
Francisco Dominguez, Orinoco Tribune 23 dicembre 2021
La vittoria di Gabriel Boric in Cile è la rivendicazione del movimento di massa sceso in piazza nel 2019 e indica un Paese pronto a seppellire per sempre l’eredità di Pinochet. Poche settimane fa, quando il candidato neofascista José Antonio Kast stava vincendo al primo turno delle elezioni presidenziali del Paese, la ribellione del Cile del 2019, volta a seppellire il neoliberismo, sembrava essere alla fine. Ma fu rinvigorita dalla vittoria schiacciante del candidato Apruebo Dignidad (“I Vote For Dignity”) Gabriel Boric Font, che otteneva il 56 percento dei voti al secondo turno, quasi cinque milioni di voti e la più grande maggioranza nella storia del Paese.
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