di Geraldina Colotti
Senza vergogna. Il neo presidente colombiano, Iván Duque, ha affermato che, a causa del Venezuela, l’America latina si trova alle soglie di “una delle peggiori crisi umanitarie contemporanee”, per cui ha richiesto l’appoggio di tutta la regione. Concludendo una visita al municipio El Soccorro, nel dipartimento di Santander, ha insistito che si tratta, quasi certamente, della “crisi migratoria più grande che abbia avuto l’America latina nella sua storia recente”. Affermazioni provenienti dal capo di Stato del paese che produce uno dei più alti numeri di sfollati interni e di rifugiati all’estero del mondo: moltissimi dei quali (5,6 milioni su complessivi 6,5 milioni di immigrati) vivono in Venezuela, dove godono di tutti i diritti. Perché vi rimangono se il paese ha provocato una simile “crisi umanitaria”? Tutti masochisti?
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