacciosi cacciabombardieri, ha applicato tutto il suo incomparabile potere di fuoco per far saltare con un missile quello che, secondo il video, sembra una piccola barca di pescatori di 18 piedi di lunghezza, con umili motori fuoribordo.










