Il sangue giovane che si sacrifica per la Patria scorre ancora ardente nella memoria. E il corpo che lo offre vive e marcia.
Dilbert Reyes Rodríguez
Manuel E. Yepe http://razonesdecuba.cubadebate.cu
Cuba ha costituito la prima esperienza neo – colonialista degli USA su scala mondiale, visto che i legami con Portorico e Filippine, territori anch’essi acquisiti nella guerra contro la Spagna, presero altri corsi. Si può presumere che per questo, per Washington, il fallimento del sistema di relazioni costituito con Cuba e praticato, per più di mezzo secolo, sia stato più traumatico di quello che indica la pura logica.
Javier Gómez Sánchez https://jovencuba.com
Fidel Castro è stato sempre identificato con la sua uniforme verde oliva. Anche se più simbolica che gerarchica era, senza dubbio, un’uniforme militare. Questo poteva relazionare il leader rivoluzionario, in modo assoluto, alla guerra.
Salim Lamrani – http://operamundi.uol.com.br (link alla I parte)
26. Fidel Castro, che firmò un’alleanza con il Direttorio Rivoluzionario nella lotta contro Batista, era in disaccordo con l’assassinio politico: “Eravamo contro Batista ma non abbiamo mai cercato di organizzare un attacco contro di lui e avremmo potuto farlo. Era vulnerabile. Era molto più difficile combattere contro il suo esercito nelle montagne o provare a prendere una fortezza che era difesa da un reggimento. Quanti c’erano nella caserma Moncada, quel 26 luglio 1953? Quasi un migliaio di uomini, forse di più. Preparare un attacco contro Batista ed eliminarlo era dieci o venti volte più facile, ma non l’abbiamo mai fatto. Forse il tirannicidio è servito qualche volta nella storia per fare la rivoluzione? Nulla cambia nelle condizioni oggettive che generano una tirannia […] Non abbiamo mai creduto nell’omicidio dei leader […], non credevamo che si annullava o si liquidava un sistema, eliminando i suoi leader. Combattevamo le idee reazionarie, non gli uomini”.
Continue reading 50 verità sulla dittatura di Fulgencio Batista (II)
Salim Lamrani – http://operamundi.uol.com.br
La dittatura di Fulgencio Batista dal 1952 al 1958 rese più rapido l’avvento della Rivoluzione cubana. Alcuni miti, attentamente alimentati dai sostenitori del vecchio regime, esiliati a Miami, e dai detrattori di Fidel Castro, ancora persistono.
1. Il colpo di stato del 10 marzo 1952 organizzato da Fulgencio Batista, ex presidente della Repubblica dal 1940 al 1944, pose fine dell’ordine costituzionale e rovesciò il governo democraticamente eletto di Carlos Prio Socarràs, pochi mesi prima delle elezioni presidenziali del giugno 1952.
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